«Ritratto di Maria Giussani» (1946) di Leonor Fini (particolare)

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«Ritratto di Maria Giussani» (1946) di Leonor Fini (particolare)

La trasferta belga di 10 artisti triestini e friulani

Circa 250 opere realizzate con varie tecniche, tra cui dipinti, disegni, sculture, oggetti in ceramica, bozzetti teatrali, in mostra a Bruxelles

Un progetto esteso in molteplici sedi e appuntamenti porta l’arte della regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles, fino al febbraio del 2025. Le mostre sono promosse dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dall’Associazione Foemina Aps Trieste, in coproduzione con l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e con il patrocinio del Comune di Trieste. Ideazione, curatela e allestimento sono di Marianna Accerboni, l’organizzazione invece dell’Associazione Giuliani nel Mondo e di Circolo Agm di Bruxelles, Ente Friuli nel Mondo e Fogolâr Furlan di Bruxelles. Sei le mostre all’Istituto Italiano di Cultura e all’Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia per un totale di 10 artisti e circa 250 opere realizzate con varie tecniche, tra cui dipinti, disegni, sculture, oggetti in ceramica, bozzetti teatrali e non, e con vari inediti. 

«L’arte triestina al femminile nel ’900 d’avanguardia italiano ed europeo», all’Istituto Italiano di Cultura fino al 31 luglio, presenta le opere di cinque note artiste del Novecento: Leonor Fini (Buenos Aires, 1907-Parigi, 1996), Maria Lupieri (Trieste, 1901-Roma, 1961), Maria Melan (Gorizia, 1923-Bruxelles, 2023), Anita Pittoni (Trieste, 1901-82) e Miela Reina (Trieste, 1935-Udine, 1972). «Queste artiste, accomunate da un talento spesso geniale, spiega Accerboni, hanno apportato, attraverso modi diversi, ma sempre d’avanguardia e poliedrici, una ventata di novità in un emisfero artistico culturale già molto avanzato come quello della Trieste dell’epoca, una città in cui albergava un’anima europea e mitteleuropea i cui modelli di riferimento si erano formati tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento all’Accademia di Belle Arti di Venezia (da cui avevano tratto una cognizione gioiosa della luce), ma soprattutto a Monaco, Vienna e Berlino». Correda la mostra con un calendario di incontri; le opere esposte provengono da importanti collezioni pubbliche come Civico Museo Revoltella di Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, Biblioteca Civica Attilio Hortis (Fondo Anita Pittoni) di Trieste, Collezione d’arte della Fondazione CRTrieste, La Wolfsoniana-Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova oltre a varie collezioni private.

Dal 5 settembre al 21 febbraio all’Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles per il ciclo «La Regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles attraverso i suoi artisti» si susseguiranno cinque personali dei friulani Giorgio Celiberti (Udine, 1929), Mario Claudio Feruglio (Udine, 1953) e Toni Zanussi (Qualso, Ud, 1952) e dei triestini Edoardo Devetta (Trieste, 1912-93) e Livio Rosignano (Pinguente, Croazia, 1924-Trieste, 2015), le cui opere saranno esposte nella Sala mostre e nell’Orangerie. 

Mariella Rossi, 26 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

La trasferta belga di 10 artisti triestini e friulani | Mariella Rossi

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