Paola Testoni
Leggi i suoi articoliContinua la battaglia per i tesori d’arte della Crimea che il Museo Allard Pierson di Amsterdam sta custodendo da anni. Alla fine di febbraio, l’avvocato Rob Meijer ha presentato ricorso presso la Corte Suprema olandese a nome dei quattro musei della Crimea, da cui provengono le centinaia di oggetti che dal febbraio all’agosto del 2014 il Museo Allard Pierson aveva esposto nella mostra «La Crimea. Oro e segreti del Mar Nero».
Proprio durante la mostra, la Russia ha annesso la Crimea e si è quindi posto il problema a chi si dovessero poi restituire i tesori: all’Ucraina, a cui di fatto la Crimea non apparteneva più, o ai musei prestatori che nel frattempo erano finiti sotto l’amministrazione russa? Sia l’Ucraina che i musei della Crimea considerano i tesori parte del proprio patrimonio culturale.
All’epoca, quindi, il museo di Amsterdam chiese al giudice di emettere una sentenza su questa vicenda non considerando che fosse propria competenza prendere una decisione al riguardo e promettendo di conservare in sicurezza gli oggetti contestati fino a quando la situazione non si fosse chiarita. Nel dicembre 2016, il Tribunale stabilì che il museo doveva restituire la collezione all’Ucraina, ma i musei della Crimea presentarono ricorso al Tribunale d’Appello che però giunse alla stessa conclusione.
A questo punto i musei russi hanno deciso di andare in Cassazione ma l’avvocato Meijer, che li rappresenta, prevede che ci vorrà un altro anno prima che la Corte Suprema prenda una decisione definitiva. Non è ancora chiaro quando il caso sarà ascoltato. Fino ad allora, gli oggetti di inestimabile valore rimarranno quindi sotto la custodia dell’Allard Pierson Museum che, tramite un suo portavoce, fa sapere che si asterrà da ogni ulteriore commento fino al verdetto finale della Cassazione.
Guerra Russia-Ucraina 2022