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Si intitola «Umwelt» («ambiente» in tedesco) la collettiva con cui dal 13 settembre al 12 gennaio 2025 la Fondazione Modena Arti Visive-Fmav entra nel mondo della «tecnoscienza», ossia il complesso delle conoscenze scientifiche applicate alla tecnologia. Un tema di evidente attualità quello al centro dell’evento di Palazzo Santa Margherita per il quale il curatore Marco Mancuso, docente all’Accademia di Belle Arti di Bergamo, ha convocato 8 artisti.
Forensic Architecture, un gruppo di ricerca multidisciplinare diretto da Eyal Weizman che indaga casi di violenza di stato e violazioni dei diritti umani, presenta «The Nebelivka Hypothesis», esposto alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2023 mentre Semiconductor, il duo artistico Ruth Jarman e Joseph Gerhardt con alle spalle una lunga esperienza nella realizzazione di cinematografia sperimentale, è presente con «Through the AE-gIS» in cui, partendo dallo studio del Cern di Ginevra dei modi con cui l’antimateria risponde alla gravità, viene impressionata una lastra fotografica attraverso un potente microscopio. In «Solar Panels (Radiolaria Series)» l’inglese James Bridle lavora con pannelli solari e generatori fotovoltaici, il collettivo Crosslucid in «The Way of Flowers» enfatizza invece l’osservazione della natura per scoprire forme e strutture universali, mentre la londinese Anna Ridler con «The Synthetic Iris Dataset» studia attraverso i colori l’intricata interazione esistente tra codici tecnologici e culturali. Il berlinese Entangled Others (Feileacan McCormick e Sofia Crespo) in «Decohering Delineation» riflette con il calcolo quantistico e le reti neurali sulla natura interconnessa di ecosistemi artificiali e naturali mentre i due artisti citati insieme a Robertina Sjebianic presentano il lavoro «AquA(l)formings-Interweaving the Subaqueous» con cui vengono esplorati gli ambienti marini in rapporto alla presenza umana. L’americano Eryk Salvaggio, infine, con «The Salt and the Women» riflette sugli infiniti mondi creabili con l’intelligenza artificiale.
La mostra, realizzata in occasione del Festival Filosofia dedicato quest’anno al tema della psiche, attraverso pratiche scientifiche (da sistemi di data analysis a organismi predittivi, da modelli che integrano elementi biologici e artificiali ad architetture di nuove realtà), dà un’interpretazione estesa del concetto di ambiente e intende riflettere sulle potenzialità critiche, estetiche e narrative del rapporto tra umano, macchine computazionali e sistemi naturali.