IL CALENDARIO DELLE MOSTRE
L’agenda sempre aggiornata delle mostre e degli eventi di tutto il mondo dell’arte
Venezia
56 mostreBERLINDE DE BRUYCKERE. CITY OF REFUGE III
ARTE LAGUNA PRIZE
È la mostra dei finalisti della 18ma e 19ma edizione di Arte Laguna Prize, premio nato nel 2006 per valorizzare gli autori emergenti di tutto il mondo. La mostra, a cura di Giulia Colletti e Chiara Canali, raccoglie 240 artisti e altrettante opere, provenienti da 80 Paesi e scelte, tra oltre 20mila inviate, da due giurie: per la 18ma edizione composta da Laura Barreca, Giulia Colletti, Krist Gruijthuijsen, Gonzalo Herrero Delicado, David Max Horowitz, Lu Peng, e per la 19ma da Chris Bayley, Luca Borriello, Claudia Segura Campins, Chiara Canali, Hyunjin Kim e Abdullah Saleh Yaseen Ali. Dieci le categorie: pittura, scultura e installazione, arte fotografica, videoarte e cortometraggi, performance, arte digitale, grafica digitale e cartoon, Land art, Urban art e Street art, art design. Molto presenti i temi della sostenibilità, in particolare nel contesto della laguna. I due premi principali da 10mila euro, oltre ai 40 premi speciali previsti, sono stati assegnati a Esther López Navarro (Spagna, 1999) per la 18ma edizione con l’opera «Hello, My name is Blue» (2023) e a Tanda Francis (Usa, 1977) per la 19ma edizione con l’opera «Rockit Black». (Camilla Bertoni)
60. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE DI VENEZIA. STRANIERI OVUNQUE-FOREIGNERS EVERYWHERE
60. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE DI VENEZIA. STRANIERI OVUNQUE-FOREIGNERS EVERYWHERE
60. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE DI VENEZIA. STRANIERI OVUNQUE-FOREIGNERS EVERYWHERE
WILLIAM KENTRIDGE SELF-PORTRAIT AS A COFFEE-POT
MARCOLINO GANDINI POESIA DEL COLORE
ROBERTO MATTA 1911-2002
LORIS CECCHINI. LEAPS, GAPS AND OVERLAPPING DIAGRAMS
UNA PASSIONE DISCRETA. LA COLLEZIONE PAOLO GALLI
LIAO WEN. BY DEVOURING IT, I LEARN ABOUT THE WORLD
ERNEST PIGNON-ERNEST. JE EST UN AUTRE
EDUARD ANGELI SILENTIUM
EDUARD ANGELI. SILENTIUM
1912-1930 IL VETRO DI MURANO E LA BIENNALE DI VENEZIA
CHRISTOPH BÜCHEL: MONTE DI PIETÀ
A JOURNEY TO THE INFINITE: YOO YOUNGKUK
AMENDOLA BURRI VEDOVA NITSCH AZIONI E GESTI
PETER HUJAR: PORTRAITS IN LIFE AND DEATH
WHISPERS-A JULIAN LENNON RETROSPECTIVE»
HELMUT NEWTON. LEGACY
TOMOKAZU MATSUYAMA. MYTHOLOGIQUES
ALESSANDRO CARDINALE. NÜSHU - WRITING THE VOID
BIENNALE DEL MERLETTO 2024
L'ALBERO DELLA VITA DI CARLA TOLOMEO
PADIGLIONE DELLA REPUBBLICA DEL KAZAKHSTAN. JERŪIYQ: JOURNEY BEYOND THE HORIZON
EVERYTHING PRECIOUS IS FRAGILE
VIRGINIA BRADLEY. RAPTUROUS ALCHEMY: THE CORALLIUM SERIES
JANUS. URS FISCHER, PIERO GOLIA, CARSTEN HÖLLER, IBRAHIM MAHAMA, MARIKO MORI, STERLING RUBY, JIM SHAW, HIROSHI SUGIMOTO, AYA TAKANO, LEE UFAN E LIU WEI.
