Nell’Abbazia di Novacella, immersa in una splendida cornice architettonica e paesaggistica, il Museo dell’Abbazia attraversa circa nove secoli di storia claustrale tra arte e cultura fino alla contemporaneità, all’insegna del dialogo tra interno ed esterno, cifra sempre più caratterizzante, come sottolineano l’abate Eduard Fischnaller e l’amministratore Fabian Schenk.
Molte le novità dal 2021, in concomitanza con un ampio lavoro di ricerca e indagine scientifica sulle nutrite collezioni abbaziali, che spaziano da importanti opere d’arte a libri e strumenti scientifici del Medioevo e dalla prima età moderna, solo in parte esposte nel percorso permanente (la visita inizia nell’ex rimessa dei carri). Novacella ospita anche un po’ di Oriente, rinvenuto nel 2021 sotto numerosi strati d’intonaco nell’ingresso della biblioteca, dove sono state scoperte pitture murali raffiguranti scene di vita quotidiana in Cina risalenti al 1775-80 circa. Nel 2021 è stata inoltre aperta una nuova ala museale, in cui si organizzano mostre temporanee, spaziando dagli aspetti storici del monastero all’arte contemporanea.
Dal 20 luglio è visibile l’esposizione «San Floriano a Novacella», con cinque dipinti, copie di inizio Settecento di opere di Albrecht Altdorfer (Ratisbona, 1480-1538) sulla leggenda di san Floriano custoditi nei musei di Norimberga, Praga, Siena e New York, e altri sette dipinti stilisticamente vicini ad Altdorfer a indicano il ciclo originale più ampio.
Per l’abbazia il Tardogotico è il massimo periodo di fioritura artistica. Nel XVII e XVIII secolo Novacella vive un nuovo splendore artistico, molti i dipinti barocchi creati allora per il monastero, tra cui i ritratti dei prevosti e le rappresentazioni religiose del pittore brissinese Stefan Kessler, oltre a lavori di arte orafa e vesti liturgiche. L’abbazia fu fondata nel 1142, ma diverse sono le epoche testimoniate: dal Castel Sant’Angelo all’ingresso dell’Abbazia all’imponente campanile, entrambi romanici del 1200 ca, al chiostro con i suoi archi a sesto acuto e gli affreschi, tipico esempio del Gotico, al Barocco documentato dagli interni tardobarocchi che ornano la chiesa.
Fino al 26 ottobre è di scena la mostra di arte contemporanea «Abitarsi», a cura di Elisa Barison. Sette artisti altoatesini, Theresa Bader, Ingrid Hora, insalata mista studio, Arianna Moroder, Barbara Tavella, Tobias Tavella e Paul Thuile con opere realizzate per la Sala Molino. «Chiunque trascorra un po’ di tempo all’Abbazia di Novacella, racconta Barison, noterà che questo luogo funziona come un piccolo villaggio autosufficiente: tra i canonici che vivono nel monastero, i numerosi dipendenti che arrivano al mattino e ripartono la sera, i visitatori di tutto il mondo che giungono a frotte, tutto contribuisce a determinare l’atmosfera speciale di questo luogo. In questo quadro dinamico di vita quotidiana del monastero mancava solo una cosa: gli artisti, che avevano sempre fatto parte della vita abbaziale, fino a qualche secolo fa, e che hanno contribuito in modo significativo alla sua bellezza. Mi piace affermare che il complesso abbaziale è un libro di storia (dell’arte) con il finale aperto».