«Floating head, Mary Taylor, New York» (1933), di Lee Miller.

© Archivi Lee Miller, West Sussex, Inghilterra. www.leemiller.co.uk

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«Floating head, Mary Taylor, New York» (1933), di Lee Miller.

© Archivi Lee Miller, West Sussex, Inghilterra. www.leemiller.co.uk

Lee Miller nella vasca da bagno di Hitler

Al Bucerius Kunst Forum di Amburgo la prima antologica completa su tutte le fasi della carriera della celebre modella e fotografa americana

Geniale, coraggiosa, libera artista e reporter di guerra, figlia di una breve, intensa stagione di emancipazione: il nome di Lee Miller (1907-77) narra di un tempo in cui l’autodeterminazione della donna non era argomento di insulsi dibattiti di terzi, chimera del nostro attuale.

Bucerius Kunst Forum le dedica dal 10 giugno al 24 settembre la mostra «Lee Miller. Fotografa tra la guerra e il glamour», nata sotto il patrocinio dell’Ambasciata statunitense in Germania, realizzata in collaborazione con il Museum für Gestaltung di Zurigo e gli inglesi Lee Miller Archives.

È la prima antologica completa di tutte le fasi della sua carriera, iniziata come modella dei più grandi fotografi del suo tempo, presto convertitasi al ruolo di artista, di qua dell’obiettivo della fotocamera. Le fasi creative della sua quarantennale attività sono riassunte in 9 capitoli («Modelli fotografici», «Moda e ritratti», «Surrealismo», «Donne in guerra», «La guerra della Miller», «Campi di concentramento», «Parigi liberata e Cibo», «Amici», «Farley Farm») con 150 istantanee che palesano la sua libertà di donna-artista fuori dalle convenzioni, sospesa tra la guerra e il glamour.

Le sue fotografie dei lager appena liberati di Dachau e Buchenwald rimangono ineguagliate così come il celebre scatto che la ritrae nella vasca da bagno del dittatore tedesco, a Monaco, nel giorno stesso della sua capitolazione.

Francesca Petretto, 09 giugno 2023 | © Riproduzione riservata

Lee Miller nella vasca da bagno di Hitler | Francesca Petretto

Lee Miller nella vasca da bagno di Hitler | Francesca Petretto