YOUR GHOSTS ARE MINE, EXPANDED CINEMAS, AMPLIFIED VOICES
JULIE MEHRETU. ENSEMBLE
THE SPIRITS OF MARITIME CROSSING
SHAHZIA SIKANDER: COLLECTIVE BEHAVIOR
PER NON PERDERE IL FILO. KARINE N'GUYEN VAN THAM – PARUL THACKER
AKNEYE IN VENICE DURING BIENNALE ARTE 2024
DANIEL PEŠTA. SOMETHING IS WRONG
MILANO
54 mostreCAPOLAVORO PER MILANO 2024. L'ADORAZIONE DEI MAGI DI SANDRO BOTTICELLI
Il «Capolavoro per Milano 2024», il dono che da 16 anni il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano fa alla città in vista del Natale, è l’«Adorazione dei Magi» (1475 ca) di Sandro Botticelli (Firenze, 1445-1510), un’opera magnifica e ambiziosa, giunta dagli Uffizi di Firenze, in cui il giovane maestro sfoggia stupefacenti doti compositive e cromatiche oltre a una prodigiosa abilità di ritrattista. A commissionarla per la sua cappella in Santa Maria Novella, fu il banchiere Gasparre del Lama, che scelse il tema non solo per l’omonimia con uno dei Magi, ma perché i Medici erano ferventi sostenitori della Compagnia dei Magi, basata in San Marco a Firenze. Tutta la tavola, del resto, è un inno del committente ai signori della città: secondo Vasari, i Magi sarebbero Cosimo il Vecchio e i due figli, ma vi figurerebbero anche Lorenzo e Giuliano, oltre al pittore stesso: il giovane dal gran manto giallo che ci osserva. L’ossequio ai Medici non salvò il committente dal cadere in disgrazia e proprio a loro l’opera sarebbe giunta quando la cappella passò ad altri. La mostra (catalogo Cimorelli) è a cura di Daniela Parenti e Nadia Righi.
IMMAGINI ETERNE. L’ARTE NELL’ANTICO EGITTO
FERDINANDO SCIANNA. LA GEOMETRIA E LA COMPASSION
OLTRE IL GIARDINO. LA NATURA NELL'OPERA DI FRANCESCO SOMAINI,
Dopo aver affrontato il versante della scultura sacra di Francesco Somaini (1926-2005), la Fondazione a lui intitolata ne indaga ora il «lato green». In mostra (ingresso gratuito, solo su prenotazione: fondazione.somaini@gmail.com, catalogo Electa) una cinquantina di opere realizzate tra il 1935 e il 2005: disegni, sculture, progetti di riqualificazione urbana, interventi per l’architettura, installazioni e fotomontaggi, che documentano la sua riflessione sulla natura, condotta nello studio immerso nel verde, partendo dai primi lavori e passando attraverso le originali soluzioni ideate negli anni del Concretismo e dell’Informale, l’indagine sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano, fino all’ultima stagione, segnata dalla ripresa del mito. Lungamente al centro della sua poetica è l’albero, affrontato nelle molteplici valenze che porta in sé, dagli ulivi squassati del ciclo dei «Martiri», degli anni Cinquanta-Sessanta, fino ai fogli della serie «L’uomo e l’albero», dell’ultima stagione. (Ada Masoero)
