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RESTITUZIONI

Lo Spoliation Advisory Panel della Gran Bretagna afferma che l’opera venne sequestrata come «atto di persecuzione razziale»

Confiscate nel 1938 le opere di Max Liebermann e Max Slevogt saranno esposte nella Alte Nationalgalerie di Berlino grazie a un accordo con gli eredi dell’editore d’arte e gallerista

Secondo i termini dell’accordo tra il museo newyorkese e il governo greco, l’antichità tornerà nella Grande Mela il prossimo anno per una mostra speciale

Sono le parole di Nikolas Stampolidis, direttore generale del Museo dell’Acropoli, a proposito dell’annosa questione della restituzione delle sculture alla Grecia in occasione del convegno nella Curia Iulia del Foro Romano: il leggendario firmano che il Sultano avrebbe consegnato a Lord Elgin non è mai esistito

È l'ultimo Paese ad annunciare il rimpatrio dei manufatti saccheggiati nel 1897 dagli inglesi. «Con questa restituzione stiamo contribuendo a riparare un'ingiustizia storica che si fa sentire ancora oggi», ha dichiarato il ministro della Cultura olandese Bruins

In base a nuovo accordo tra l’istituzione statunitense e il MiC, le due ceramiche a figure nere resteranno in mostra al museo del Massachusetts per un massimo di otto anni

Sotto la presidenza di Andrés Manuel López Obrador, dallo scorso ottobre sostituito da Claudia Sheinbaum, nell’arco di otto anni sono stati restituiti 14mila manufatti. La spinta verso il rimpatrio dei manufatti archeologici continuerà anche con la nuova amministrazione?

 

Operativo dal 2020, il gruppo si propone di ricostruire le vicende che, tra il 1938 e il 1945, hanno condotto alla confisca di proprietà, oggetti e affetti ai membri della comunità ebraica italiana. Micaela Procaccia e Alessandra Barbuto spiegano come operano

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Dalle colonie arrivavano a Parigi diversi individui per essere esposti in «spettacoli etnologici» tra il 1877 e il 1931. Adesso i loro discendenti si battono per la loro riconsegna in patria, in Guyana. Ma la legge in materia non si applica ai territori francesi d’oltremare

Come ci si deve comportare di fronte al moltiplicarsi dei casi, dalle spoliazioni nazifasciste alle razzie coloniali? Ora il Mudec, cofondatore con Icom del Gruppo di Lavoro sulla Provenienza, è capofila di una rete di musei etnografici italiani in materia

Il mausoleo dedicato al «più sanguinario assassino del colonialismo italiano» appena fuori Roma è criticato da molti, ma rimane

Si dà la precedenza agli oggetti per cui sono arrivate le richieste dagli etiopi, per ora senza grandi successi

L’eccidio e saccheggio di Debre Libanos in Etiopia fu «il più grave crimine dell’Italia». Oggi con difficoltà si cerca di rimediare all’«amnesia collettiva» che ha cancellato la memoria dell’ordine di sterminio illimitato per il quale il colonialismo italiano si macchiò dell’infamia più vergognosa. Ora si impone la complicatissima ricerca di opere e oggetti razziati o ricevuti in dono, andati dispersi. Dove sono?

Un convegno alla Bibliotheca Hertziana-Istituto Max Planck indaga l’utilizzo delle fonti archivistiche (dalle biblioteche specialistiche agli archivi storici e politici) per lo studio di opere sottratte in ambito coloniale o durante le persecuzioni nazifasciste. Con gravi lacune nel mondo accademico, nei musei e nelle case d’asta

La Stiftung Bührle si accorda con gli eredi dei legittimi proprietari ebrei per capolavori di Courbet, Monet, Van Gogh, Toulouse-Lautrec e Gauguin. Non saranno più esposti nel museo di Zurigo, a cui la fondazione elevetica li aveva prestati a lungo termine

In un momento in cui si moltiplicano le rivendicazioni, i consigli di tre esperti a musei e collezioni pubbliche e private per verificare la provenienza delle opere in loro possesso

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