Image

Daino in marmo lunense, Antiquarium di Villa Albani Torlonia

© Fondazione Torlonia. Foto: Agostino Osio

Image

Daino in marmo lunense, Antiquarium di Villa Albani Torlonia

© Fondazione Torlonia. Foto: Agostino Osio

Un daino e un’aquila nelle Scuderie di Villa Albani

Riaperto dopo la pausa estiva l’Antiquarium dei Torlonia con 16 opere restaurate grazie a Bulgari

Image

Arianna Antoniutti

Leggi i suoi articoli

Un magnifico daino in marmo lunense si staglia, con la sua sagoma bianca, contro le pareti di colore rosso dell’Antiquarium di Villa Albani Torlonia. Dalla finestra si ammira il verde dell’immenso giardino della Villa. È il colpo d’occhio offerto dall’Antiquarium ricavato all’interno delle antiche Scuderie dell’edificio in via Salaria. L’inedito spazio espositivo ospita 16 opere (undici sculture e cinque supporti) della Collezione Torlonia, la più vasta raccolta privata di arte antica, romana e greca, esistente al mondo. L’Antiquarium aveva per la prima volta aperto le proprie porte al pubblico nel mese di marzo e ora, dopo la pausa estiva, riprendono le visite guidate a ingresso gratuito (da lunedì a sabato, ore 9-13). 

La selezione delle 16 sculture è stata affidata all’archeologo Carlo Gasparri, massimo esperto della collezione e curatore, con Salvatore Settis, delle mostre che, a partire dalla tappa romana ai Musei Capitolini nel 2021, hanno finalmente consentito di ammirare parte della «Collezione di collezioni». In essa sono confluite, in momenti differenti, opere portate alla luce durante gli scavi archeologici compiuti nell’800 dai Torlonia, le collezioni settecentesche, con i materiali provenienti da Villa Albani, acquistata dal principe Alessandro Torlonia nel 1866, il grande nucleo seicentesco del marchese Vincenzo Giustiniani, e infine le sculture dalle raccolte cinquecentesche e quattrocentesche.

Di questo patrimonio costituito da oltre 600 pezzi, le 16 opere dell’Antiquarium offrono uno spaccato significativo, con soggetti come il ritratto (il cosiddetto Balbino o il cosiddetto Otone) e gli animali: il citato daino e l’aquila. Tutte le sculture sono state sottoposte a restauro, con il supporto di Bulgari, presso il laboratorio ospitato nel Palazzo Torlonia di via della Lungara. Qui, nel 1875, Alessandro Torlonia aveva fondato il proprio museo privato, in cui le opere erano esposte, organizzate in gruppi tematici, in sale dalle pareti di colore rosso.

Arianna Antoniutti, 18 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica, la nuova edizione della celebre iniziativa volta a sostenere la creatività contemporanea è stata presentata a Roma al Ministero della Cultura con la partecipazione di Tomaso Binga, autrice della «Donna in gabbia» scelta come immagine guida dai 24 musei di AMACI. L’appuntamento è il 12 ottobre, ma già dal 6 si susseguiranno numerose attività in Italia e all’estero, coinvolgendo musei, ambasciate, associazioni, gallerie, fondazioni e molto altro ancora

«Il Ministero ha finora rispettato i tempi, ma non sono ancora rivelati i dati sull’avanzamento di ogni singolo progetto», spiega la fondazione Openpolis: «Preoccupano i fondi effettivamente spesi e la Commissione Europea raccomanda di accelerare i tempi»

Un convegno alla Bibliotheca Hertziana-Istituto Max Planck indaga l’utilizzo delle fonti archivistiche (dalle biblioteche specialistiche agli archivi storici e politici) per lo studio di opere sottratte in ambito coloniale o durante le persecuzioni nazifasciste. Con gravi lacune nel mondo accademico, nei musei e nelle case d’asta

Al centro, l’accessibilità (fisica e cognitiva) e l’efficientamento energetico nei musei e nei parchi archeologici, statali ma anche privati. Il direttore generale Musei Massimo Osanna spiega quali saranno gli investimenti e i loro obiettivi

Un daino e un’aquila nelle Scuderie di Villa Albani | Arianna Antoniutti

Un daino e un’aquila nelle Scuderie di Villa Albani | Arianna Antoniutti