ROBERTO DE PINTO. IO CHE TI GUARDO NASCOSTO E COMMOSSO
IL VOLTO E L’ALLEGORIA. SCULTURE DI LORENZO BARTOLINI
PRESERVING THE BRAIN: A CALL TO ACTION
DA ARTURO MARTINI AD ANDY WARHOL. IL NOVECENTO NELLE COLLEZIONI CRÉDIT AGRICOLE
“QUELLO CHE VEDETE NON È NÉ CIBO, NÉ ARTE”
EDMONDO BACCI E LO SPAZIALISMO VENEZIANO
SIMONE FORTI
FURLA SERIES KELLY AKASHI. CONVERGING FIGURES
MARINELLA SENATORE. ALLIANCE DES CORPS
IL CAVALLO, IL MAZZOCCHIO E IL VOLTO DEL MAESTRO. DISEGNI MILANESI DI LEONARDO DA VINCI E FRANCESCO MELZI
AMERICAN POP ART: WARHOL, LICHTENSTEIN, INDIANA, HARING
GIOSETTA FIORONI. SPECULUM - GUARDARE, GUARDARSI, ESSER GUARDATA
DAVIDE MONTELEONE. PHOTO GRANT DI DELOITTE 2024. CRITICAL MINERALS: GEOGRAPHY OF ENERGY
DUBUFFET E L'ART BRUT. L'ARTE DEGLI OUTSIDER
OLTRE IL RITRATTO. IL RESTAURO VISIBILE DELLA DAMA
SAODAT ISMAILOVA A SEED UNDER OUR TONGUE
ETTORE SOTTSASS. ARCHITETTURE PAESAGGI ROVINE
Torino
42 mostreIVANA SUNJIC. REBORN – THROUGH INDIA TO MY SOUL
TINA MODOTTI. L’OPERA
MARK MANDERS. SILENT STUDIO
BEKHBAATAR ENKTHUR. HEARSAY
STEFANIE HEINZE. YOUR MOUTH COME SECOND
MITCH EPSTEIN. AMERICAN NATURE
ANTONIO BIASIUCCI. ARCA
MARIO GIACOMELLI, ANTONIO BIASIUCCI
LUIGI ONTANI. NAPOLEONCENTAURONTANO
BERTHE MORISOT PITTRICE IMPRESSIONISTA
BERTHE MORISOT. PITTRICE IMPRESSIONISTA
DISPLAY DI STEFANO ARIENTI
MARIA MORGANTI
GRASSO GIUSEPPE GABELLONE E DIEGO PERRONE
MARY HEILMANN
RABBIT INHABITS THE MOON. L’ARTE DI NAM JUNE PAIK ALLO SPECCHIO DEL TEMPO
125 VOLTE FIAT
In occasione dell’anniversario dei 125 anni dalla fondazione della Fiat, la Fabbrica Italiana Automobili Torino nata nel 1899, una mostra ne ripercorre la lunga storia, unica nel contesto industriale novecentesco. Attingendo al grandissimo patrimonio visivo prodotto o ispirato dalla Fiat, la mostra ripercorre il legame che ha unito l’azienda automobilistica torinese allo sviluppo culturale, industriale ed economico dell’Italia e racconta il modello di modernità immaginato, progettato e promosso da un’azienda che con la sua intraprendenza ha influenzato una larga parte della storia nazionale. A cura di Giuliano Sergio e realizzata in collaborazione con Centro Storico Fiat e Heritage Hub, il percorso espositivo riunisce otto vetture rappresentative della storia del celebre marchio italiano corredate da una selezione di opere d’arte, bozzetti d’artista e manifesti pubblicitari, documenti d’archivio e materiali grafici, fotografici e audiovisivi che contribuiscono a definire l’immaginario visivo dell’azienda.
