NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 09 SETTEMBRE 2024

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LUNEDÌ 9 SETTEMBRE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: particolare della «Visitazione» del Pontormo, che sarà trasportata dalla Chiesa di Carmignano alla Sala della Giostra del Palazzo Comunale di Poggio a Caiano; il nuovo giardino della Rubenshuis (© Ars Horti); particolare dello scatto di Mahmud Hams che ha vinto il «Visa d’Or News» (© Mahmud Hams/Afp); particolare di «La libreria di Kasper König», di Wolfgang Tillmans

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Il trasferimento della «Visitazione» del Pontormo e delle pale d’altare della Chiesa di Carmignano a Poggio a Caiano

Il 10 e 11 settembre verrà effettuato il trasporto della «Visitazione» del Pontormo e delle pale d’altare della Chiesa dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo di Carmignano (Po) alla Sala della Giostra all’interno del Palazzo Comunale di Poggio a Caiano (Po), dove troverà posto anche uno schermo con un video in loop che mostrerà la Chiesa di San Michele e la collocazione originaria dei dipinti. Il comune di Poggio a Caiano si è accollato le spese di trasporto, assicurazione e allestimento, circa 15mila euro, a cui si aggiungono gli 8mila richiesti dalla Soprintendenza per l’installazione del sistema antifurto e di una porta nuova per la Sala della Giostra, dove l’allestimento sarà visibile per la fine di settembre. Nella Chiesa di San Michele dovranno essere effettuati lavori per 2 milioni di euro, di cui 830mila euro per il tetto. Il finanziamento derivante dall’8xmille coprirà il 70% della spesa. 

02

Ad Anversa la Rubenshuis ha riaperto con l’inaugurazione dell’Hopland 13

Dopo la prima grande rigenerazione della sua storia, ad Anversa la Rubenshuis (Casa di rubens) ha riaperto il 30 agosto con l’inaugurazione dell’Hopland 13, nuovo edificio progettato da Robbrecht en Daem architecten. Al suo interno si trovano al piano terreno una colorata e altissima hall di entrata all’intero complesso museale, al piano interrato l’area dedicata alla Rubens Experience e al piano superiore la nuova grande biblioteca, con una dotazione di 2mila metri di libri e documenti. All’insegna delle tecnologie immersive, la Rubens Experience consente uno spettacolare tuffo nell’universo dell’artista, mentre in una delle sale laterali trovano spazio numerose opere d'arte, tra cui il famoso autoritratto. Il nuovo edificio consente l’accesso al lussureggiante giardino barocco, anch’esso oggetto di un processo di rigenerazione cui ha contribuito per le scelte cromatiche lo stilista Dries Van Noten, nativo di Anversa. Dopo lo studio approfondito di centinaia di documenti di archivio, nature morte floreali e persino lettere scritte a mano dallo stesso Rubens, il giardino è stato riportato in vita secondo un progetto contemporaneo che utilizza 17.500 piante dalle diverse fioriture stagionali. La riapertura della residenza seicentesca, tuttora in fase di restauro, è prevista per il 2030, così come per l’edificio della Kolveniershof e il suo ampliamento.

03

Si riaccende la polemica sulle vetrate di Notre-Dame: conservare le ottocentesche o commissionarne di nuove?

Sulla scrivania del presidente francese Emmanuel Macron si trova un dossier che riguarda le vetrate di 6 cappelle della Cattedrale di Notre-Dame. Nel dicembre 2023, l’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich e Macron avevano annunciato che queste, commissionate dagli architetti Eugène Viollet-le-Duc e Jean-Baptiste Lassus nel XIX secolo, sarebbero state sostituite da creazioni contemporanee. Esperti del settore sostengono però che i progetti violano i principi della Carta di Venezia (1964) e di altre linee guida sui beni culturali, secondo cui «gli elementi di scultura, pittura o decorazione, che costituiscono parte integrante di un monumento, possono essere rimossi solo se questo è l’unico mezzo per garantirne la conservazione» e «i validi contributi di tutte le epoche alla costruzione di un monumento devono essere rispettati». Quest’estate la commissione consultiva ha respinto il progetto di Macron e la rivista «La Tribune de l’Art» ha lanciato una petizione che ha raccolto più di 147mila firme per esortare il presidente a riconsiderare la sua decisione. Nel frattempo, la ministra della Cultura Rachida Dati, ignorato tale verdetto, ha convocato una sessione a settembre per esaminare le proposte di circa 110 gruppi di artisti e vetrai.

