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Sala delle Terramare, Museo Archeologico Nazionale, Complesso Monumentale della Pilotta, Parma

Foto: Complesso Monumentale della Pilotta

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Sala delle Terramare, Museo Archeologico Nazionale, Complesso Monumentale della Pilotta, Parma

Foto: Complesso Monumentale della Pilotta

William Bernardi, osservatore attento

Il 14 novembre 2020 si sarebbe dovuta tenere una giornata di studi dedicata all’attività dell’archeologo emiliano, ma, a causa della pandemia, le relazioni previste non vennero mai illustrate. Grazie a Odette D’Albo ora sono raccolte in un libro

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Giuseppe M. Della Fina

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Il libro accoglie gli Atti di una giornata di studi dedicata a William Bernardi, «il maestro dei sassi», che si sarebbe dovuta tenere presso i Musei Civici di Reggio Emilia nella giornata del 14 novembre 2020, in occasione dei quarant’anni dalla morte dello studioso. L’incontro non si tenne per via della pandemia, ma Odette D’Albo, in collaborazione con Roberto Macellari, ha voluto raccogliere le relazioni che erano state preparate per l’occasione e approfondite successivamente. Il volume presenta svariati motivi d’interesse, ma uno, leggibile in sottofondo, mi ha colpito particolarmente: la diffusione dell’attenzione per la cultura umanistica nelle classi colte italiane sino ai decenni finali del Novecento. La conoscenza della storia era ritenuta necessaria per provare a comprendere il presente e tentare di costruire il futuro. 

La figura di Bernardi, nato nel 1915, è emblematica di quanto ho appena affermato: era un maestro elementare, che si definiva «archeologo e paletnologo dilettante (ma attento osservatore)». I suoi interessi, ricostruiti attraverso otto densi saggi, andavano dalla preistoria all’età romana avendo come raggio d’azione prevalentemente l’Emilia Romagna e, in particolare, i luoghi dove si trovò a insegnare, ma anche l’Etruria e la Grecia.

Nel saggio scritto da Odette D’Albo si ripercorrono le vicende biografiche e i tempi e i modi del suo impegno: il legame ideale con Gaetano Chierici; la collaborazione, a partire dal 1947, con Giorgio Monaco, direttore del Museo Archeologico di Parma; la nomina a socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria di Reggio Emilia; il ruolo di segretario della sezione reggiana del Centro studi preistorici dell’Emilia occidentale; l’incarico di Ispettore Onorario alle Antichità. Le pubblicazioni non furono numerose in considerazione di un impegno andato più verso l’insegnamento e la raccolta dei dati. Una notazione finale: la denominazione di «maestro dei sassi» si deve ai suoi giovani allievi, che coinvolgeva nelle prospezioni archeologiche ritenute attività necessarie alla loro formazione.

William Bernardi, «il maestro dei sassi». Ricerche ed eredità di un «archeologo e paletnologo dilettante (ma attento osservatore)»
a cura di Odette D’Albo con la collaborazione di Roberto Macellari, 144 pp., 71 ill. b/n, Edizioni Quasar, Roma 2024, € 18

La copertina del volume

Giuseppe M. Della Fina, 06 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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William Bernardi, osservatore attento | Giuseppe M. Della Fina

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