MELISSA MCGILL. ERIDANUS: THE RIVER CONSTELLATION
SOGNI. JULIA HAUMONT, GIUSY PIRROTTA, ODONCHIMEG DAVAADORJ, EDI DUBIEN
I NUOVI MAESTRI DELLA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MOVIE ICONS OGGETTI DAI SET DI HOLLYWOOD
SERIALMANIA. IMMAGINARI NARRATIVI DA TWIN PEAKS A SQUID GAME
CYPRIEN GAILLARD. RETINAL RIVALRY
GIOVANNI BALDERI. L’ECO DELL’ANIMA
SERGIO UNIA. IN ASCOLTO
CHANGE! IERI, OGGI E DOMANI, IL PO
LA MERAVIGLIA DELLA SETA E IL PELTRO A TORINO
FINNEGAN SHANNON, RIRKRIT TIRAVANIJA, FÉLIX GONZÁLEZ-TORRES
LA BELLEZZA INCISA. DAL CINQUECENTO AL CONTEMPORANEO
ROMA
29 mostreALIGHIERO E BOETTI. RADDOPPIARE DIMEZZANDO
MAX LIEBERMANN. UN IMPRESSIONISTA DI BERLINO / EIN IMPRESSIONIST AUS BERLIN
CINQUANT’ANNI DI STORIE DEL PASTIFICIO CERERE
POESIA E PITTURA NEL SEICENTO. GIOVAN BATTISTA MARINO E LA MERAVIGLIOSA PASSIONE
L’ESTETICA DELLA DEFORMAZIONE. PROTAGONISTI DELL’ESPRESSIONISMO ITALIANO
CATHERINE BIOCCA: UGLY WOMAN SCRATCHING HER HEAD
PATRIZIO LANDOLFI. FRAGMENT ACTIONS
ARTISTA ALLA GNAM. EMILIO ISGRÒ PROTAGONISTA 2024
MAÏMOUNA GUERRESI LA CRÉATION DU MONDE
MAXXI BULGARI PRIZE 2024. RICCARDO BENASSI, MONIA BEN HAMOUDA, BINTA DIAW
CYPREA LA RETE DI AFRODITE
ROMA PITTRICE. ARTISTE AL LAVORO TRA XVI E XIX SECOLO
TONY CRAGG INFINITE FORME E BELLISSIME
PIETRO RUFFO. L’ULTIMO MERAVIGLIOSO MINUTO
PENELOPE
La mostra, a cura di Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni, ospitata nelle Uccelliere farnesiane e nel Tempio di Romolo, racconta, attraverso circa cinquanta opere, il mito e la fortuna di Penelope. Suddivisa in nuclei tematici, attraverso dipinti, sculture, rilievi, incunaboli e libri a stampa, la rassegna restituisce i diversi aspetti della figura mitica e della sua fortuna, antica e moderna. Sovente rappresentata accanto al telaio, così la vediamo in mostra, ad esempio, sul celebre skyphos (coppa) del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi. All’interno del percorso espositivo, è anche un omaggio a Maria Lai, artista che ha messo al centro della sua produzione le materie tessili, in collaborazione con l’Archivio e la Fondazione Maria Lai. In occasione della mostra il Parco archeologico del Colosseo promuove il programma di incontri «Esistere come Donna. Dialoghi e lezioni su donne, artiste, battaglie e archetipi femminili» ideato e realizzato da Electa con Fondazione Fondamenta e con Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni. Gli incontri si terranno nel Foro Romano presso la Curia Iulia, tra settembre e dicembre. [Arianna Antoniutti]
ALIGHIERO BOETTI. CABINET DE CURIOSITÉ
FIRENZE
17 mostreTEATRO DELLE RELAZIONI
La mostra prevede anche, dal 28 al 30 novembre, negli spazi della Strozzina a Palazzo Strozzi, tre giorni di performance, rinnovando il partenariato di ormai quattro anni con la Fondazione Palazzo Strozzi (catalogo Kunstverein publishing Milano). Il titolo della mostra, coordinata da Daria Filardo (Ied Firenze) e Martino Margheri (Fondazione Palazzo Strozzi), con il contributo curatoriale della classe del Master in Curatorial Practice 2023-24 di Ied e realizzata con la Fondazione Hillary Merkys Recordati, rimanda alla riflessione compiuta tramite disegno, scultura, performance, suono e pratiche partecipative sul valore delle relazioni nel nostro presente. Le opere dei sette artisti, Annamaria Ajmone, Agnese Banti, Aleksandar Duravcevic, Sara Leghissa, Franco Menicagli, Scuola di Santa Rosa (Francesco Lauretta e Luigi Presicce) e il collettivo milanese Wurmkos, sono realizzate per questa iniziativa e si articolano intorno a tre esortazioni/invito: «ricorda» (in quanto conoscenza di storia di relazioni di popoli), «immagina» (un’utopia del futuro che si vorrebbe realizzabile), «non dormire» come invito alla partecipazione attiva. (Laura Lombardi)