04

Danni ad affreschi e pericoli di crollo di un muro a Viterbo

Nel Santuario di Santa Rosa a Viterbo un affresco novecentesco raffigurante San Francesco  ha subito danni in seguito a una bufera di vento scatenatasi il 20 agosto.  Una porzione della parte superiore dell’affresco si è distaccata dalla cupola e la navata centrale della chiesa è stata interdetta al pubblico. I tecnici della Soprintendenza stanno accertando l’entità del danno. Il vescovo di Viterbo ha così rinviato a data da destinarsi la cerimonia del ritorno delle Clarisse nel Monastero di Santa Rosa dopo otto anni di assenza, un avvenimento importante per la storia di quest’ordine monastico. Dal 7 settembre, sempre a Viterbo, una ordinanza del Comune ha fatto chiudere via Santa Maria in Gradi, per un antico muro di contenimento a rischio crollo da cui si è già staccata una grande e pesante lastra di peperino.

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Il nuovo ministro della Cultura è Alessandro Giuli

Il 6 settembre alle ore 19 il nuovo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, 48 anni, ha prestato giuramento al Palazzo del Quirinale. Giuli, attuale presidente della Fondazione MaXXI, ha iniziato a far politica tra le file di «Meridiano Zero», un movimento di estrema destra nato nel 1991. Diplomatosi al liceo classico «Torquato Tasso» di Roma nel 1994, ha studiato filosofia all’Università «La Sapienza» di Roma (senza laurearsi), finendo per dedicarsi poi a tempo pieno al giornalismo. Ha lavorato con Giorgio Dell’Arti, con Giuliano Ferrara a «Il Foglio», di cui è stato vicedirettore, e poi, nel 2017, condirettore. Giuli è stato poi anche conduttore e autore radiofonico: ha condotto con Francesca Fagnani la trasmissione «Seconda linea», su Rai Due, e ha collaborato con l’«Argonauta», un programma in onda su Rai Radio Uno. Collabora con il sito «Linkiesta», con i quotidiani «Il Tempo», «Libero» e il «Corriere dell’Umbria» e con la fondazione Med-Or. Dal 12 dicembre 2022 è presidente della Fondazione MaXXI su nomina dell’allora ministro Gennaro Sangiuliano.

06

Molise, nuovi ritrovamenti nella necropoli di Venafro

Tra i monti che circondano la Valle di Venafro, in Molise, si cela una vasta necropoli che, poco per volta, emerge dal passato. Grazie alla tecnologia e all’antropologia forense le sepolture custodite in un’area di quasi 20mila metri quadrati raccontano la vita degli abitanti che si insediarono in questo pezzo di territorio dell’alta Valle del Volturno nel periodo compreso tra il VII e il V secolo a. C. e, quindi, precedente all’epoca a cui si fanno risalire i primi insediamenti sanniti, datati intorno al IV secolo. Lo riferisce il coordinatore della ricerca, l’antropologo Vincenzo Giambarbara, del Centro Studi Antropologici della Fondazione Neuromed di Pozzilli che lavora sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio del Molise. La necropoli, spiega Giambarbara, sebbene ancora in corso di indagine, sembrerebbe organizzata in aree distinte, forse riconducibile a nuclei familiari, con una o due grandi sepolture centrali e una serie di altre tombe disposte intorno. Ne riferisce l’Ansa. 

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I Visa d’Or di Visa pour l’Image 2024

Sono stati resi noti i «Visa d’Or» attribuiti dal festival internazionale di fotogiornalismo «Visa pour l’Image 2024» (30 agosto-15 settembre) di Perpignan, in Francia. Il «Visa d’Or News» è andato a Mahmud Hams; il «Visa d’Or Magazine» a Katie Orlinsky; il «Visa d’Or de la Ville de Perpignan Rémi Ochlik» a Loay Ayyoub; il «Visa d’Or de Solidarité» a Pierre Faure; il «Visa d’Or Humanitaire du Comité International de la Croix-Rouge (Cicr)» a Hugh Kinsella Cunningham; il «Visa d’Or de l’Information Numérique Franceinfo» ad Amaury Hauchard e Michele Cattani; il «Visa d’Or d’Honneur du Figaro Magazine» a Paula Bronstein; il «Visa d’Or de la Presse Quotidienne Göksin Sipahioglu by Sipa Press» al quotidiano «The New York Times» e al fotografo Samar Abu Elouf. 

