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Tra le fortezze più grandi d’Europa
Di fondazione viscontea, il Castello di Brescia (oggi sede del Museo delle Armi Luigi Marzoli e del Museo del Risorgimento-Leonessa d’Italia), si è sviluppato nei secoli con sempre nuove mura e bastioni intorno al mastio originario diventando, con i suoi 75mila metri quadri, una delle fortezze più grandi d’Europa. Esito com’è di più stratificazioni, questa che era la fortezza più importante della Terraferma veneziana, è stata oggetto di un’indagine decennale, da cui è scaturito il libro La storia del Castello di Brescia dal Medioevo all’Ottocento, frutto della collaborazione tra la Fondazione Brescia Musei e il Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università degli Studi di Verona. Originale l’approccio della ricerca, che ha intrecciato le indagini sulle fonti (rare, perché è stato sempre un luogo vietato ai più) a quelle sulla documentazione cartografica, analizzata con la tecnologia digitale, in una ricostruzione filologica, ricca di novità, di questa imponente mole fortificata che disegna lo skyline di Brescia dalla sommità del Monte Cidneo.
[Ada Masoero]
La storia del Castello di Brescia dal Medioevo all’Ottocento
a cura di Marco Merlo e Sara Scalia, pp. 336, 191 ill. colori, Skira, Milano 2024, € 36
Il tour dei campanili
Campanili veneti protagonisti in due volumi pubblicati da Antiga Edizioni. Fabio Rizzardi propone un compendio di tutte le notizie attualmente disponibili sulle 117 torri campanarie veneziane, finora indagate solo da 4 volumi a fronte delle innumerevoli pubblicazioni dedicate alle chiese. Si scopre così che alla caduta della Repubblica Venezia contava un record di ben 140 campanili, di cui 103 già presenti nella celebre veduta cinquecentesca di Jacopo de’ Barbari. Il volume struttura 10 percorsi turistico-culturali (9 in città e 1 nelle isole) che si possono seguire su smartphone tramite Qr code. Raccoglie invece le immagini scattate dalle torri campanarie da Vito Vecellio il libro sul Cadore, che porta il lettore a indagare sulla modellazione del paesaggio e la vitalità delle comunità di montagna che compongono il mosaico umano e culturale locale. Accompagna le immagini un breve testo curato da Matteo Da Deppo, con aneddoti e avvenimenti accaduti sulle e alle torri campanarie cadorine.
[Elena Franzoia]
Campanili a Venezia
di Fabio Rizzardi, 568 pp., ill., Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (Tv) 2024, € 38
Il Cadore visto dai campanili
di Vito Vecellio, 192 pp., ill., Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (Tv) 2024, € 30
Passeggiare a Parigi senza meta
Lo scrittore e drammaturgo Julien Green (nato Julian Hartridge Green da genitori statunitensi a Parigi nel 1900, e qui scomparso quasi centenario nel 1998) ha attraversato l’intero ’900 residendo quasi continuativamente nell’amatissima Parigi. È considerato tra i massimi scrittori francesi del ’900, primo straniero a essere eletto all’Accademia di Francia (nel 1971, succedendo a François Mauriac). A 40 anni dalla sua pubblicazione (e a più di 30 dalla prima traduzione italiana), Adelphi pubblica ora Parigi, una guida intima e personalissima alla sua città d’elezione. «Una lunga passeggiata senza meta, nel corso della quale non si trovano le cose che si cercano ma molte altre che non si stavano cercando», spiega Green. Da Passy a Notre-Dame, al Trocadéro, in compagnia di Baudelaire, Colette, Picasso e Derain, Green racconta la sua Parigi, «una città di cui si potrebbe parlare al plurale, come i Greci parlavano di Atene».
[Alessandro Martini]
Parigi
di Julien Green, traduzione di Marina Karam, 118 pp., 19 ill. b/n, Adelphi, Milano 2023, € 12
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