GRAFICA SIMBOLISTA E MITTELEUROPEA. MITI, ARCHETIPI, VISIONI E TURBAMENTI DELLA PSICHE
NUOVA GENERAZIONE. SGUARDI CONTEMPORANEI SUGLI ARCHIVI ALINARI
170.000 ANNI FA A POGGETTI VECCHI. I NEANDERTHAL E LA SFIDA DEL CLIMA
IL TESORO DI TERRASANTA AL MUSEO MARINI. LA BELLEZZA DEL SACRO: L’ALTARE DEI MEDICI E I DONI DEI RE
LA BELLEZZA DEL SACRO. L’ALTARE DEI MEDICI E I DONI DEI RE
IL TESORO DI TERRASANTA AL MUSEO MARINO MARINI. LA BELLEZZA DEL SACRO: L’ALTARE DEI MEDICI E I DONI DEI RE
RETROSCENA – STORIE DI RESISTENZA E DISSIDENZA NELLA COLLEZIONE DELLA RAGIONE
FELICE CARENA. VIVERE NELLA PITTURA
CARLO MARIA MARIANI. ARTE OLTRE IL TEMPO
HELEN FRANKENTHALER. DIPINGERE SENZA REGOLE
OLTRECITTÀ. UTOPIE E REALTÀ. DA LE CORBUSIER A GERHARD RICHTER
BOLOGNA
16 mostreI PITTORI DI FRANCESCO ARCANGELI NELLE DONAZIONI DI ROSALBA ALLE COLLEZIONI D’ARTE E DI STORIA DELLA FONDAZIONE CARISBO
FILIPPO DE PISIS. NASCITA DI UN QUADRO
A partire da un paesaggio di Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 - Milano, 1956) appartenente alla propria raccolta permanente, CUBO-Museo d’impresa del Gruppo Unipol ha organizzato la rassegna curata da Ilaria Bignotti e Maddalena Tibertelli de Pisis in collaborazione con l’«Associazione per Filippo de Pisis, archivio e centro di ricerca» di Milano e impostata sul raffronto tra una quindicina di opere del raffinato pittore e letterato e brani tratti dai suoi numerosi scritti. Intorno al paesaggio Unipol del 1926, nel quale un uomo medita sulla propria dimensione rispetto alla possenza della Natura, viene ricostruita, sia visualmente sia dal punto di vista letterario, la poetica del maestro ferrarese incentrata sullo stretto connubio esistente tra l’uomo, l’ambiente naturale, il sensibile. La mostra propone anche un’analisi del lato intimo e più inquieto della pittura di Luigi Filippo Tibertelli, ponendo l’attenzione in particolare su oggetti (chincaglierie da rigattiere, pesci del mercato, cappotti sdruciti, guanti abbandonati) considerati elementi spia della sua interiorità. (Stefano Luppi)
BURRI E MANNUCCI, UNA STORIA ANNI CINQUANTA
TRAMANDO. LE ACQUISIZIONI DI FRANCESCO ARCANGELI PER LA GALLERIA D'ARTE MODERNA DI BOLOGNA
LE ACQUISIZIONI DI ARCANGELI PER LA GALLERIA COMUNALE D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA
VERA LUTTER SPECTACULAR UN’ESPLORAZIONE DELLA LUCE
NINO MIGLIORI, I MIEI GIOIELLI
L’arte e la beneficenza, un binomio diffusissimo che nel caso di Nino Migliori (Bologna, 1926) si palesa attraverso gioielli poco conosciuti, realizzati dal fotografo quasi centenario negli anni Settanta e Ottanta, esposti in occasione di «do ut do», biennale di arte, architettura e design nata a Bologna nel 2012 da Alessandra D’Innocenzo per sostenere le attività della Fondazione hospice MT. Chiantore Seràgnoli. La mostra, a cura di Lorenzo Balbi in collaborazione con la Fondazione Migliori, è composta da una serie di teche disegnate dall’architetto Mario Cucinella (Palermo, 1960) in cui viene ordinata la collezione di gioielli insieme a cinque lightbox e altrettante fotografie che Migliori ha realizzato per l’occasione. A ciò si aggiunge un’ulteriore serie limitata di riproduzioni d’autore firmata dalla gioielleria bolognese «Giulio Veronesi» e legata ai gioielli dell’autore medesimo. I fondi raccolti con l’assegnazione delle opere citate serviranno a finanziare l’hospice. Per la mostra sarà realizzato un catalogo presentato ad ArteFiera 2025 (7-9 febbraio 2025), un cortometraggio diretto da Alessandro Amante. (Stefano Luppi)
