Una coltre bianca offusca la vista, il senso dell’orientamento e la percezione di ciò che ci circonda, e ci costringe ad affinare i nostri strumenti sensoriali. È la metafora di «Nebula», il progetto di Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi commissionato e prodotto dalla Fondazione In Between Art Film, l’istituzione creata nel 2019 da Beatrice Bulgari. Nel Complesso dell’Ospedaletto, inclusa la Chiesa di Santa Maria dei Derelitti, 8 videoinstallazioni e 9 artisti: Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme, Giorgio Andreotta Calò, Saodat Ismailova, Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado, Diego Marcon, Basir Mahmood, Ari Benjamin Meyers e Christian Nyampeta. Tra i temi la frammentazione psicologica e socio-politica, le emergenze globali come la migrazione, l’oppressione esercitata da strutture di potere e la violenza.
«Nebula, afferma Beatrice Bulgari, utilizza una metafora ampia come quella della nebbia che rende tutto meno definito. Questo stato di nebulosità e di sospensione fa emergere la possibilità dell’arte di scoprire nuove coordinate poetiche all’interno di tempi come i nostri, disorientati e disorientanti». Una condizione meteorologica propria della laguna veneziana diventa fonte d’ispirazione per il progetto, recepisce la volontà di reagire al senso di smarrimento percepito nella nebbia. Nel percorso con lo scenografico allestimento di Ippolito Pestellini Laparelli e del suo studio milanese 2050+, tra le altre, si distingue la videoinstallazione scultorea di Basir Mahmood «Brown Bodies in an Open Landscape are Often Migrating», all’interno della Chiesa di Santa Maria dei Derelitti, che documenta i viaggi dei migranti dall’Asia meridionale all’Europa. In «Fritz» di Diego Marcon, un ragazzino intona uno jodel in una legnaia illuminata da un’alba autunnale. Nel film di Giorgio Andreotta Calò «Nebula» una pecora si aggira solitaria all’interno del Complesso dell’Ospedaletto, e ci induce a riflettere sulla cura, la mortalità e la ricerca di un senso. Completa il progetto un simposio interdisciplinare a cura di Bianca Stoppani, editor della Fondazione In Between Art Film con il coinvolgimento di tutti gli artisti.