NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 03 LUGLIO 2024

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MERCOLEDÌ 3 LUGLIO 2024

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Dall’alto in senso orario, «L’urlo» di Munch, «Riposo durante la fuga in Egitto» di Tiziano, una veduta della scorsa edizione di Tokyo Gendai e l’Ermafrodito agli Uffizi

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17,5 milioni di sterline, il nuovo record di Tiziano

È stato venduto da Christie’s a Londra per 17,5 milioni di sterline il «Riposo durante la fuga in Egitto», dipinto su tavola nel 1510 ca (46x62,9 cm). Il precedente record d’asta per Tiziano era stato di 16,9 milioni di dollari, registrato con «Sacra Conversazione» (1560 ca), venduto nel 2011 da Sotheby’s a New York. L’asta, svoltasi ieri sera, ha totalizzato nel suo insieme 65 milioni di dollari, registrando un nuovo record d’asta anche per «La Madonna delle ciliegie», dipinta da Quentin Metsys nel 1520 ca, venduto per 10,6 milioni di sterline.

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Francia: i piani per arte e cultura

In vista del ballottaggio di domenica 7 luglio, i politici di Rassemblement National, Nuovo Fronte Popolare e Renaissance discutono anche di arte, della chiusura del Centro Pompidou e dell’ingresso gratuito ai musei. Il totale sostegno alla scena artistica francese, con la ferma convinzione che la Francia sia una grande nazione guidata da una vera forza creativa e dotata di artisti di talento, è la posizione di Rassemblement National, che promette inoltre di trovare soluzioni alternative per ottemperare alla «lunga e necessaria» chiusura del Pompidou. Il sostegno pubblico alla cultura, la pluralità dell’offerta e l’impegno a garantire l’accesso a tutte le fasce della popolazione è invece la priorità del Nuovo Fronte Popolare, che ha, tra le varie proposte, un pass di accessi ai musei per i 18enni; per il Pompidou, la principale preoccupazione va invece alla salvaguardia dei posti di lavoro e a garantire l’accesso alla collezione. La promozione della cultura nelle aree rurali è infine il cavallo di battaglia di Renaissance, insieme al sostegno alle scuole d’arte locali; anche qui si sposa la necessità della chiusura del Pompidou a condizione, però, di mantenerne vive le attività.

03

La guerra tra Israele e Gaza nelle sponsorizzazioni museali

Le National Galleries of Scotland continueranno ad accettare sponsorizzazioni da Baillie Gifford, la società di gestione patrimoniale scozzese recentemente criticata per i legami con l’industria dei combustibili fossili e Israele. A maggio, in seguito alle proteste, erano state interrotte le partnership tra Baillie Gifford e nove festival del libro, tra cui Hay Festival, Edinburgh International Book Festival e Cheltenham Literature Festival. A giugno anche il Goldsmiths Centre for Contemporary Art (CCA) si è trovato in una posizione difficile. Il suo edificio a Londra è stato occupato da una manifestazione studentesca di protesta contro la guerra a Gaza. Il CCA, che si trova nel campus della Goldsmiths University, ha legami con Zak e Candida Gertler. Goldsmiths for Palestine, il gruppo dietro l’occupazione, sostiene che i Gertler siano stretti amici del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e finanziatori delle sue campagne politiche. Lo scorso novembre, la Zabludowicz Collection ha chiuso il suo spazio espositivo a Londra dopo anni di campagne di boicottaggio contro i suoi legami con Israele. Alla fine dell’anno scorso anche il British Museum aveva dovuto affrontare un’ondata di critiche, per avere accettato un accordo di sponsorizzazione decennale da 50 milioni di sterline con la società di combustibili fossili BP erogati per finanziare una delle più grandi ristrutturazioni della sua storia.

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Scoperto nella Repubblica Ceca uno dei più antichi cimiteri preistorici

Un team di archeologi dell’Università di Hradec Králové ha rinvenuto al confine tra i villaggi di Dlouhé Dvory e Lípa uno dei primi e probabilmente il più lungo monumento funerario d’Europa, risalente al IV millennio a.C. È lungo circa 190 metri e una larghezza massima di 15 metri. Nelle due sepolture centrali sono emersi due scheletri con un vaso di ceramica e vari manufatti di selce scheggiati. I tumuli risalgono al periodo Neolitico (3800-3350 a.C.). Attorno alle due sepolture centrali sono state ritrovate altre 28 sepolture. Le tombe, come il tumulo circostante, hanno probabilmente almeno 5.300 anni. Età più precise saranno ottenute dalle sepolture tramite analisi di laboratorio.

