RESTITUZIONI
Operativo dal 2020, il gruppo si propone di ricostruire le vicende che, tra il 1938 e il 1945, hanno condotto alla confisca di proprietà, oggetti e affetti ai membri della comunità ebraica italiana. Micaela Procaccia e Alessandra Barbuto spiegano come operano
Dalle colonie arrivavano a Parigi diversi individui per essere esposti in «spettacoli etnologici» tra il 1877 e il 1931. Adesso i loro discendenti si battono per la loro riconsegna in patria, in Guyana. Ma la legge in materia non si applica ai territori francesi d’oltremare
Come ci si deve comportare di fronte al moltiplicarsi dei casi, dalle spoliazioni nazifasciste alle razzie coloniali? Ora il Mudec, cofondatore con Icom del Gruppo di Lavoro sulla Provenienza, è capofila di una rete di musei etnografici italiani in materia
Il mausoleo dedicato al «più sanguinario assassino del colonialismo italiano» appena fuori Roma è criticato da molti, ma rimane
Si dà la precedenza agli oggetti per cui sono arrivate le richieste dagli etiopi, per ora senza grandi successi
L’eccidio e saccheggio di Debre Libanos in Etiopia fu «il più grave crimine dell’Italia». Oggi con difficoltà si cerca di rimediare all’«amnesia collettiva» che ha cancellato la memoria dell’ordine di sterminio illimitato per il quale il colonialismo italiano si macchiò dell’infamia più vergognosa. Ora si impone la complicatissima ricerca di opere e oggetti razziati o ricevuti in dono, andati dispersi. Dove sono?
Un convegno alla Bibliotheca Hertziana-Istituto Max Planck indaga l’utilizzo delle fonti archivistiche (dalle biblioteche specialistiche agli archivi storici e politici) per lo studio di opere sottratte in ambito coloniale o durante le persecuzioni nazifasciste. Con gravi lacune nel mondo accademico, nei musei e nelle case d’asta
La Stiftung Bührle si accorda con gli eredi dei legittimi proprietari ebrei per capolavori di Courbet, Monet, Van Gogh, Toulouse-Lautrec e Gauguin. Non saranno più esposti nel museo di Zurigo, a cui la fondazione elevetica li aveva prestati a lungo termine
Articoli precedenti
In un momento in cui si moltiplicano le rivendicazioni, i consigli di tre esperti a musei e collezioni pubbliche e private per verificare la provenienza delle opere in loro possesso
È quanto emerge dal nuovo, atteso rapporto sulla possibile provenienza da spoliazione in periodo nazista di opere della collezione creata tra il 1936 e il 1956 da Emil G. Bührle, oggi in parte in comodato alla Kunsthaus di Zurigo
Sono stati riconosciuti dipinti attribuiti a Tiziano, Tintoretto, Spinello Aretino, Giovanni Fei, alla bottega di Vittore Carpaccio e Paolo Veneziano, sottratte alla collezione fiorentina Contini Bonacossi. Nuove ricerche ne hanno identificate altre di Francesco Guardi, Michele Marieschi, Giuseppe Gambarini, Canaletto, Alessandro Turchi detto l’Orbetto
Sculture, mosaici, vasi, gioielli e monete trafugati clandestinamente dal nostro Paese sono esposti dal 29 maggio presso l’Istituto centrale per il restauro a Roma in attesa di tornare nel loro territorio d’origine
Il museo, che aveva acquistato la statua nel 1955, non ha fornito dettagli su come il manufatto avesse lasciato l’Iraq o su quali informazioni specifiche abbiano portato alla sua restituzione
Accordo storico tra Ministero, Stati federali e autorità locali: i beni saccheggiati dai nazisti potranno essere pretesi senza prescrizione di tempo e anche senza il consenso dei musei
La Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha respinto il ricorso del Getty
L’oggi 68enne storico dell’arte, direttore dell’Albertina, auspica una prescrizione per i reati di razzia risalenti alla seconda guerra mondiale