Nel settecentesco Palazzo Attems Petzenstein a Gorizia, il 12 luglio, si inaugura la mostra «Memorie di un museo», per festeggiare il centenario del Museo della Redenzione, istituito l’8 giugno 1924 nell’atrio del medesimo palazzo, e in attesa della riapertura, prevista nel 2025 in occasione di Go! 2025 Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura, del rinnovato Museo della Grande Guerra, voluto da Raffaella Sgubin, direttrice dei Musei Provinciali, come un «Museo per l’Europa».
Il Museo della Grande Guerra era stato inaugurato nel 1990 nella sede di Borgo Castello, dove ancora si trova, come evoluzione del Museo della Redenzione, che a sua volta derivava dal preesistente Museo Provinciale, fondato nel 1861. Il primo allestimento del Museo della Redenzione, curato da Giovanni Cossar, direttore dell’istituzione goriziana, attinse alla raccolta di cimeli iniziata già durante la guerra, poco dopo l’entrata delle truppe italiane a Gorizia, dal generale Giovanni Cattaneo, allora comandante della piazza di Gorizia, con lo scopo della realizzazione di una mostra di guerra che raccontasse gli sforzi del Regio Esercito e la conquista della città. Di fatto uno dei primi tentativi di musealizzazione di un evento che ha segnato indelebilmente la vita di milioni di persone e influenzato l’assetto geopolitico dell’Europa.
Oggi, questo racconto vuole fungere da stimolo per il presente e il futuro, motivo per cui si è scelto di rileggere i documenti del passato, partendo dai diversi allestimenti del Museo della Redenzione, succedutisi nel tempo come teche del passato, allestiti in sei sale distinte, con i documenti originali e una scenografia che riproduce atmosfere e linguaggi dell’epoca, a documentare come la narrazione di qualunque evento sia sempre influenzata dal momento storico in cui si svolge. L’allestimento espositivo è stato realizzato in collaborazione con l’architetta Chiara Lamonarca e lo studio di design +fortuna.
I Musei Provinciali di Gorizia comprendono la Biblioteca Provinciale (con 48mila tra volumi, opuscoli e periodici), Fototeca (con un patrimonio di migliaia di stampe d’epoca, diapositive, cartoline e negativi), Palazzo Attems Petzenstein (con mostre temporanee e la Pinacoteca), il Museo della Grande Guerra (dedicato alla quotidianità del vivere durante la Prima guerra mondiale), il Museo della Moda e delle Arti applicate (dedicato alla storia del tessile) e l’Archivio Storico Provinciale (il cui nucleo fondamentale è costituito dalla documentazione dell’attività di governo dell’antica Contea di Gorizia).