L'ALBUM INEDITO DI GIACOMO SAVINI. LA PITTURA DI PAESAGGIO AL MUSEO DAVIA BARGELLINI
La mostra dossier, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Ilaria Chia con Ilaria Negretti, analizza l’opera del poco noto bolognese Giacomo Savini (1768-1842), artista dalla produzione feconda soprattutto nell’ambito dei quadri da cavalletto, ai quali affiancò un’intensa attività di decoratore di interni in città e in campagna. La rassegna prende l’abbrivio dalla ricerca di Ilaria Chia su una cartella di 141 disegni di paesaggio conservata nell’archivio della Fondazione Opera Pia Davia Bargellini e finora nota solo in ambito ristretto. È esposta una selezione di 22 vedute a penna acquerellata, dedicato alla campagna bolognese, a giardini con monumenti e a scene teatrali. Il percorso include una decina di dipinti di Savini, dedicati anch’essi a interni e paesaggi, e piccole lastre di zinco e ottone con i medesimi soggetti. Sono esposti anche una serie di paesaggi di Vincenzo Martinelli (1737-1807), maestro di Savini, e alcuni oli del marchese Giuseppe Davia (1804-76), appassionato collezionista e paesaggista dilettante, ultimo discendente dell’illustra famiglia senatoria e fondatore dell’Opera Pia Davia Bargellini. (Stefano Luppi)
TRAMANDO TRE ITINERARI FRA PINACOTECA NAZIONALE DI BOLOGNA, MUSEO MORANDI E MAMBO - MUSEO D'ARTE MODERNA DI BOLOGNA NEL SEGNO DI FRANCESCO ARCANGELI
LA FAVOLA DI ATALANTA. GUIDO RENI E I POETI
NAPOLI
10 mostreSPIRIT LEVEL
Con «Spirit Level», progetto ideato delle artiste Vibeke Mascini (L’Aia, 1989) e Chaveli Sifre (Würzburg, 1987), riprende l’attività di «Underneath the Arches», il programma di arte contemporanea nato nel 2018, curato da Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone e realizzato in collaborazione con l’Associazione AquaAugusta nel sito archeologico che conserva i resti dell’Acquedotto Augusteo del Serino. «Vibeke Mascini e Chaveli Sifre hanno lavorato insieme su un’idea di spiritualità che è ben radicata nell’area dove si trovano i resti dell’acquedotto, creando un’installazione in cui l’acqua estratta direttamente dal sito rivive in “livelle” pensate come dispositivi da adattare al corpo per cercare, o ristabilire, un proprio equilibrio», dichiarano le curatrici. Condividendo lo stesso interesse per i temi della natura e tecnologia, le due artiste hanno proposto una riflessione sul ciclo dell’acqua, realizzando un sistema per estrarre l’umidità delle mura dell’acquedotto e incapsularla all’interno di livelle che evocano, appunto, la costante ricerca di equilibrio che investe tanto la natura quanto il genere umano. (Olga Scotto di Vettimo)
ARTEMISIA GENTILESCHI. UN GRANDE RITORNO A NAPOLI DOPO 400 ANNI
ANDY WARHOL. TRIPLE ELVIS
SIR WILLIAM E LADY HAMILTON
TRISTANO DI ROBILANT. MONOTIPO E VETRI
DOCUMENTARE GLI SCAVI: POMPEI NELLE IMPRESE EDITORIALI DEL REGNO 1740–1850
GIULIA PISCITELLI. UNA NUVOLA COME TAPPETO
