Carlie Porterfield
Leggi i suoi articoliNonostante le superstizioni da venerdì 13, Christie’s Londra ha realizzato un totale di 78,7 milioni di sterline (96,5 milioni di sterline diritti compresi) tra le due vendite serali, anche se le offerte sono più contenute rispetto alle aste degli ultimi due anni (le stime, come va sempre ricordato, non comprendono i diritti). La serata è stata inaugurata con l’asta «20th/21st Century», che ha fruttato un totale di 44,6 milioni di sterline con i diritti, al di sotto della stima iniziale della casa d’aste di 39,4 e 56,3 milioni di sterline.
Il protagonista della vendita è stato senza dubbio «ll giorno fu pieno di lampi la sera verranno le stelle» (1991) di Salvo. Il presidente di Christie’s, Jussi Pylkkänen, sul rostro per la prima metà della serata, ha dichiarato che ben 22 clienti si erano registrati per fare offerte telefoniche sul dipinto, il numero più alto mai visto nella sua decennale carriera e mentre le offerte arrivavano ogni pochi secondi, Pylkkänen ha scherzato dicendo: «Chi ha bisogno di un banditore?». L’opera è stato venduta per 693mila sterline contro una stima di 80-120mila, stabilendo un nuovo record d’asta per l’artista.
La sala si è animata con l’autoritratto di Lucian Freud del 1986. Il dipinto, che secondo Christie’s non era mai stato esposto al pubblico prima della vendita, è stato venduto per 693mila sterline contro una stima di 300-500mila, mentre il primo «Golden Nude» di Andy Warhol (1957) è stato aggiudicato per 308.700 sterline, un prezzo nettamente superiore alla stima di 150mila. Altrettanto interessante la vendita degli «Struzzi danzanti da “Fantasia” di Walt Disney» (1995) di Paula Rego da «Fantasia» per 352.800 sterline che ha segnato un record d’asta per la defunta artista.
C’è stato fermento anche per «Pukle (Locks)» di Ewa Juszkiewicz (2012), venduto per 352.800 sterline a fronte di una stima compresa tra 180-250mila. Un altro lotto ricercato è stato il dipinto «Hannah’s bathroom» (2018) di Louis Frantino, venduto per 277.200 sterline, quasi cinque volte il valore massimo della stima. Una seconda opera di Fratino presente nella vendita, la scultura in terracotta «Couple» (2019), ha superato le aspettative realizzando 44.100 sterline, mentre il resto delle offerte per questa prima sessione di vendita sono state per lo più conservative e pochi lotti hanno superato le loro stime senza i premi e le commissioni della casa d’aste.
Grandi aspettative per «Future Sciences Versus the Man» (1982) di Jean-Michel Basquiat, il lotto con la stima più alta in entrambe le vendite della serata, ma le cui offerte sono durate solo due minuti prima che venisse battuto a 10,4 milioni di sterline, appena al di sotto della stima minima di 9 milioni di sterline. Nonostante l’inaugurazione di un’imponente installazione di El Anatsui alla Tate Modern questa settimana sia stata accolta con entusiasmo, l’opera «Warrior» (2015) dell’artista è stata aggiudicata per 819mila sterline, al di sotto della già stima contenuta di Christie’s di 700mila sterline per la scultura a forma di bottiglia.
Non sono state vendute diverse altre opere di nomi celebri, tra cui «Flame» (1992) di Yayoi Kusama e «Diamond Dust Shoes» (1980) di Warhol, una tela a più alto contrasto della stessa serie di Warhol venduta la sera prima da Sotheby’s per 3,3 milioni di sterline. I collezionisti sono sembrati più propensi a spendere soldi durante la seconda vendita della serata, quella dedicata alla collezione dell’uomo d’affari Sam Josefowitz (1921-2015), che ha realizzato una cifra totale di 51,8 sterline.
Un numero significativo di opere ha superato di gran lunga le stime, a partire dal primo lotto della vendita, il «Portrait de Mademoiselle Jeanne Faraill» di Aristide Maillol (1888-89), venduto per quasi 2,4 milioni di sterline, quasi il doppio della stima e stabilendo un record per l’artista in asta. Il secondo lotto Josefowitz, un’acquaforte con autoritratto di Rembrandt, ha realizzato 277mila sterline. Ci si aspettava che l’acquaforte fosse aggiudicata a non più di 120mila sterline e Pylkkänen ha osservato che questo risultato è di buon auspicio per il resto della collezione di stampe di Rembrandt di Josefowitz, all’incanto da Christie’s a Londra in dicembre.
La vendita ha anche stabilito un nuovo record d’asta per Félix Vallotton, il cui dipinto «Cinq Heures» (1898) è stato venduto per 189mila sterline. Josefowitz aveva una collezione ampia e variegata, che spaziava dall’arte moderna canonica e dal design alle antichità dell’Asia e del Medio Oriente. Un grande bronzo thailandese raffigurante Buddha, datato intorno al XV secolo, è stato venduto per 604.800 sterline con le tasse, mentre un rilievo assiro del IX secolo a.C. circa è stato venduto per 3,9 milioni di sterline.
Il pezzo forte della vendita Josefowitz è stato forse «La Quiétude» (1918) dell’artista olandese-francese Kees Van Dongen. Due offerenti determinati se lo sono conteso spingendo il prezzo finale fino a 10,8 milioni di sterline, facendo scoppiare la sala in un applauso per il lotto di maggior valore della serata. Dopo la vendita del dipinto di Van Dongen, la sala di King Street ha iniziato a svuotarsi.
È stato invece un flop il raro ritratto di Paul Gauguin, «Clovis endormi» (1884) e dopo che le offerte si sono bloccate a 2,4 milioni di sterline, ben al di sotto della stima minima di Christie’s di 3 milioni, Pylkkänen ha ritirato il lotto. Il dipinto, che raffigura il figlio di Gauguin, Clovis, è in prestito alla Art Gallery of Ontario di Toronto dal 2008.
Secondo Christie’s, le due vendite avrebbero dovuto fruttare collettivamente tra i 70,8 e i 106,3 milioni di sterline. La cifra di 96,5 milioni di sterline si avvicina alla fascia alta delle sue aspettative, con un tasso di vendita combinato dell’85%.
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