NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 19 NOVEMBRE 2024

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MARTEDÌ 19 NOVEMBRE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: Luca Beatrice, presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma; Yto Barrada, che rappresenterà la Francia alla Biennale di Venezia del 2026; la Casa della Fontana Piccola a Pompei, ora riaperta al pubblico; lo scheletro dell’apatosauro Vulcain nel cortile del Castello di Dampierre-en-Yvelines (© Antoine Pascal)

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Presentata a Roma la Quadriennale 2025: «Fantastica»

Sarà una Quadriennale «fantastica», quella che dall’ottobre 2025 al gennaio 2026 si svolgerà nel Palazzo delle Esposizioni di Roma. «Fantastica» è il titolo generale voluto per la 18ma edizione della grande kermesse d’arte del presente dal presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma, Luca Beatrice, che ha introdotto il progetto nella conferenza stampa di ieri 18 novembre, tenuto nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura. «Fantastica è un termine italiano, femminile, dichiara il critico d’arte torinese, è un aggettivo ma è anche un verbo, sicuramente iperbolico, perché è un invito a riscoprire la potenza del simbolico e la forza dell’immaginazione, che è soprattutto dentro di noi».

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Yto Barrada rappresenterà la Francia alla Biennale di Venezia del 2026

Sarà un’artista franco-marocchina di grande profilo internazionale, Yto Barrada, a rappresentare la Francia alla 61ma Biennale di Venezia del 2026, in un padiglione completamente rinnovato. Nata a Parigi nel 1971, Barrada ha studiato storia e scienze politiche alla Sorbona, poi fotografia a New York. Vive e lavora tra New York e Tangeri. La giuria, presieduta da Claire Le Restif (direttrice del Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac), l’ha scelta «per la sua pratica multidisciplinare, che riunisce diverse comunità artistiche e sociali nella ricerca di una nuova utopia. Ricercatrice iconoclasta, artista totale senza frontiere, Yto Barrada reinventa la “scultura sociale” alla luce di pedagogie alternative e trasforma i canoni del modernismo in un giardino plurale. Da Parigi a Tangeri, passando per New York, disegna una singolare cartografia che raccoglie nuove voci - invisibili, fragili, storiche o dimenticate - per trasmettere le loro storie». La scelta operata dal comitato di selezione organizzato dall'Institut français, cui fa capo il Padiglione nazionale, è stata appoggiata da Jean-Noël Barrot, ministro dell'Europa e degli Affari esteri, e dalla ministra della Cultura Rachida Dati. Sicuramente non è irrilevante che l'artista sia stata scelta in un contesto di riscaldamento delle relazioni diplomatiche tra Francia e Marocco.

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Pacelli dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna all’Accademia Carrara di Bergamo

La storica dell’arte Maria Luisa Pacelli, fino al primo novembre scorso direttrice della Pinacoteca nazionale di Bologna (MiC), è dal 18 novembre la nuova responsabile della Accademia Carrara. È stata scelta dal Consiglio di amministrazione dell’istituzione bergamasca dopo le dimissioni della precedente numero uno della Carrara, Martina Bagnoli, avvenute a fine ottobre ad appena otto mesi dalla nomina, a causa di dissidi con il confermato direttore generale del museo, Gianpietro Bonaldi. «La Carrara, queste le prime parole della neodirettrice, ha una collezione di straordinaria qualità, è un museo completamente rinnovato e ha una struttura e una dirigenza di grande reputazione e professionalità. Sono onorata della nomina e convinta di poter dare un contributo significativo all’ulteriore crescita di questa importante istituzione». Pacelli ora sta completando gli ultimi impegni bolognesi prima di trasferirsi a Bergamo: è dei giorni scorsi l’inaugurazione della mostra «La favola di Atalanta. Guido Reni e i poeti» (curata con Giulia Iseppi e Raffaella Morselli) mentre il 20 e 21 novembre curerà il convegno «Carlo Cesare Malvasia (Bologna 1616-93). Storia e teoria delle Arti nella Bologna del Seicento».