Dal 26 ottobre 2024 al 25 gennaio 2025 tre diversi gruppi di opere attraverseranno il percorso espositivo del Museo del Tesoro di San Gennaro in occasione della mostra di Giulia Piscitelli (Napoli 1965) «Una Nuvola Come Tappeto». Dalla Real Cappella alla Sacrestia, fino agli ambienti che custodiscono il prezioso tesoro del Santo Patrono, le opere di Piscitelli, «sospese tra disincanto e istinto di rinnovamento, tra sacro e volgare, tra consumo e preservazione, scuotono la nostra pigrizia di spettatori: ci rammentano la cieca persistenza delle cose e l’illusione della durata», dichiara in catalogo Stefano Chiodi. Numerose sono le implicazioni politiche e sociali a cui rinviano le opere dell’artista napoletana, esprimendo aderenza a un momento storico scandito da scontri tra popoli, culture e religioni. Conclude la mostra «Naso» (1997-2024), un omaggio al Santo, offerto come una sorta di ex voto: un naso in gesso dorato, che riprende, ingigantendolo, quello dell’artista dopo un incidente, rievoca anche una leggenda legata a un busto in marmo del Santo custodito nel Convento dei Cappuccini a Pozzuoli. Olga Scotto di Vettimo
GIUSEPPE PIROZZI. L’ATELIER DELLO SCULTORE
La mostra antologica di Giuseppe Pirozzi presenta circa 80 opere, prevalentemente sculture tra cui bronzi, gessi, terrecotte e preziose sculture-gioiello in argento fuso a cera persa, nonché un certo numero di grafiche, realizzate dal 1954 al 2024. Provenienti dall’atelier dell’artista e da varie collezioni museali e private, le opere selezionate rappresentano un percorso antologico completo che evidenzia l’evoluzione delle tecniche, delle forme e dei linguaggi utilizzati. In occasione della mostra vengono inoltre donate dall’artista, e acquisite alla collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte, sette opere tra cui una grande scultura in bronzo che sarà installata en plein air in prossimità del Cellaio, edificio storico situato all’interno del Museo. Organizzata nell’anno in cui Giuseppe Pirozzi ha compiuto il suo novantesimo compleanno, la mostra è realizzata in stretta collaborazione con l’artista e con il contributo di sua figlia, Francesca Pirozzi. (Carla Cerutti)
L’OSPITE FRANCESE. GUSTAVE COURBET. LES DEMOISELLES DES BORDS DE LA SEINE (ÉTÉ)
L’esposizione del dipinto «Les demoiselles des bords de la Seine (été)» di Gustave Courbet, proveniente dal Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, dà avvio a un format, ideato dal direttore Eike Schmidt, che prevede la periodica presenza di un «ospite» da musei internazionali. La tela venne esposta al Salon di Parigi del 1857 suscitando grande scalpore per la posa scomposta delle due giovani distese sull’erba, mollemente abbandonate alla calura estiva. L’artista francese fu punto di riferimento per molti pittori napoletani che soggiornarono a Parigi, attratti dal suo Realismo. Oltre ad Altamura, Domenico Morelli, i fratelli Palizzi, Netti e Antonio Mancini, in particolare Michele Cammarano manifestò interesse per Courbet. Ricordando la visita all’atelier del francese, lo descrisse come «un ardito pittore, ribelle a tutte le precedenti scuole… sputava in faccia agli accademici», e delle opere viste al Salon del 1870 ammirò «l’esecuzione pittorica raggiunta come di consueto non col pennello, ma con la lametta» e i nudi dalla «carne con franca interpretazione, fresco il colorito, raggiante la limpidezza della luce». (Olga Scotto di Vettimo)
AREZZO
