L’Associazione Culturale Popsophia

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L’Associazione Culturale Popsophia

«Noi la filosofia la chiamiamo Popsophia»

Un viaggio nei misteri della conoscenza geometrica. Figure impossibili e solidi irrealizzabili si «materializzeranno» nella dimensione virtuale

«Le mostre di Popsophia rappresentano una novità sulla scena artistica e culturale», spiega Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia. «Da oggi veniamo affiancati da un altro linguaggio, che grazie anche alla capacità visionaria, unita alla competenza tecnica di artisti digitali, si apre a molteplici implicazioni estetiche e culturali». MeGa, acronimo dell’unione di Meta e Gallery, è uno spazio predisposto per l’universo parallelo, l’universo nell’universo di «Meta» e «Verso». Un contenitore virtuale, simulatore di realtà, che si presta a ospitare un pensiero, un concetto, in un connubio tra immersione e interattività.

Le opere esposte evocano nuove consapevolezze cognitive. La visita alla mostra è un fenomeno percettivo e nello stesso tempo sensoriale. Ogni visione è una «contaminazione» dei sensi nel momento stesso della percezione. Una sinestesia dove si vedono suoni e si sentono colori. Spazi immateriali, stanze dalle geometrie instabili, plasmate in tempo reale soltanto da suoni e immagini. Una piattaforma innovativa che si sviluppa su più canali e dalle potenzialità infinite. «MeGa rappresenta l’ultimo capitolo delle tante innovazioni apportate da Popsophia al proprio linguaggio». Il festival annuale, che si svolge da tredici anni nelle Marche, «aveva inizialmente l’obiettivo di scardinare dall’interno la narrazione ormai vecchia e logora della “lectio magistralis” per contaminare il mondo del pensiero “alto” con i linguaggi della contemporaneità, dalla musica alle serie tv, dal cinema alla fiction. Una nuova generazione di pensatori che guarda con interesse a questo mondo perché capace di parlare di filosofia con gli strumenti della contemporaneità e del quotidiano. È con la stessa spinta che lo scorso anno abbiamo voluto guardare oltre e questo non poteva che portarci verso il mondo virtuale, l’intelligenza artificiale e i nuovi media. Abbiamo così creato il primo spazio artistico virtuale e modulare, visitabile tramite visori VR», continua la direttrice. 

La prima mostra «Autres regards», presentata nel marzo del 2023 a Civitanova Marche, «ha ribaltato lo sguardo, dall’opera alla sua percezione, così come la pop filosofia ribalta lo sguardo dalla filosofia al pop e dal pop alla filosofia. Siamo andati alla ricerca di un’altra prospettiva e grazie alla mediazione delle avanguardie artistiche Dada abbiamo colto “un altro sguardo”». Nell’ultima esposizione, «Pentagon, la ragione aurea della bellezza», realizzata per l’edizione 2024 di Popsophia «affrontiamo filosoficamente lo spazio fisico che ci ospita, la Mole Vanvitelliana di Ancona, un pentagono, figura geometrica cosmica che ci offre lo spunto per un viaggio all’interno dei misteri della conoscenza geometrica. Figure impossibili e solidi irrealizzabili nella dimensione reale, ma avverabili in quella virtuale». Un percorso, scandito da sette diverse esperienze, implementato da un tappetto sonoro che ha potenziato l’unicità della fruizione, ha offerto una innovativa immersione tra quelle forme illogiche che hanno ispirato matematici, scienziati, artisti di ogni tempo. Dal Nastro di Möbius, superficie non orientabile, al triangolo di Penrose. Un disorientamento che mette in discussione la nostra sicurezza spazio-temporale. 

Alla fine il pentagono, poligono perfetto, le cui punte simboleggiano i cinque elementi (fuoco, terra, aria, acqua e spirito), dove ogni intersezione diagonale corrisponde a un rapporto aureo e che trova il suo naturale compimento nell’idealismo dell’uomo vitruviano. La forma umana, circoscritta in un pentagono contenuto in un quadrato e delimitato da un cerchio, incarna la congiunzione del terreno con il divino, del microcosmo con il macrocosmo. 

Solo l’esperienza emozionale della visione immersiva può svelarci la recondita e magica armonia delle forme impossibili, che custodiscono al loro interno il segreto siderale della vita. Un viaggio di esperienze intellettuali ed emozionali ideato da Lucrezia Ercoli, curato da Evio Hermas Ercoli e realizzato dai designer e sviluppatori Alessandro Nardi, Leonardo Nardi, Mirko Verdecchia e Riccardo Preterossi.

Olga Scotto di Vettimo, 20 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

«Noi la filosofia la chiamiamo Popsophia» | Olga Scotto di Vettimo

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