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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliFondata a New York nel 1987, l’IFPDA Print Fair, il più longevo appuntamento del settore dedicato a stampe e incisioni, apre i battenti al Park Avenue Armory dal 27 al 30 marzo. Organizzata dall’International Fine Print Dealers Association (IFPDA), con la partecipazione di 75 espositori da America, Africa ed Europa, tra gallerie, commercianti privati e atelier, ripercorre in quattro giorni quasi sei secoli di storia dell’arte della stampa, spaziando dagli Old Masters agli autori moderni e contemporanei. Un settore in crescita, nell’ambito del mercato dell’arte, grazie alle sempre più numerose fiere in giro per il mondo dedicate alle stampe e ai multipli e a cataloghi d’asta nutriti di edizioni di artisti importanti ai prezzi più accessibili che il mezzo consente: secondo i dati divulgati da Art Basel e UBS, Survey of Global Collecting 2024, gli scambi legati a questi medium sono generalmente caratterizzati da un trend in crescita nel 2023 e 2024, in controtendenza con il calo complessivo che ha colpito il mercato dell’arte nelle aste del 2024.

Gert and Uwe Tobias, “Untitled” (2012-13), lithograph with hand-coloring (© 2025 Artists Rights Society (ARS), New York / VG Bild-Kunst, Bonn, courtesy The New York Public Library)

Henri Matisse, Le renard blanc, 1929
Al centro della fiera newyorchese vi è l’installazione immersiva site specific realizzata per l’occasione da Mickalene Thomas, con il sostegno della della Jordan Schnitzer Family Foundation. Artista e regista statunitense, afroamericana, classe 1971, Thomas realizza fotografie, collage, video, installazioni, sculture, dipinti e stampe. Tra i temi ricorrenti nel suo lavoro le questioni di razza e di genere analizzate all’interno della cornice dei canoni occidentali della cultura contemporanea. L’opera realizzata per la fiera consiste in due sale che, sia nella struttura sia negli arredi, sono integralmente composte da stampe, collage ed elementi scultorei in polpa di carta.La carta è dunque la protagonista assoluta, dal rivestimento del pavimento alle piante, al mobilio. L’impressione è quella di entrare in uno dei tipici collage dell’artista, che qui assume però tridimensionalità e misure ambientali. «Ho la fortuna di avere nella nostra collezione alcune delle sue opere, che sono state esposte in tutto il Paese. Mickalene è una vera pioniera del medium della carta: il suo lavoro ha continuamente ridefinito il panorama delle stampe contemporanee. Siamo entusiasti di mostrare il suo straordinario talento al Park Avenue Armory», commenta il collezionista e mecenate Jordan Schnitzer. «Nell’arte spesso guardiamo e traiamo ispirazione da ciò che è già stato realizzato in natura. Gli alberi, all’origine della carta, esistono in tre dimensioni, quindi perché le creazioni che realizziamo con la carta non possono imitare o replicare la stessa profondità e tridimensionalità?», si chiede l’artista. In «L’espace entre les deux», questo il titolo del progetto, l’approccio giocoso e investigativo di Mickalene Thomas dà dunque forma a un collage vivente: «piante, lampade, tappeti, libri e mobili di carta in molte forme abitano tutti i piani dello spazio; l’opera d’arte va oltre le semplici illusioni trompe l’oeil per suggerire un terzo approccio, uno spazio tra la rigida duplicazione della vita reale e il riconoscimento statico dell’artificio in gioco. Sono affascinata dalle possibilità della stampa e dalla possibilità di spingermi oltre i suoi confini tradizionali per esplorare nuovi parametri creativi», aggiunge.

David Salle, “Untitled” (2024), collage on panel with hand finishing, 65 1/2 x 44 inches, each (© David Salle, courtesy Pace Prints)

Amy Sherald, For Love, and for Country, 2024, Hauser & Wirth © Amy Sherald
Tra i tanti importanti espositori che popolano la fiera, Hauser & Wirth presenta in anteprima nuove stampe di Nicole Eisenman, Rashid Johnson e Amy Sherald, oltre a una selezione di importanti lavori storici di Louise Bourgeois, Philip Guston, Eva Hesse, Allan Kaprow, Dieter Roth e Jack Whitten. David Zwirner propone, tra l’altro, una nuova edizione di Gerhard Richter, 93enne artista tedesco, che oltre alla pittura, ha da sempre un rapporto privilegiato con la grafica e la fotografia. Pace Prints partecipa invece con una selezione di importanti stampe, edizioni e monotipi realizzate con una moltitudine di tecniche di stampa e che abbracciano diversi decenni, dalle edizioni storiche, come «Dawnscape» e «Nightscape» di Louise Nevelson del 1975, alla grande serigrafia su tela «Site de Memoire II» di Jean Dubuffet del 1979, alle incisioni di Mary Heilmann del 2002, all’edizione su carta di «Nights and Days» di Kenneth Noland del 2008, ai recenti collage monotipi su larga scala di David Salle e Blair Saxon-Hill, fino alle stampe in rilievo con fondi di caffè di Chase Hall e a un rilievo murale su carta fusa di Leonardo Drew. Christiane Baumgartner, che venerdì 28 marzo dialogherà con la curatrice di stampe Elizabeth Rudy dell’Harvard Art Museums, è presente invece con un ciclo di xilografie intagliate a mano e stampate, ispirate al monte Fuji, alla serie del pittore e incisore giapponese Hokusai che negli anni trenta dell’Ottocento ha pubblicato la più celebre xilografia in stile ukiyo-e, raffigurante la grande onda con il monte Fuji sullo sfondo. Baumgartner, tedesca, classe 1967, è una delle figure più all’avanguardia nell’arte della stampa contemporanea, dove sperimenta l’unione della tradizionale tecnica xilografica con le immagini e le tecnologie digitali, spesso assunte come punto di partenza del suo lavoro che, attraverso un meticoloso intaglio del legno, crea effetti ottici che sembrano conferire movimento all’immagine.

Louise Bourgeois, She Lost It, 1992

Philip Guston, Untitled (#10) From a Suite of Ten Lithographs, 1966 © The Estate of Philip Guston
La Galerie Lelong presenta invece una selezione di importanti stampe moderne e contemporanee, Etel Adnan, Jean Dubuffet, Donald Judd, Joan Miró, Sean Scully e Kiki Smith, una rara acquaforte a fondo morbido di Louise Nevelson e le ultime produzioni di Jacqueline de Jong. Tra gli highlights della mostra anche una rara lastra di rame per l’incisione di uno dei primi certificati azionari della Bank of New York, una serie di banconote incise nel XVIII secolo e acquetinte tratte dall’Hudson River Portfolio di William Guy Wall (1792-1864).
«Siamo entusiasti di accogliere collezionisti da tutto il mondo, curatori di musei e appassionati alla fiera IFPDA che anche quest’anno mostra la straordinaria ampiezza della stampa nel corso della storia, ha dichiarato Anders Bergstrom, presidente del comitato della fiera. Qui si possono trovare opere eccezionali provenienti dalle migliori gallerie ed editori di tutto il mondo, mettendo in evidenza la vitalità e l’innovazione durature del medium. Mentre inauguriamo un’altra edizione, rimaniamo impegnati a promuovere la conoscenza delle stampe e il loro contributo al mondo dell’arte». Attraverso il programma di incontri che accompagna la fiera, l’IFPDA promuove inoltre la conoscenza e il collezionismo nell’ambito delle stampe, cui dedica anche l’annuale IFPDA Book Award, una borsa di studio che premia la più originale ricerca accademica.
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