8 mostreCOSTRUIRE UN’IMMAGINE DI SÉ” GIORGIO VASARI ATTRAVERSO LE SUE CARTE
TORNEI DI TOSCANA. LA GIOSTRA DEL SARACINO, IL PALIO DELLA BALESTRA E IL GIOCO DEL PONTE
HONORATA E GRATIOSA. L'ARS EDIFICATORIA DI GIORGIO VASARI E LA SUA IMPRESA PIÙ MIRABILE NELLA CITTÀ DI AREZZO
Curata da Francesca Chieli, la mostra illustra l’opera di Vasari architetto indagandone una delle più significative realizzazioni aretine, la Loggia di Piazza Grande, nell’ambito del programma «Arezzo. La città di Vasari» per i 450 anni dalla morte del maestro. L’allestimento valorizza il repertorio cartaceo della Fraternita con particolare riguardo alla costruzione delle Logge cinquecentesche. Dalla tavola con San Rocco di Bartolomeo della Gatta (1479), che documenta la piazza prima dell’intervento vasariano, ai documenti sulla genesi dell’opera; dal modellino ligneo delle logge commissionato a Vasari all’assenso del Granduca Cosimo I, fino alla settecentesca «Veduta di Piazza Grande» attribuita a Cristoforo di Donato Conti, la mostra presenta anche documenti come l’atto di battesimo e la copia del testamento rogato il 25 maggio 1568 presso lo Spedale degli Innocenti di Firenze. Esposto inoltre il «Ritratto di Giorgio Vasari» di Pietro Ermini, le effigi dei mecenati che contribuirono alla realizzazione delle Logge e documenti relativi all’idea vasariana di condurre l’acqua in Piazza Grande, che impegnerà la Fraternita nell’impresa dell’acquedotto. (Elena Franzoia)
VASARI. IL TEATRO DELLE VIRTÙ
I VASARI “VASAI” E LA PRODUZIONE CERAMICA ARETINA DI ETÀ ANTICA
SI È MANGIATO ALTRO CHE PANE E MESSER GIORGIO. FORTUNA CRITICA E NUOVE RICERCHE SULLO STENDARDO DEI PEDUCCI
GIORGIO VASARI. IL TEATRO DELLE VIRTÙ
ALCUNA COSA FUOR DELL’USO COMUNE. IL CONVITO PER LE NOZZE DI ESTER E ASSUERO DI GIORGIO VASARI
Nell’ambito del programma Arezzo. La città di Vasari, che celebra i 450 anni dalla morte dell’illustre artista e storico dell’arte, la mostra curata da Luisa Berretti ne approfondisce il monumentale dipinto a olio su tavola (cm.289x745), commissionato nel luglio 1548 da don Giovanni Benedetto da Mantova, abate del Monastero delle Sante Flora e Lucilla di Arezzo, raffigurante il terzo dei quattro conviti narrati nel Libro di Ester. A corredo dell’opera sono esposti disegni preparatori, documenti, oggetti d’arte e le riflettografie eseguite nel 1993. Per dimensioni, qualità e quantità delle figure il Convito può essere considerato la più importante opera su tavola di Vasari ed è ritenuta completamente autografa, visto che egli stesso narra, nelle Vite, di averlo realizzato in 42 giorni per il “dottissimo” amico abate in cambio di soli 128 scudi d’oro. Il soggetto allude al sacramento dell’Eucarestia e alla scelta da parte di Gesù della Ecclesia in contrapposizione alla Sinagoga. L’eroina biblica Ester, che intercede presso il re persiano Assuero per salvare il popolo ebraico, viene letta come prefigurazione della Vergine Maria salvatrice dell’umanità. Elena Franzoia
BRESCIA
8 mostreBRUNO ROMEDA. LE GEOMETRIE DELLA MATERIA
GIUSEPPE BERGOMI. SCULTURE 1982/2024
IL RINASCIMENTO A BRESCIA. MORETTO, ROMANINO, SAVOLDO. 1512-1552
LA STAGIONE DELLA MIGRAZIONE AL NORD
PRIMA. CHE IO POSSA ANDARE OLTRE
GENOVA
7 mostreNELLE STANZE DELL’ARTE. ITINERARIO TRA CAPOLAVORI DI UNA RACCOLTA GENOVESE
NON SOLO UN BACIO S'IL VOUS PLAÎT. LA POESIA FOTOGRAFICA DI DOISNEAU
LISETTA CARMI MOLTO VICINO, INCREDIBILMENTE LONTANO