I 90 anni di Michelangelo Pistoletto si sono festeggiati con un’edizione speciale di «Arte al centro», la rassegna di mostre e incontri che raccontano le pratiche artistiche che trasformano, in modo sostenibile. Un’edizione speciale anche perché «Arte al centro» ha festeggiato i 25 anni proprio il 25 giugno, lo stesso giorno dell’artista. E si potrà visitare sino al 30 novembre a Cittadellarte, sede della Fondazione Pistoletto, nell’ex lanificio Trombetta, gioiello dell’archeologia industriale riconvertito in uno spazio d’arte aperto alle contaminazioni.
«Arte al Centro» 2023 parte, naturalmente, da «Fashion to Reconnect». «Non sarà solo una selezione di pezzi unici, accompagnati da un certificato di autenticità come opere d’arte: in Fashion to Reconnect i designer/artisti diventano sensibili creatori di una nuova civiltà in cui il dialogo tra opposti e tra specie diverse sono la base per la creazione e ci invitano a un viaggio meditativo verso l’abito come prima casa da abitare, la casa scelta in cui sentirsi riconnessi», commenta il curatore, Tiziano Guardini.
La terza edizione del progetto «CirculArt» continua in questo solco: l’iniziativa, a cui collaborano aziende, artisti e fashion designer insieme a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, vuole raccontare come, grazie ad accurate scelte dei materiali e delle filiere di approvvigionamento, si possano esplorare nuove forme di equilibrio produttivo, progettuale e di condivisione.
Qui ci saranno laboratori, ma anche opere con cui interagire: «Memories of a precipitous future», di Lucia Chain, che immagina un futuro senz’acqua, «Che non siano solo macchinari», di Rebecca Sforzani, che riflette sul tema del lavoro. Rimane ancorata alla moda anche la mostra «Un filo per due», in collaborazione con Woolbridge Gallery, che espone Ghada Amer e Zheng Guogu: pittura che si sovrappone al cucito e arte manuale che incontra quella digitale.
Infine le installazioni. «The Golden Age», di Matteo Nasini, è lana che racconta la natura, per riflettere sul nostro uso del paesaggio. «/Pàs·so/», di Ginevra Naldini e Marco Isaias Bertoglio, è un’esperienza immersiva che indaga nel cammino, approfondendo l’impronta acustica del passo. E poi «Flags», che rappresenta un futuro dove la società è responsabile, sostenibile. Un obiettivo ambizioso, a cui tendere.