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Nella sede giapponese di Phillips la seconda edizione di Tokyo Gendai

Si svolge nella Pacifico Yokohama Hall (sede giapponese di Phillips) dal 5 al 7 luglio, con preview il 4 luglio, la seconda edizione della più importante fiera di arte contemporanea organizzata in Giappone. Sessantanove gallerie dal Giappone, dall’Asia e da tutto il mondo, tra cui colossi internazionali come Perrotin, Rosenfield, Pace Gallery e gallerie di casa come Taka Ishii, SCAI the Piramide (che ha tra i suoi artisti Lee Ufan o Mariko Mori), Kotaro Nukaga (membro dell’Art Basel Committee) e OtaFine Arts. Due le sezioni curate, «Hana Flower», dedicata ad artisti emergenti, ed «Eda Branch», dedicato a personali o bipersonali di artisti affermati o storicizzati o ad allestimenti tematici.

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Chiuso definitivamente il museo informatico di Paul Allen

Centocinquanta oggetti, tra cui dipinti e una lettera di Albert Einstein del 1939 (stimata tra 4 e 6 milioni di dollari), saranno battuti all’asta da Chrtistie’s a New York il prossimo autunno, i proventi andranno in beneficenza. Il museo del cofondatore di Microsoft era stato inaugurato a Seattle nel 2012, poi chiuso temporaneamente per Covid nel 2020. «L’eredità collezionistica di Allen ritorna da Christie’s con una selezione di oggetti che hanno cambiato per sempre la scienza e la tecnologia, tra cui la famosa lettera di Albert Einstein al presidente Roosevelt e la tuta spaziale di Ed White del Progetto Gemini», dichiarano dalla casa d’aste. Nel 2022 la collezione di Paul Allen (1953-2018) aveva registrato da Christie’s la cifra record di 1,5 miliardi di dollari. A Paul Allen erano legate parecchie iniziative anche in ambito artistico, tra cui l’istituzione della fiera d’arte di Seattle, la cui prossima edizione è in programma dal 25 al 28 luglio.

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Nuove scoperte in piazza Augusto Imperatore a Roma

Slittano i tempi della riapertura di piazza Augusto Imperatore, i cui lavori sono stati finanziati con 28 milioni di euro. I ritardi sono dovuti anche ai tanti reperti emersi, ultimo ieri il ritrovamento del recinto funerario dove furono bruciate nel 14 d.C. le spoglie dell’Imperatore, con i resti di un’iscrizione riportata alla luce: Hic crematur est sul muro in peperino scandito da lesene all’ingresso principale del Mausoleo di Augusto, il complesso monumentale denominato l’ustrinum Augusti. «Ma questo luogo potrebbe essere anche il posto destinato ai corpi dei familiari caduti in disgrazia, come Nerone e altri», spiega il sindaco Roberto Gualtieri in visita con il Soprintendente ai beni culturali, Claudio Parisi Presicce. Il mausoleo è stato già messo in sicurezza, ha sottolineato il sindaco e «ora c’è il cantiere che noi abbiamo integrato grazie alla donazione di Bulgari». La sistemazione museale è stata assegnata all’architetto Rem Koolhaas. I lavori si concluderanno nella prima metà del 2026. All’interno del mausoleo verranno esposti i vari reperti riemersi tra cui la testa di Afrodite, il cippo di Claudio, il pomerium, mentre fuori si camminerà su una pavimentazione romana del i secolo d.C.

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Riapre il Museo Archeologico di Stabia, ma è ancora a Minneapolis l’opera di Policleto

Dal 3 luglio il Museo archeologico di Stabia Libero d’Orsi amplia il suo percorso espositivo con nuovi reperti: una rara coppa in ossidiana a motivi egittizzanti con tralicci in lamine d’oro, un ritratto della principessa Claudia Ottavia, prima moglie di Nerone, e alcuni affreschi esposti per la prima volta. Delusione per la mancata esposizione del Doriforo di marmo, copia romana di Stabia dall’originale in bronzo di Policleto del V secolo a.C., da tempo in mostra illegalmente al Museo statunitense di Minneapolis nonostante le reiterate confische (2022-23) della magistratura di Torre Annunziata e le richieste del nostro ministero dei Beni culturali che annuncia «Non saranno poste in essere collaborazioni o prestiti con quel museo fino alla restituzione del nostro Doriforo». I reperti esposti al Museo di Stabia sono in prestito, per un accordo sottoscritto nel 2023, dalle collezioni del Mann di Napoli, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio stabiano.

