NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 11 SETTEMBRE 2024

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MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2024

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Da sinistra in alto e in senso orario: una veduta del Museo dell’Emigrazione a Rotterdam, che si avvia a conclusione; un ritratto di Glenn Lowry (foto: Peter Ross, via Wikimedia Commons); la nuova sede di Bonhams a New York (© Bonhams); un ritratto di Zarina Bhimji

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Nel 2025 a Rotterdam il Museo delle Migrazioni

Con la posa a 30 metri di altezza del tetto comincia ad assumere il suo aspetto definitivo  FENIX, il Museo delle Migrazioni che aprirà a Rotterdam la prossima primavera. La pensilina ovale ora copre il «Tornado», segno distintivo del museo, la scala elicoidale in acciaio inossidabile lunga 550 metri culminante in una piattaforma con vista panoramica sul fiume Maas e sullo skyline della città. Ospitato in una storica rimessa portuale  del 1923 restaurata, già parte della Holland-America Line, compagnia olandese di trasporto merci e passeggeri, ed esteso su una superficie di 16mila mq è il primo museo europeo progettato da uno studio di architettura cinese, MAD architects. In un luogo così simbolico per la città, testimone per decenni di arrivi e partenze da e per ogni parte del mondo, i tanti volti della migrazione globale saranno raccontati da una collezione d’arte internazionale, distribuita su due piani dell’edificio: sono già state effettuate oltre 200 acquisizioni, tra cui «Ancestors» di Bill Viola e opere di Francis Alÿs, Steve McQueen, Grayson Perry, Rineke Dijkstra, Kimsooja, Shilpa Gupta, Jeremy Deller e Danh Võ (ma in collezione ci sono anche due «tonies», studi di carattere recentemente riscoperti del pittore seicentesco di Leida Jan Van Steeveren, acquisiti lo scorso anno al Tefaf di Masstricht). Al pianterreno una monumentale installazione immersiva simile a un labirinto, The Maze, composta da 2mila valigie donate da persone di diversa provenienza offre ai visitatori  la possibilità di scoprire le storie dei loro precedenti proprietari. In una delle gallerie sarà allestita la mostra fotografica documentaria «La Famiglia dei Migranti» (Ispirata a «The Family of Man» di Edward Steichen), con immagini di oltre 200 fotografi tra cui Dorothea Lange, Lewis Hine, Wang Fuchun, Ara Güler e Sam Presser. Plein, infine, sarà una piazza di duemila metri quadrati liberamente accessibile. 

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Il direttore storico del MoMA, Glenn Lowry, si dimetterà nel 2025

Glenn Lowry, direttore del Museum of Modern Art (MoMA) di New York dal 1995, lascerà l’incarico nel settembre 2025. Alla guida di uno dei musei di celebri del mondo, Lowry ha guidato il MoMA attraverso vari progetti di espansione, ha supervisionato la fusione con la Kunsthalle del Queens, ora nota come MoMA PS1, e ha fatto crescere in modo significativo la collezione, la dotazione e il bilancio operativo dell’istituzione. Secondo il quotidiano «The New York Times», lo scorso giugno il contratto di Lowry avrebbe potuto essere rinnovato per un altro mandato di cinque anni, ma lui ha scelto di farsi da parte. «È il momento giusto per pensare al futuro del museo e ho pensato: carpe diem, ha dichiarato al «Times». Tutte le cose che mi ero prefissato di fare 30 anni fa sono state realizzate o sono in corso di realizzazione». Il Consiglio di amministrazione del museo inizierà ora una ricerca internazionale per trovare un successore.

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Bonhams trasferirà la sede di New York nella storica Steinway Hall

La casa d’aste britannica Bonhams trasferirà la sua sede newyorkese nella storica Steinway Hall al 111 West 57th Street, in un gruppo di grattacieli residenziali soprannominato Billionaire’s Row, entro la fine del 2025. Con i suoi 42mila metri quadrati, il nuovo spazio sarà costituito da quattro livelli di gallerie, due sale d’asta e aumenterà la superficie di Bonhams New York del 30% rispetto all’attuale sede di Madison Avenue, dove si trova dal 2008. «Questo è un traguardo importante per Bonhams e per la nostra rete globale di case d’asta, ha dichiarato in un comunicato il presidente esecutivo di Bonhams Hans-Kristian Hoejsgaard. Dimostra il nostro costante impegno nei confronti del mercato statunitense. La Steinway Hall simboleggia l’impegno di Bonhams nei confronti del patrimonio e il modo in cui stiamo abbracciando il futuro».