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La Biennale di San Paolo del Brasile si trasferisce in Angola per la prima volta nella sua storia

La 35ma Biennale di San Paolo del Brasile («Coreografie dell’impossibile») inaugura una nuova fase storica attraversando l’Atlantico e arrivando, per la prima volta, nel continente africano. Organizzata dalla Fondazione della Biennale e coorganizzata dall’Instituto Guimarães Rosa (Igr), un’istituzione del Ministero degli Affari Esteri responsabile della diplomazia culturale brasiliana, la Biennale si sposta a Luanda, in Angola, dal 20 settembre all’8 dicembre. Resa possibile da Brasafrica e Banco Bir, la mostra simboleggia un momento importante nella storia della Biennale, che cerca di estendere il proprio raggio d’azione e di promuovere il dialogo culturale tra Brasile e Angola. La mostra itinerante a Luanda è il risultato di una partnership tra la Fondazione della BIennale, l’Igr e l’Ambasciata del Brasile a Luanda. La scelta di Luanda come parte del programma di mostre itineranti è un riconoscimento dei legami storici e culturali tra Brasile e Angola.

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L’eredità di Kasper König

La casa d’aste Van Ham di Colonia ha annunciato per il primo ottobre l’asta della collezione privata del curatore tedesco ed ex direttore del Museum Ludwig Kasper König, deceduto lo scorso agosto all’età di 80 anni. L’asta presenta opere di numerosi artisti che negli anni hanno lavorato con König e sono stati parte dei suoi progetti curatoriali, tra i quali il più famoso è forse «SkulpturProjekte» di Münster, evento fondato nel 1977 e che ha luogo ogni 10 anni. Oltre a importanti pezzi di Hanne Darboven, On Kawara, Barry Flanagan e altri, la parte più personale della collezione è rappresentata da opere create come piccoli omaggi degli artisti a König come il biglietto di auguri disegnato a mano da Niele Toroni o la fotografia di Wolfgang Tillmans intitolata «La libreria di Kasper König», che raffigura scrivania di lavoro e libreria del curatore. Nel 2023 Kasper König aveva donato 50 opere d’arte (Isa Genzken, Richard Long, Jenny Holzer ed altri) a varie istituzioni museali. 

Leggi anche:

Hans-Ulrich Obrist: la mia conversazione infinita con Kasper König

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Le nomine di Sangiuliano alla Consulta dei Comitati nazionali e delle Edizioni nazionali

Il 3 settembre il ministro della Cultura Sangiuliano ha nominato i componenti della Consulta dei Comitati nazionali e delle Edizioni nazionali. Alla presidenza della Consulta è stato nominato Ernesto Galli della Loggia, alla vicepresidenza il direttore generale Biblioteche e Istituti culturali pro tempore del Ministero. Di seguito l’elenco degli altri componenti della Consulta: Giovanni Orsina; Ida Angela Nicotra; Sabrina Bono, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei ministri; Clara Rech, in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione e del Merito; Catia Caselli, in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze; Andrea Catizone, in rappresentanza del Ministero dell’Università e della ricerca; il presidente del Coordinamento degli Assessori Regionali alla Cultura pro tempore. 

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Addii | Rebecca Horn

È morta il 6 settembre a Bad König, in Germania, all’età di 80 anni, l’artista tedesca Rebecca Horn. Nata a Michelstadt, in Germania, nel 1944, dopo aver studiato pittura e scultura alla Hochschule fur Bildenden Kunst di Amburgo si trasferì a Londra dove frequentò la St. Martin’s School of Art nel 1970, per poi soggiornare a lungo negli Stati Uniti. Artista e femminista, Horn è stata tra le protagoniste della body art. Si è cimentata anche come regista d’opera, mettendo in scena l’«Elettra» di Richard Strauss a Wiesbaden. Per festeggiare le feste natalizie del 2002 e il capodanno del 2003, l’allora presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, commissionò alla Horn un’opera («Spiriti di Madreperla», composta da 333 teschi fusi in ghisa) da esporre in Piazza del Plebiscito a Napoli. A Torino per «Luci d’artista» realizzò nel 1999 «Piccoli spiriti blu», un’installazione sul Monte dei Cappuccini, ormai entrata nel paesaggio cittadino. Invitata più volte a partecipare a Documenta a Kassel, durante la sua carriera Rebecca Horn ha ricevuto premi artistici importanti come il Kaiserring della città di Goslar, in Germania, e il Praemium Imperiale del Giappone. 

Redazione, 09 settembre 2024 | © Riproduzione riservata