Carlotta Venegoni
Leggi i suoi articoliFino a qualche anno fa il nome dell’artista Plautilla Bricci (1616-1705) era pressoché sconosciuto. In seguito all’evolversi degli studi abbiamo poi meglio compreso le sue doti di pittrice, disegnatrice, ideatrice di apparati effimeri, plasticatrice e «architettrice»: una donna singolare. Plautilla fu «unica artista universale dell’Europa di età moderna», «né moglie, né monaca, né zitella in casa di parenti, ma sempre più signora romana e donna libera»: così è descritta in un volume a lei dedicato, a cura di Yuri Primarosa, ultimo di una serie di iniziative che recentemente l’hanno vista protagonista.
Nell’ultimo decennio le artiste hanno assunto un ruolo predominante sulla scena editoriale e su quella delle rassegne espositive; sono aumentati le ricerche, gli studi e le iniziative a loro dedicati, alcuni di alto livello scientifico. È il caso di Plautilla Bricci, portata all’attenzione del grande pubblico prima da un romanzo divenuto un caso letterario (L’Architettrice di Melania G. Mazzucco, Einaudi, Torino 2019) e successivamente grazie a una mostra presentata alla Galleria Corsini di Roma nel 2021 («Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice»), curata da Primarosa.
Il volume riporta gli atti di una giornata di studi organizzata in occasione della mostra, ampliato di alcuni contributi, di nuove ricerche e riflessioni critiche dalle quali si delinea il profilo umano e professionale dell’artista. Sono pubblicati gli interventi dei sette autori presenti alla giornata di studi (Benocci, Calenne, Delle Fave, Gandolfi, Granata, Mazzucco e Primarosa), con l’aggiunta del contributo di Joanna Kaczmarczyk. L’attuale bibliografia critica su Plautilla viene ampliata con alcune novità circa il catalogo delle opere, la sua vicenda biografica e il contesto storico e culturale in cui visse. Sono a lei ricondotte tele e committenze inedite, è descritta la sua casa in Trastevere e viene riportato l’inventario dei suoi beni. Ne scaturisce l’immagine di una donna audace, intelligente, determinata, ma soprattutto affermata, tanto da rivendicare con fierezza l’autonomia professionale nell’ambito delle commissioni pubbliche. Plautilla Bricci riuscì a declinare il suo lavoro di artista con versatilità, dimostrandosi abile disegnatrice in generi, tecniche e formati diversi. Va tuttavia notato che, sia per lei sia per molte altre pittrici riscoperte recentemente, quasi mai la qualità delle loro opere è proporzionale al livello con cui vengono oggi celebrate: essere artiste di sesso femminile non è e non può necessariamente essere garanzia di qualità.
Nuove scoperte su Plautilla Bricci. Artista universale nella Roma del Seicento
a cura di Yuri Primarosa, 185 pp., ill. col., Paparo, Roma 2024, € 30
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