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Restauri e riaperture al Castello di Belgioioso

Dopo i lunghi lavori per la messa in sicurezza del trecentesco Castello di Belgioioso (Pv), è stato restaurato e riaperto il parco del maniero, tra i più ammirati del Lombardo Veneto imperiale per gli scenari creati dalle architetture verdi e per il potente apparato scultoreo tra cui la fontana di Nettuno e Teti. L’opera di restauro, iniziata nel 2023, è rientrata tra i 134 progetti (nove in Lombardia) finanziati dall’Europa nel programma Next Generation Eu (Bando Parchi e Giardini Storici) e ha coinvolto tutti gli spazi esterni dell’immenso parco, di oltre 55mila metri quadrati. Si è intervenuto anche sul monumentale teatro, sugli antichi cancelli, che erano sepolti dalla vegetazione e altre tre antiche fontane che, interrate nel 1830, sono tornate a zampillare.

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Il premio Roswitha Haftmann a Zarina Bhimji

L’edizione 2024 del premio Roswitha Haftmann, per la somma di 150mila franchi svizzeri (160mila euro), va all’artista Zarina Bhimji. Il premio è nato su iniziativa di Roswitha Haftmann (1924-98), la cui Fondazione lo assegna dal 2001 a un artista vivente che abbia creato un’opera di qualità eccezionale. Haftmann era una gallerista e insegnante di lingue che lavorò come modella per diverse agenzie fotografiche statunitensi e sposò lo storico dell’arte Werner Haftmann. Ha gestito una galleria a Zurigo fino alla sua morte nel 1998. Bhimji è nata in Uganda nel 1963 da genitori indiani, ma vive nel Regno Unito dall’età di undici anni. Ha studiato a Leicester, al Goldsmiths' College, dove ha conseguito il Bachelor of Arts, e alla Slade School of Fine Art (University College di Londra). Sue opere si trovano alla Tate e al Victoria and Albert Museum di Londra, al Moderna Museet di Stoccolma, al Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford e al Museum of Contemporary Art di Chicago. Il premio sarà consegnato a Zarina Bhimji il 29 novembre, presso la Kunsthaus di Zurigo. 

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Tutti i numeri del 2023 di CoopCulture

Nel 2023 CoopCulture ha raggiunto 91,2 milioni di euro di fatturato, un risultato importante che segna un aumento del 16% rispetto ai 79,2 milioni di euro registrati nel 2022 e un incremento del 78% rispetto ai 51,7 milioni di euro del 2021, e ha realizzato oltre 100 azioni culturali, suddivise in quattro aree chiave: accessibilità (oltre 30 azioni), innovazione tecnologica (oltre 29 azioni), rigenerazione (oltre 18 azioni) e comunità (oltre 29 azioni). I 64,4 milioni prodotti dalla cooperativa in termini di valore aggiunto hanno attivato nell’economia circa 124,9 milioni, contribuendo alla generazione di un valore aggiunto complessivo nella filiera culturale e creativa di circa 194,3 milioni di euro. Al lavoro è stato assegnato il 58% del fatturato (con aumento del 60% sul 2021): nel corso dell’anno i dipendenti sono stati 3.334, di cui il 68% donne, per il 38% con meno di 40 anni di età, per il 42% laureati. Sono questi i risultati più importanti evidenziati dall’ottava edizione del Bilancio di sostenibilità di una delle principali cooperative italiane nel settore culturale e creativo, che consolida così il suo impegno sui temi dell’innovazione, della sostenibilità e della rigenerazione del patrimonio culturale italiano. 

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Jim Jarmusch curatore d’eccezione a Paris Photo

Anche Paris Photo, la cui 27ma edizione è in calendario dal 7 al 10 novembre nel Grand Palais, celebra il centenario del Surrealismo e per l’occasione invita il regista e artista multidisciplinare statunitense Jim Jarmusch (Akron, Ohio, 1953; vive e lavora a New York) a curare una selezione personale delle opere in mostra. Una selezione che, come sottolinea la direttrice di Paris Photo, Florence Bourgeois, «favorisce il dialogo tra cinema, musica e arte visiva». Jarmusch presenterà infatti anche un omaggio a Man Ray. Con il suo gruppo post-rock d’avanguardia Sqürl ha composto le musiche per «Return to Reason», in cui sono riuniti quattro cortometraggi diretti da Man Ray e restaurati per l’occasione: «Le retour à la raison» (1923), «Emak-Bakia» (1926), «L'étoile de mer» (1928) e «Les mystères du château du Dé» (1929). Il film sarà proiettato in anteprima in due sale di Parigi durante la fiera e l’uscita al pubblico è prevista per il 13 novembre. Altro anniversario che troverà spazio a Paris Photo è il centenario della nascita di Robert Frank, il fotografo svizzero autore di quel «poema per immagini» che è The Americans, di cui Jarmusch era intimo amico e ammiratore.

