«Ritratto dell’artista con un amico» di Raffaello (particolare)

© Grand Palais Rmn (Musée du Louvre). Gérard Blot

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«Ritratto dell’artista con un amico» di Raffaello (particolare)

© Grand Palais Rmn (Musée du Louvre). Gérard Blot

43 disegni di Raffaello tutti insieme: un’occasione unica

Nel Palais des Beaux-Arts di Lille sono esposti fogli del maestro urbinate donati dal pittore e collezionista Wicar, oltre a dipinti provenienti da musei internazionali

È l’occasione unica di vedere esposti insieme 43 disegni di Raffaello, raramente prestati e presentati al pubblico perché troppo fragili, che appartengono alle collezioni del Palais des Beaux-Arts di Lille. Dal 18 ottobre al 17 febbraio 2025 il museo li espone nella mostra «Experience Raffaello», organizzata in collaborazione con il Grand Palais di Parigi. Vi figurano, tra gli altri, un delicatissimo studio del volto e delle mani di san Tommaso realizzato in preparazione della «Pala degli Oddi», il cui dipinto su tavola, databile al 1502-03, è conservato alla Pinacoteca Vaticana; uno studio del busto di una giovane donna tracciato in punta di metallo del 1505-06 ca; uno studio del 1507-08 per «La Sacra Famiglia con la melagrana», detta anche «Sacra Famiglia Alfani», e due studi a sanguigna, tracciati sulle due facce dello stesso foglio, per «La Madonna d’Alba», dipinto del 1511 ca conservato nella National Gallery di Washington. 

Tra i fogli di Lille, vi sono anche uno studio per la figura di Apollo (1510-11) e uno studio di angelo che Raffaello realizzò preparando l’affresco «Disputa del Sacramento» (1509) situato nella Stanza della Segnatura in Vaticano. I preziosi disegni fanno parte dell’ampia collezione, di oltre mille opere, soprattutto della scuola italiana, donata al Palais des Beaux-Arts di Lille da Jean-Baptiste Joseph Wicar (1762-1834), poco prima della sua morte. Il pittore e collezionista francese, originario della città del nord, allievo di David, si stabilì a Roma nel 1800, dove lavorò come ritrattista prima di essere nominato direttore dell’Accademia di Belle arti di Napoli. La mostra si arricchisce di una serie di dipinti in prestito da istituzioni internazionali, tra cui il Thyssen-Bornemisza di Madrid, la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, la Pinacoteca Comunale di Città di Castello, la Royal Collection Trust e la National Gallery di Londra, da cui arriva la «Madonna Garvagh», piccola tavola del 1509-10 in cui la Vergine siede su una panca con il bambino Gesù in grembo che porge un garofano al piccolo san Giovanni. Il Louvre di Parigi ha prestato due dipinti di Raffaello: «Angelo» (1500-01) e «Autoritratto con amico» (1518-20). Il percorso, che include anche opere di altri artisti, tra cui un piccolo bronzo del 1855 di Albert-Ernest Carrier-Belleuse raffigurante il maestro marchigiano con berretto e mantello in prestito dal Musée d’Orsay, è arricchito da un dispositivo digitale per approfondire alcune tematiche e la vita di Raffaello (come il Palais des Beaux-Arts aveva già fatto in occasione della mostra «Experience Goya» nel 2021).

«Studio per la Madonna d’Alba» di Raffaello. © Grand Palais Rmn (Pba, Lille). Adrien Didierjean

«Studio per san Tommaso nell’Incoronazione della Vergine (Pala degli Oddi)» (1502-03 ca) di Raffaello. © Grand Palais Rmn (Pba, Lille). Adrien Didierjean

Luana De Micco, 16 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

43 disegni di Raffaello tutti insieme: un’occasione unica | Luana De Micco

43 disegni di Raffaello tutti insieme: un’occasione unica | Luana De Micco