MICAELA DEIANA

Dal prossimo gennaio la seconda edizione della rassegna dedicata al divino nell’esperienza del mondo materiale: un dialogo tra cultura islamica e linguaggi del contemporaneo. Anche l’italiano Sassolino tra gli autori delle 500 opere di venti Paesi

Si distinguono i Paesi del Sud globale, che davanti alle incertezze geopolitiche e alle tensioni irrisolte della colonizzazione e dello sfruttamento cercano un’identità nella natura e nei luoghi che storicamente hanno ospitato la vita delle comunità. Un ritorno alle radici che spesso guarda al sacro 

Il progetto di Massimo Bartolini è un continuum tra interno ed esterno ed è la musica ad accompagnare il visitatore. Gli spazi all’Arsenale, sulle onde di un ipnotico mantra, sono il luogo della temperanza e di un’esperienza spirituale in cui connettersi a sé stessi e, quindi, alla moltitudine

Manal AlDowayan (1973) rappresenta il suo Paese con una mostra firmata da tre curatrici, Jessica Cerasi, Maya El Khalil e Shadin AlBulaihed, realizzata con le voci di settecento donne

La seconda edizione della mostra in Arabia Saudita coinvolge 100 autori del Golfo e dell’Asia orientale in equilibrio fra concettuale e sensorialità, per riflettere su ecologia e condivisione

Incontro con l’artista italo-brasiliana che con la turca Nil Yalter condivide quest’anno il riconoscimento. «L’arte è prima di tutto azione politica, per il semplice fatto di mettersi a disposizione dell’altro. Il lato magico dell’arte è questa possibilità di godimento che dà a chi la fa e a chi ne partecipa»

La rassegna lituana «conserva il carattere caotico dell’incontro fra persone accumunate da un sentire comune. Dalla visita si esce con l’impressione di esserci trovati a origliare gli aneddoti e gli affetti di un grandissimo gruppo di amici, unitissimi ma sparsi per il mondo»

Con un lavoro seducente e al contempo spaventoso l’artista Leone d’Oro alla Biennale del 2019 porta nel campo dell’astrazione visuale la sua pluriennale ricerca sull’identità nera, sul suo manifestarsi in sé e nel rapporto con l’occidente bianco

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Più che una mostra, un racconto corale e globale. Caotica, vitale, cacofonica, la rassegna lancia un messaggio: ciò in cui credevamo si è rotto, urge trovare pezzi di ricambio

Intorno alla manifestazione di Kassel è scoppiato un accesissimo dibattito interculturale che tocca temi quali antisemitismo e razzismo, lettura di un’opera in un determinato contesto di fruizione e frizioni con la comunità

Se alla Biennale di Venezia la rottura del paradigma umanista del pensiero occidentale è affidata a linguaggi propri dell’arte contemporanea, e quindi all’universo del visuale, a Kassel il focus è primariamente processuale, e si manifesta attraverso l’archivio e la pratica dialogica ed esperienziale

Il collettivo indonesiano Ruangrupa ha deciso che la XV edizione della rassegna di Kassel quinquennale sarà comunitaria, sostenibile e solidale, basata su 11 comunità e 53 artisti. Un glossario multilingue sostituisce la terminologia tecnica e si potrà comprare un «biglietto sospeso»

Industrie verdi e sguardo collettivo al territorio: Daniela Ducato guida l’isola, e il Paese, nella quarta rivoluzione, quella green

Nell’anno del centenario di Maria Lai l’omaggio nella sua Ogliastra, ma l'isola d’estate offre moltissime altre occasioni di cultura e arte contemporanea

Ai Musei Civici di Cagliari la Collezione Olnick Spanu

Dopo Cristiana Collu e Lorenzo Giusti, oggi lo guida Luigi Fassi

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