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Riapre al pubblico a Pompei la Casa della Fontana Piccola

Dal 21 novembre a Pompei la Casa della Fontana Piccola riapre al pubblico, accogliendo visitatori interessati a scoprire i risultati dei recenti lavori di restauro. Questo nuovo capitolo si inserisce nell’iniziativa «Raccontare i cantieri», che giunge alla sua quarta edizione e permette a chi detiene la MyPompeii Card di esplorare i cantieri di valorizzazione e restauro del Parco archeologico fino al 17 aprile 2025. Situata lungo via di Mercurio, la casa della Fontana Piccola è una testimonianza architettonica della magnificenza del passato romano. La ristrutturazione ha messo in luce la spettacolare fontana decorativa, ornata di mosaici variopinti e conchiglie, rappresentante un elemento chiave della cultura visiva romana. In particolare, la fontana ospita una statua in bronzo di un pescatore e un amorino, in copie che evocano il prestigio del proprietario. All’entrata, i visitatori possono subito ammirare l’ampia visione del giardino posteriore, dove trova spazio la raffinatezza della fontana. Intorno, si possono osservare i dettagli affrescati che adornano le pareti laterali del peristilio, raffiguranti paesaggi e una città marittima, tema ricorrente nelle decorazioni dell’epoca: realizzati poco prima dell’eruzione, offrono uno spaccato della vita e della cultura romane.

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In prima serata su La7 l’ultimo giorno di Pompei

È l’autunno del 79 d.C. Gli abitanti di Pompei vengono sorpresi e travolti dal risvegliarsi del Vesuvio. Domani 20 novembre in prima serata su La7 «Una giornata particolare», il programma storico di Aldo Cazzullo, racconterà la terribile eruzione che distrusse Pompei, Ercolano e altre città vesuviane. La furia distruttrice del Vesuvio ha seppellito ogni cosa, ma le sue ceneri hanno preservato una civiltà che ancora ai giorni nostri continua a regalare preziose testimonianze dal passato. Nella nuova puntata Cazzullo racconta l’eruzione dal punto di vista di tre abitanti di Pompei: Aulo Rustio Vero, un politico di lungo corso che fatica a staccarsi dalla poltrona, il gladiatore Crescente e la prostituta Eutyche. Tramite l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale «Una giornata particolare» ha dato loro un volto: attraverso gli occhi di queste tre persone realmente esistite verranno rivissute le ultime, drammatiche ore della città.

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Alla Cop29 le nazioni hanno chiesto il riconoscimento ufficiale del ruolo che la cultura può svolgere contro i mutamenti climatici

Personaggi della cultura di tutto il mondo stanno facendo pressione affinché le arti, la cultura e il patrimonio siano inclusi nel comunicato finale del vertice internazionale sul clima Cop29 che si conclude questa settimana a Baku, in Azerbaigian. L’auspicio è garantire che alla cultura venga dato un ruolo più importante e che sia di rilievo nei futuri incontri. Dorine Dubois, capo dell’esecutivo del settore cultura dell’Unesco, ha dichiarato: «Dobbiamo evidenziare l’impatto del cambiamento climatico sulla cultura. Ad esempio, se permarranno le tendenze attuali, entro il 2100 probabilmente perderemo tutte le barriere coralline patrimonio dell’umanità e il 60% dei ghiacciai patrimonio dell’umanità sarà già scomparso. È una situazione preoccupante su tutti i fronti. E anche per il patrimonio culturale è una situazione molto critica, perché stiamo constatando la perdita di molti siti sacri».

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Uno scheletro di dinosauro venduto in Francia per 6 milioni di euro

Sabato 16 novembre, i banditori Olivier Collin du Bocage e Florent Barbarossa hanno venduto uno scheletro di dinosauro, un esemplare di apatosauro di nome Vulcain, per 6 milioni di euro (stime: tra i 3 e i 5 milioni di euro). Si tratta del sesto prezzo d’asta più alto al mondo per uno scheletro di dinosauro: il più alto, 44,6 milioni di dollari, pari a circa 42 milioni di euro, è stato raggiunto lo scorso luglio dallo stegosauro Apex. Lo scheletro di questo gigantesco erbivoro (lungo 20,5 metri) risale al Giurassico superiore e ha quindi 150 milioni di anni. È quasi completo e in uno stato di conservazione eccezionale. Scoperto nel 2018 durante scavi in Wyoming, negli Stati Uniti, Vulcain è stato recuperato durante tre campagne, nel 2019, 2020 e 2021. La vendita ha avuto luogo in Francia, nel Castello di Dampierre (Yvelines), recentemente restaurato e di proprietà di Franky Mulliez, dove l’esemplare era esposto dallo scorso 13 luglio. Secondo il banditore Olivier Collin du Bocage l’acquirente desidera prestarlo a un’istituzione.

