«Ulisse riconosciuto da Euriclea» (1849 ca) di François Chifflart, Musée de l’hôtel Sandelin

© B Jagerschmidt

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«Ulisse riconosciuto da Euriclea» (1849 ca) di François Chifflart, Musée de l’hôtel Sandelin

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Chifflart, l’illustratore di Victor Hugo

Nella casa-museo dello scrittore francese, una mostra del pittore dal carattere indomito, maestro del bianco e nero, che realizzò le immagini a corredo dei suoi più famosi volumi

La Maison de Victor Hugo riscopre l’opera di François Chifflart (1825-1901), un pittore poco noto, ma che fu maestro del bianco e nero e di cui Charles Baudelaire lodò l’originalità. Chifflart fu vicino a Hugo, per il quale provò sempre una grande ammirazione. La mostra «François Chifflart. L’indomito» si svolge dal 7 novembre al 23 marzo 2025 nella casa museo della place des Vosges. In un percorso cronologico in sei sezioni, sono allestite circa 170 opere, alcune restaurate per l’occasione, altre raramente esposte, con prestiti in particolare della Bibliothèque nationale de France e del Musée de l’Hôtel Sandelin di Saint-Omer, città natale di Chifflart, nel nord della Francia. Dal castello di Boulogne-sur-Mer, arriva «Martyrs chrétiens livrés aux bêtes» (1856 ca), di chiara ispirazione michelangiolesca. 

Come ricorda il titolo della mostra, François Chifflart fu uno spirito libero e ribelle. Dopo aver studiato all’École des Beaux-Arts di Parigi, nel 1851, ottenne il Prix de Rome per la pittura storica. La sua ambizione era appunto di affermarsi come pittore storico. Al Salon del 1863 presentò tre lavori, tra cui la tela «Ville conquise», in cui è raffigurato il sacco di Roma del 410 ad opera dei Visigoti di Alarico I. Ma fu il suo temperamento indomito, in rivolta perpetua contro l’Accademia e le sue regole, a destinare l’artista a una carriera di pittore marginale. L’incontro con Victor Hugo fu determinante e rivelò il suo talento di illustratore. Chifflart si era fatto notare nel 1865 per una serie di 15 tavole ad acquaforte pubblicate con il titolo «Improvisations sur cuivre», in cui emergeva proprio il contrasto tra la formazione classica, a cui rifiutava di piegarsi, e la sua personalità romantica. Nel 1867 gli fu affidata la realizzazione delle illustrazioni di un romanzo di Hugo, I lavoratori del mare, che il padre del Romanticismo francese aveva scritto durante l’esilio a Guernsey e pubblicato nel 1866. Chifflart lo raggiunse sull’isola britannica nel canale della Manica ed è così che iniziò una lunga amicizia. In seguito Chifflart realizzò le illustrazioni di diversi romanzi di Hugo, tra cui Notre-Dame de Paris e, soprattutto, nel 1876, La leggenda dei secoli, per il quale scelse di utilizzare la tecnica del carboncino e che oggi è considerata la sua opera maggiore. Illustrò anche La Chanson de Roland nel 1872 e per il giornale «Le Monde illustré» realizzò alcune tavole che documentavano gli incendi della Comune di Parigi del 1871. In mostra è esposto anche un ritratto di Victor Hugo che Chifflart realizzò intorno al 1868. Dal 25 aprile al 20 agosto 2025 la mostra si trasferirà nell’Hôtel Sandelin di Saint-Omer. 

«L’attaque de Notre-Dame de Paris par les truands» (1876-77) di François Chifflart. © Maisons de Victor Hugo Paris-Guernesey/Paris Musées

Luana De Micco, 05 novembre 2024 | © Riproduzione riservata

Chifflart, l’illustratore di Victor Hugo | Luana De Micco

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