Silvano Manganaro
Leggi i suoi articoliDiventata maggiorenne, la galleria z2o Sara Zanin cambia nuovamente sede lasciando gli spazi di via della Vetrina (dove era approdata nel 2012) per trasferirsi in via Alessandro Volta 34 a Testaccio. A «Il Giornale dell’Arte» la sua fondatrice, Sara Zanin, motiva così questa scelta: «Trascorsi oltre dieci anni in questo spazio, sentivo un forte desiderio di allontanarmi dal centro storico, che in realtà si sta sempre più svuotando dei residenti, e riempiendo sempre di più di turisti, e portare l’arte nei luoghi più veri di Roma come il quartiere di Testaccio, vivace e culturalmente ricco, con una lunga storia legata all’arte, per essere a contatto con un pubblico autentico. La mia sfida è quella di far diventare la galleria un punto d’incontro importante per il quartiere».
Lo spostamento è anche dovuto alla necessità di avere uno spazio più ampio e funzionale (i nuovi ambienti hanno avuto in passato una vocazione industriale), ma anche di avvicinarsi alla sede di z2o Project, il progetto sperimentale della galleria che si trova nel vicino rione di San Saba, permettendo ai futuri visitatori di raggiungere agevolmente i due locali e favorendo così una necessaria sinergia. A livello architettonico si è deciso di lasciare «la traccia del passato cercando di integrarlo negli spazi espositivi, creando un ambiente dove la struttura interna è molto caratterizzata, ma anche pensata per valorizzare e conservare perfettamente le opere d’arte».
Per quanto riguarda l’evento di apertura, la nuova sede è inaugurata con una collettiva dal titolo «Contrappunti» (dal 16 marzo al 30 aprile), una mostra che coinvolge tutti gli artisti attualmente rappresentati dallo spazio romano oltre ad altri con cui è stata avviata una collaborazione già in passato. Secondo le parole della stessa gallerista, l’esposizione «riflette l’idea di armonia e diversità, [riferendosi] all’interazione tra melodie indipendenti che si intrecciano per creare una composizione armoniosa». La mostra si estende contemporaneamente nelle due sedi di Testaccio e San Saba con l’intento di «creare un dialogo tra i due spazi mantenendo però una identità precisa e distinta: lo spazio z2o Project dedicato maggiormente alla ricerca e alla collaborazione anche con altre gallerie e lo spazio z2o Sara Zanin, la sede principale, dedicata all’esposizione degli artisti della galleria».
Una scelta importante, che mira a consolidare un percorso avviato e ad aprire a nuovi sviluppi, così come ha dichiarato la stessa Zanin: «In questi diciott’anni di vita, la galleria ha consolidato la propria identità nel panorama artistico italiano e internazionale, distinguendosi per la sua attenzione alla sperimentazione e alla ricerca. Per il futuro il mio impegno rimane saldo nel sostenere gli artisti con cui già ho la fortuna di collaborare, mantenendo al contempo uno sguardo aperto e attento verso i talenti emergenti, sia italiani che internazionali».
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