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La direttrice dello Smithsonian American Art Museum rimossa in seguito a reclami del personale

La Smithsonian Institution ha rimosso Stephanie Stebich, direttrice dello Smithsonian American Art Museum (Saam) di Washington, dopo anni di lamentele da parte dei membri dello staff per la sua gestione «tossica» del museo. A settembre Stebich è stata spostata a un ruolo di consulenza senior, in collaborazione con Kevin Gover, sottosegretario per i musei e la cultura della Smithsonian. L’azione è stata contestata da diversi membri dei quadri direttivi, tra cui Gover. Alcuni membri del Consiglio di amministrazione hanno anche minacciato di dimettersi se Stebich fosse stata rimossa. L’ex direttrice supervisionava circa 140 lavoratori e manager, alcuni dei quali hanno descritto in forma anonima «un’atmosfera di paura e recriminazione», affermando che Stebich «rimproverava pubblicamente il personale» e «dava istruzioni contraddittorie e a volte cambiava idea repentinamente». Stebich ha anche «incolpato il personale per i suoi errori, rimproverando le persone durante le riunioni» ed è accusata di provocare rivalità tra i curatori.

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Il mestiere dell’archeologo è ancora perlopiù femminile; ma per la parità di genere la strada è ancora lunga

L’archeologia italiana nel 2024 continua a mostrare una netta prevalenza femminile, ma emergono anche segnali di cambiamento che dipingono un panorama professionale in evoluzione. Secondo il rapporto «Discovering the Archaeologists of Italy 2024», redatto dalla Confederazione Italiana Archeologi (Cia), la professione è sempre più caratterizzata da un alto livello di formazione, da una crescita dei contratti stabili, ma anche da disuguaglianze salariali persistenti e da episodi di molestie sul lavoro. L’identikit dell’archeologo italiano del 2024 è quello di una donna di circa 42 anni, libera professionista, spesso con un alto livello di formazione accademica, che guadagna tra i 25mila e i 30mila euro annui. Nonostante l’archeologia sia percepita da molti come una professione «per donne», la presenza maschile sta crescendo: il rapporto tra archeologi uomini e donne si è ridotto dal 70/30 del passato al 64/36 di oggi. La strada per una piena parità di genere, però, è ancora lunga.

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Il Museo d’Arte di Toledo (Ohio) ha utilizzato criptovalute per acquistare un’opera d’arte digitale

Il Toledo Museum of Art (Tma) dell’Ohio, negli Stati Uniti, ha acquistato un’opera d’arte digitale utilizzando criptovalute. Su richiesta del collettivo di artisti Yatreda ያጥሬዳ, il Tma ha utilizzato Usd Coin, che è agganciato al dollaro Usa, per acquistare «Abyssinian Queen» (2024) come quinta opera digitale della collezione del museo. «Vogliamo sostenere gli artisti della comunità in cui lavorano, spiega il direttore del museo Adam Levine. Ed era importante per questi artisti essere pagati in criptovaluta per ridurre al minimo la volatilità». Levine aggiunge che le informazioni sulla vendita sono pubblicamente disponibili online sulla blockchain di Ethereum: «La natura di public-ledger della transazione conferisce una trasparenza che è vantaggiosa per gli artisti e sostiene la crescita del loro mercato». Yatreda, che ha sede tra l’Etiopia, il Kenya e gli Stati Uniti, è il Digital Artist in Residence 2024 del Tma.