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Tutto pronto per il terzo Milano Re-mapped Summer Festival

Il 10 e 11 luglio dalle 19,30 alle 00,30 negli spazi esterni di Pirelli HangarBicocca, la terza edizione di Milano Re-mapped Summer Festival, con performance, coreografie, opere collettive, reading, proiezioni, concerti live e DJ set sui temi dell’inclusione e della partecipazione. La regia è affidata a due centri culturali e artistici milanesi, scelti per il dialogo con le comunità di riferimento, con un programma di linguaggi sonori, gestuali e poetici intesi come strumenti di connessioni mai scontate: «DOPO?», archivio, biblioteca, spazio espositivo, luogo di ricerca e luogo di lavoro attivato nel quartiere Corvetto da Bianca Felicori/Forgotten Architecture, Carlotta Franco, Fosbury Architecture, Gabriele Leo, Grazia Mappa, Parasite 2.0 e Salvatore Peluso per alimentare un discorso critico in architettura e generare nuove connessioni, e «Milano Mediterranea», progetto curatoriale del collettivo italo-tunisino CORPS CITOYEN, un «centro d’arte partecipata decoloniale» nel quartiere del Giambellino a Milano. Curato da Giovanna Amadasi e Marianna D’Ovidio, Milano Re-Mapped è nato nel 2022 come strumento di valorizzazione del sistema dell’arte indipendente milanese.

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Conclusi i restauri dell’Esedra dei Draghi a Villa Borghese

Parte dei «Giardini segreti» di Villa Borghese, l’Uccelliera e il Casino della Meridiana restano inaccessibili, ma è stata restaurata in quattro mesi e restituita alla città l’Esedra dei Draghi, con la monumentale fontana del Giardino delle Erme del 1600: un tassello importante del più ampio piano di recupero della Villa. Recuperati intonaci, cornici, le rovinate nicchie con busti romani, i due antichi draghi araldici, la preziosa fontana romana in marmo lunense e il cancello del 1600. I lavori, realizzati grazie a una «donazione di prestazioni» della società IZI spa sono stati promossi da Roma Capitale Assessorato alla Cultura con una procedura adottata per la prima volta dall’amministrazione: un accordo tra pubblico e privato che può essere replicato per il recupero dei beni architettonici e la riqualificazione delle aree verdi del patrimonio cittadino.

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Tutte le novità annunciate da Simone Verde per gli Uffizi

Simone Verde, direttore degli Uffizi di Firenze, ha inizia così la conferenza stampa di presentazione tenutasi ieri a Roma: «Vogliamo creare subito un centro studi, il Museum Studies, che abbia al centro un cervello pensante». Il centro, con la partecipazione dei maggiori esperti internazionali, sarà insediato nel Casino dei Cavalieri nel giardino di Boboli dopo l’apertura del Corridoio Vasariano e l’inaugurazione del nuovo Museo della Moda il 16 luglio, seguita, il 31 del mese corrente, dalle sale dei Fiamminghi, come quella dell’Ermafrodito, dopo decenni di chiusura. Sono solo le prime mosse di Simone Verde che ha anche annunciato la vicina conclusione di un’importante acquisto d’arte.

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Scomparsa a 94 anni June Leaf

È il «New York Times» a dare notizia della scomparsa dell’artista nata a Chicago nel 1929, pittrice e scultrice che ha esplorato uomo, paesaggio e sistemi meccanici in opere sospese tra figurativo e astratto. Moglie (in seconde nozze e per tutta la vita) del fotografo Robert Frank, ha esordito giovanissima, a soli 18 anni, e ha continuato per tutta la vita a esplorare l’inconscio, restituendone gli abissi attraverso l’uso di materiali come lo stagno galvanizzato, i colori acrilici, la pennellata espressionista, la carta, la matita, il carboncino, gli objets trouvés, i congegni meccanici con i quali animava le sue figure, cinghie, rulli, fili, rotelle, spirali. Suoi lavori sono nelle collezioni dello Smithsonian American Art Museum, dell’Art Institute of Chicago, del MoMA di New York, solo per citarne alcuni.

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Scomparso a 57 anni Pal Enger

Si è spento a Oslo l’ex calciatore norvegese, passato alla cronache per il furto dell’«Urlo» di Munch (durato 50 secondi), avvenuto nel 1994 alla National Gallery di Oslo, alla vigilia delle Olimpiadi invernali di Lillehammer, parte di una lunga serie di furti d’arte e di gioielli. Il dipinto fu immediatamente recuperato, intatto, dopo che Enger aveva confessato di averlo nascosto nel soggiorno della casa della sua famiglia. La sua storia è immortalata nel documentario del 2023, «L’uomo che rubò l’urlo», che ne ha fatto una «celebrità» internazionale. Nel 1988, entrando da una finestra nel Museo Munch di Oslo aveva inoltre rubato un altro suo dipinto, «Amore e dolore». Durante uno dei suoi periodi di detenzione, nel 2007, iniziò a dipingere lui stesso e debuttò come artista professionista nel 2011 con dipinti astratti esposti in una galleria norvegese, ma non ha mai smesso di rubare opere d’arte.

Redazione, 03 luglio 2024 | © Riproduzione riservata