DANIELE MANACORDA
L’archeologo Daniele Manacorda traccia una road map per il neonominato al dicastero del Collegio Romano
Il vero problema sembra essere la nuova (vecchia) organizzazione per Dipartimenti, già varata ai tempi del ministro Buttiglione e presto abbandonata non per motivi politici, ma perché ritenuta non adeguata a un Dicastero come quello della Cultura, capillarmente distribuito sul territorio
Considerazioni sul decreto ministeriale sui canoni di concessione d’uso della immagini del patrimonio culturale pubblico
Posizioni politiche e sentenze emesse: prosegue il dibattito sulla libertà di riproduzione delle immagini
Uno conserva le fattezze gioviali di una visione che un tempo chiamavamo progressista, ma identifica «statale» con «pubblico», l’altro è nostalgico dello «Stato etico» ottocentesco
Che senso hanno gli apprezzabili richiami del ministro a Benedetto Croce se poi i suoi atti vanno in una direzione opposta, così palesemente illiberale?
Negli ultimi mesi le parole del ministro Sangiuliano avevano fatto ben sperare, ma a gennaio è giunto l’Atto di indirizzo che indica le priorità politiche. E qui la montagna ha partorito il topolino
È richiesto un ribaltamento di paradigma: le competenze specialistiche non possono esprimersi soltanto a difesa dei propri campi di interesse, perché sono veramente tali quando sanno comprendere il punto di vista delle altre competenze e integrarne gli obiettivi a sintesi superiori
Articoli precedenti
Dalla scelta del ministro dipenderà il valore che la leader di Fratelli d’Italia attribuisce alla Cultura
Il patrimonio e la sua valorizzazione come «fattore di crescita economica e sociale»: la più efficace e pulita delle energie rinnovabili. Per un Paese inclusivo
Il patrimonio culturale, perduto e salvato, sarà il fondamento su cui la Nazione ucraina si rialzerà quando l’incubo sarà finito
Basta che Ponte Vecchio venga illuminato da alcuni sponsor e le polemiche fioriscono in un comune sentimento di ostilità a tutto ciò che sa di «economia». Ma un po’ di cose questa storia ce le racconta
La risoluzione finale sulla riproduzione digitale dei beni culturali non ha accolto lo spiraglio di autonomia sollecitato da musei, archivi e biblioteche
Invece di Soprintendenze nuove, una Soprintendenza super: un rimedio all’assenza di un ammodernamento non più rinviabile
Che senso ha per lo Stato vendere immagini con fini di lucro se spende più di quanto ricava?
In attesa dell’esito della selezione del bando, il celebre monumento potrà tornare a essere guardato e usato