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All’ospedale Humanitas San Pio X di Milano l’arte del Poldi Pezzoli cura i pazienti

Dal 21 novembre i capolavori di 11 grandi maestri del passato, da Botticelli ad Hayez, da Pollaiolo a Canaletto, delle collezioni del Museo Poldi Pezzoli di Milano, escono dal Museo per incontrare pazienti, professionisti e visitatori dell’ospedale Humanitas San Pio X (in via Francesco Nava 31). Volti rassicuranti e paesaggi rasserenanti, che aprono una finestra su altri mondi, ma anche orologi della più importante collezione di orologeria antica in Italia e ceramiche variopinte illuminano gli spazi dell’ospedale in un formato unico e immersivo attraverso riproduzioni a tutta parete. Medici, infermieri e personale dell’accoglienza di Humanitas San Pio X sono stati coinvolti nel progetto: molti di loro si sono preparati con le guide del Poldi Pezzoli per diventare a loro volta esperti dei capolavori e poterli raccontare a pazienti e curiosi.

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La veneziana Fondazione dell’Albero d’Oro invita al viaggio

La Fondazione dell’Albero d’Oro, nata nel 2019, dal 2021 ha aperto la propria sede a Venezia, a Palazzo Vendramin Grimani. Tra gli obiettivi dei fondatori, imprenditori e professionisti francesi e veneziani, la promozione di mostre con artisti da tutto il mondo e l’organizzazione di appuntamenti culturali. «Invito al viaggio. Scrittori viaggiatori in conversazione nel salotto di Palazzo Vendramin Grimani» è il titolo di un ciclo di incontri, realizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Alliance Française de Venise, con il sostegno della Fondazione Etrillard, che si tiene dal 22 al 24 novembre, in occasione dell’ultimo weekend di apertura della mostra «Per non perdere il filo. Karine N’guyen Van Tham – Parul Thacker». Al centro il tema del viaggio: reale, immaginario o storico. Elena Dak, Katell Faria, Erika Fatland, Loïc Finaz, Olivier Frébourg, Guido Fuga, Emilienne Malfatto, Karina Sainz Borgo, Sylvain Tesson, Ingrid Thobois, Catherine Van Offelen, Guillaume Villeneuve, Olivier Weber e Matthias Zschokke affronteranno varie tematiche: dalle donne impegnate nella difesa dei popoli sfollati ai rischi di viaggio nei paesi in guerra, fino al bisogno di solitudine per trovare la bellezza del mondo e alla scrittura di viaggio come frammento autobiografico. La partecipazione agli incontri letterari, che si terranno in italiano, francese, inglese e spagnolo con traduzione simultanea in italiano, è soggetta all’iscrizione al programma di membership «Amici d’Oro»: la card «Foglie d’Oro», attivabile online, dà accesso gratuito a tutte le mostre di Palazzo Vendramin Grimani per un anno. Info sul sito.

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Il Museo «Gianni Bellini» di Sarnico ha il riconoscimento di «Raccolta Museale» della Regione Lombardia

Il Museo Civico d’Arte e del Territorio «Gianni Bellini» di Sarnico (Bg) ha ottenuto il riconoscimento di «Raccolta Museale» dalla Regione Lombardia. Lo ha stabilito una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dell’assessora regionale alla Cultura, Francesca Caruso. Il Museo Civico d’Arte e del Territorio è collocato nel Palazzo Gervasoni, uno stabile situato nel centro storico di Sarnico. La pinacoteca è frutto di una donazione e include per la maggior parte pregiati dipinti d’epoca realizzati tra il XVI e il XVIII secolo. «Il riconoscimento regionale, evidenzia l’assessore Caruso, vuole ulteriormente valorizzare un istituto culturale che da circa vent’anni offre a residenti e turisti la possibilità di visitare una pinacoteca di pregio in un contesto davvero unico. Per il territorio del Lago d’Iseo, il museo con la raccolta donata da don Gianni Bellini rappresenta un elemento di attrattività culturale che merita di essere conosciuto e visitato».