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Parte il progetto di riqualificazione di Piazza Risorgimento a Roma

A Roma è stato presentato il 10 settembre in Campidoglio il progetto di riqualificazione di piazza Risorgimento. Erano presenti alla conferenza il sindaco Roberto Gualtieri, insieme al comandante della Polizia Locale Mario De Sclavis, alla presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi, all’amministratore delegato della Società Giubileo 2025 Marco Sangiorgio e al responsabile Project Management Giubileo 2025 Spa Alessandro Flaccovio. In vista del Giubileo 2025, l’obiettivo è quello di incrementare e ottimizzare lo spazio pedonale e valorizzare gli elementi storici e culturali della piazza in modo da renderla più sicura, accessibile, vivibile e funzionale ad accogliere e gestire il grande flusso previsto di pellegrini, turisti e residenti. Gli interventi, commissionati da Roma Capitale alla Società Giubileo 2025 grazie a uno stanziamento di circa 5,2 milioni di euro per la prima fase, partiranno domani 12 settembre con la pedonalizzazione del lato sud della piazza, verso le mura vaticane. 

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I 14 parchi archeologici siciliani saranno più sinergici

Nei giorni scorsi è stato presentato al Museo Salinas di Palermo il progetto «Opportunità e valore strategico del Sistema Parchi archeologici della Sicilia», alla presenza dei 14 direttori dei parchi archeologici della regione siciliana. L’iniziativa prevede la costituzione di linee strategiche per la tutela, valorizzazione e fruizione dei siti archeologici regionali che si avviano a un dialogo per l’attuazione di un unico prodotto culturale. «Noi abbiamo immaginato un percorso che vuole dare una visione d’insieme. La Sicilia è un parco archeologico a cielo aperto, noi oggi non parliamo più di un unico parco, ma di quattordici parchi che dialogheranno tra di loro, ponendo in essere una strategia dei beni culturali finalizzata ad accrescere il turismo», ha dichiarato alla stampa l’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato. 

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A Torino due nuove installazioni per la 27ma edizione di «Luci d’artista»: Luigi Ontani e Andreas Angelidakis

Il 10 settembre è stata presentata la 27ma edizione di «Luci d’Artista», un insieme di installazioni che illuminano Torino nei mesi invernali e in alcune occasioni: in memoria di Rebecca Horn «Piccoli spiriti blu» (1999) torna a tingersi di blu fino al 15 settembre. Quest’anno per la prima volta la manifestazione si presenta con un logo, progettato dallo Studio Fludd, in cui è impressa la materialità della luce. Il 25 ottobre, a partire dalle 18.30, le luminarie si riaccenderanno con alcune novità (la cui ubicazione rimane segreta): «Scia’Mano» di Luigi Ontani e «Vr Man» di Andreas Angelidakis. A loro si uniranno altre opere finanziate dai membri della sezione «Costellazione», come il Mauto-Museo Nazionale dell’Automobile e il Mao-Museo d’Arte Orientale, grazie anche al contributo della Consulta per la Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino. Sul tetto della Gam-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea sarà invece restaurata l’opera di Maurizio Nannucci. Grande attenzione è stata infatti rivolta alla tutela e alla conservazione delle singole luci, come nel caso del «Volo dei numeri» (2000) di Mario Merz, colpita da grandine nei giorni di tempesta.

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Nel Duomo di Messina è stato asportato (per restaurarlo) il Paliotto dell’Altare Maggiore

Il 5 settembre è stato asportato dal Duomo di Messina il paliotto dell’altare maggiore, raffigurante l’Ambasceria in visita alla Vergine Maria, opera settecentesca di Francesco Juvara o dei fratelli Juvara. Il manufatto, che pesa circa 200 chilogrammi, in argento e rame dorato, si presentava in pessimo stato di conservazione. Sono state rilevate ossidazioni ferrose prodotte da chiodi di ferro e ossidazioni di rame causate dall’uso di sostanze lucidanti aggressive. Le lamine, non particolarmente sottili, presentano ammaccature sparse, lesioni e piccole lacune, oltre alla presenza di deformazioni e parti dissaldate. Anche la struttura lignea retrostante si presenta indebolita e instabile, probabilmente attaccata da insetti xilofagi. Per questi motivi si è reso necessario programmare un intervento che partirà nei prossimi giorni, ad opera del restauratore Carmelo Geraci. 

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Partito il concorso Young European Heritage Makers: bambini e ragazzi, fatevi avanti!

È partito il 2 settembre (e terminerà il 31 dicembre) il concorso Young European Heritage Makers Competition, la gara sul patrimonio culturale rivolta ai bambini e ai ragazzi in età scolare dei Paesi aderenti alle Giornate Europee del Patrimonio (Gep), promossa dal Consiglio d’Europa e coordinata in Italia dalla Direzione generale Musei del Ministero della cultura. Partecipare è semplice: ai bambini e ai ragazzi si chiede di raccontare con un’immagine (foto, dipinto, ritratto, breve video di massimo 5 minuti, presentazione PowerPoint) e con un breve testo (di massimo 800 parole, in italiano o in inglese) una testimonianza materiale, immateriale o digitale del patrimonio culturale del proprio territorio, spiegando qual è il suo significato per la comunità di riferimento. 

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A Roma un incontro con Carlo Ratti a Palazzo Venezia

Riparte «Al centro di Roma», rassegna ideata da Edith Gabrielli, direttrice dell’Istituto ViVe-Vittoriano e Palazzo Venezia. Apre la stagione autunnale il ciclo «Costruire raccontare architettura», a cura del professor Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura dell’Università «La Sapienza» di Roma, con un incontro, previsto per giovedì 12 settembre alle ore 18 a Palazzo Venezia, nella Sala del Refettorio, dal titolo «Senseable cities», tenuto dall’architetto Carlo Ratti, professore di Practice of Urban Technologies and Planning presso il Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, dove dirige il Senseable City Lab. 

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Un weekend «romantico» al Musée de la Vie Romantique prima della sua chiusura

A Parigi il 13, 14 e 15 settembre il Musée de la Vie Romantique organizza un eccezionale weekend di festeggiamenti con la conclusione della mostra «I cavalli di Géricault», prima della sua chiusura per ristrutturazione. Cinema all’aperto, narrazioni e spettacoli per bambini, visite insolite e sorprendenti, una festa per i bambini dai 3 ai 12 anni, un DJ set di Mr Bonus e altro ancora. Un programma completamente gratuito per grandi e piccoli, per festeggiare il museo prima della sua chiusura. 

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A Pisa una giornata per ricordare Antonio Paolucci

Il 20 settembre l’Opera della Primaziale Pisana dedicherà una giornata al ricordo di Antonio Paolucci, a sette mesi dalla sua scomparsa. L’evento prevede gli interventi di Salvatore Settis (presidente del Comitato scientifico per il Camposanto), Cristina Acidini (presidentessa dell’Opera di Santa Croce), Barbara Jatta (direttrice dei Musei Vaticani) e di Simone Verde (direttore della Galleria degli Uffizi). L’incontro sarà anche l’occasione per visitare l’ultimo intervento di restauro tra gli affreschi del Camposanto, quello della «Crocifissione» di Francesco Traini. Il restauro verrà presentato da Manuel Rossi (responsabile del Patrimonio Artistico e Archivio dell’Opera della Primaziale Pisana), Roberto Cela (direttore tecnico dell’Opera) e Stefano Lupo (responsabile del settore di restauro pittorico dell’Opera). 

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Addii | Derek Boshier

È morto il 5 settembre nella sua casa di Los Angeles all’età di 87 anni l’artista pop britannico Derek Boshier. Boshier si è fatto conoscere a livello internazionale per i disegni delle copertine di album di musicisti come David Bowie e i Clash, ma nel corso della sua carriera, che si è protratta fino alla sua morte, si è mosso tra pittura, disegno, fotografia, film e video, assemblaggi e installazioni. I primi dipinti di Boshier erano satirici e guardavano al potere militare degli Stati Uniti e alla cultura del consumo che presentava cowboy, spazzolini da denti su dentifricio a strisce, la bomba atomica e il logo della Pepsi come sole di un paesaggio. «È stato stimolante lavorare con un artista che è stato così costante nel suo linguaggio visivo, pur rimanendo intellettualmente fresco e non smettendo mai di sorprendere il suo pubblico, afferma la proprietaria della Night Gallery Davida Nemeroff. Ha avuto la capacità di esaminare e sezionare la cultura popolare nel corso della sua vita, il che ha reso il suo lavoro perennemente attuale e toccante, pur portando sempre il suo senso dell’umorismo inappellabile nel suo lavoro».

Redazione, 11 settembre 2024 | © Riproduzione riservata