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Nella Capitale una giornata di studi sulla tutela del patrimonio architettonico contemporaneo

A Roma domani 20 novembre, dalle ore 10 alle ore 18, l’Istituto Centrale per la Grafica ospita la giornata di studi «Quale tutela per il patrimonio architettonico contemporaneo?», a cura di Enrico Bordogna, Francesco Cellini e Angelo Torricelli, promossa e organizzata dall’Accademia Nazionale di San Luca, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia Oar. L’attualità e l’importanza di questa giornata di studi nascono dalla condizione di rischio in cui si trova un sempre maggior numero di opere di architettura contemporanea di riconosciuto valore, a causa di interventi di manutenzione, adeguamento normativo e tecnologico, nuova destinazione funzionale o cambiamento dell’assetto proprietario. Interventi, questi, che spesso rischiano di alterare irrimediabilmente le qualità espressive e la stessa percezione formale dell’opera originaria. Il tema della tutela chiama in causa numerose questioni anche assai diverse tra loro: l’assetto legislativo e normativo; il ruolo delle soprintendenze e degli enti preposti a livello nazionale e locale; la verifica dell’efficacia operativa delle varie forme di vincolo e di tutela; lo studio di modalità specifiche dell’intervento di conservazione tali da preservare i valori espressivi e formali dell’opera.

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Un incontro con Antonio Biasiucci alle Gallerie d’Italia-Torino

A Torino è in programma domani 20 novembre alle ore 18.30 alle Gallerie d’Italia l’incontro a ingresso libero «21 installazioni, 21 opere per Arca di Antonio Biasiucci» con il fotografo Biasiucci e il curatore della mostra Roberto Koch. La mostra «Arca» costituisce, per la prima volta in assoluto, una presentazione del lavoro del fotografo che annovera un numero importante di sue fotografie costruite su misura per la spazio della manica lunga delle Gallerie d’Italia-Torino. L’impegno e i tanti anni di lavoro dell’autore campano sono stati ispirati e dedicati a una grande e possente utopia artistica che ha attraversato il suo lavoro degli ultimi anni: raccontare attraverso il linguaggio assoluto e immaginifico della fotografia la storia degli uomini, le loro aspirazioni e le loro vite. Biasiucci spiegherà il suo metodo, la sua ricerca, i termini e i confini del lavoro che svolge con il fascino di una utopia e il suo racconto si alimenterà di aneddoti e racconti che lo illustreranno ancora meglio.

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Un convegno a Roma sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sull’industria creativa

A Roma domani 20 novembre, dalle ore 16, presso la sala Anica si terrà il convegno «(Re)Immagini - L’umano, l’Ia e la co-creazione». L’incontro affronta il tema della rivoluzione dell’intelligenza artificiale generativa e del suo impatto sull’industria creativa. Assieme a registi, produttori, reporter, esperti di Ia e addetti ai lavori si discuterà delle opportunità e delle sfide che le nuove tecnologie rappresentano per il mondo dell’audiovisivo e della fotografia. Tra i relatori, la regista Giulia Giapponesi, la direttrice artistica della Biennale della Fotografia Femminile Alessia Locatelli, i fotoreporter Gabriele Micalizzi e Alessandro Ruggeri, Roberto Navigli, professore all’Università «La Sapienza» di Nlp (Elaborazione del linguaggio naturale, sottobranca di linguistica, informatica e intelligenza artificiale), il presidente dell’Anica Alessandro Usai, sotto la conduzione del giornalista Ansa Massimo Sebastiani e del responsabile Osservatorio Ia di Ansa.it Alessio Jacona.

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Lastre italiane in grès porcellanato per il Potteries Museum & Art Gallery di Stoke-on-Trent

Il Potteries Museum & Art Gallery fa parte dello Stoke-on-Trent Museums Service, un servizio museale fondato nel 1911 a Stoke-on-Trent, città britannica nello Staffordshire. Il Potteries Museum Art Gallery possiede una collezione con più di un milione di oggetti, tra cui una collezione di ceramiche con oltre 5mila pezzi. Gli allestimenti del museo ripercorrono la storia della produzione e del design nel settore e comprendono manifatture del XVIII e XIX secolo come Wedgwood, Spode e Minton. Inaugurato nel settembre del 2021, l’ampliamento del Potteries Museum & Art Gallery è stato denominato Spitfire Gallery. La nuova area museale è stata progettata dall’architetto Lisa Deering, dello studio Glancy Nicholls Architects, e ha previsto che il rivestimento delle facciate fosse in gres porcellanato. La Spitfire Gallery è dunque composto da 471 metri quadrati di facciate totalmente rivestite con lastre in gres porcellanato di 60x120 cm della collezione Marte, nel colore Botticino, prodotte dalla Casalgrande Padana di Casalgrande (Re).

Redazione, 19 novembre 2024 | © Riproduzione riservata