Reliquiario da Ennabeuren, Parrocchia di Mutter Maria Heroldstatt, Ennabeuren

© Diözesanmuseum Rottenburg

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Reliquiario da Ennabeuren, Parrocchia di Mutter Maria Heroldstatt, Ennabeuren

© Diözesanmuseum Rottenburg

Mille anni di storia nella Foresta Nera

Nel Kunstgebäude Stuttgart manufatti e archeologia illustrano la vita nel primo millennio del Land del Baden-Württemberg

Chiamato localmente «Ländle» o «the Länd», l’attuale stato federato del Baden-Württemberg nella Germania sudoccidentale offre un’elevata qualità di vita ai suoi abitanti, circa 11 milioni di persone. Una mostra ospitata dal 13 settembre al 26 gennaio 2025 dal Kunstgebäude Stuttgart, «Il Länd nascosto. Noi nel primo millennio», ne indaga le ragioni alla ricerca di quegli sconvolgimenti e sviluppi che costituiscono la base della vita nella moderna nazione tedesca. Come si viveva nel Länd nascosto 2mila anni fa? E quanto ha in comune oggi questa macroregione con il passato?

Basandosi su scoperte e scavi degli ultimi decenni, la ricerca archeologica offre lo spaccato storico di un’epoca frammentata, ma anche molto ricca, densa di eventi, progresso e migrazioni. Il primo millennio fu di fatto un periodo di grandi cambiamenti: l’Impero romano prima, la sua caduta poi, determinarono la scintilla della vita in Europa, seguiti dal nascere di nuovi regni, dall’avvento continuo di diversi signori locali e dall’instaurarsi del Cristianesimo come nuova religione. Questo significò nel Baden Württemberg l’avvicendarsi di Romani, Franchi, Alemanni, Svevi, Imperatore, Ducato e Chiesa. 

Partendo dai reperti archeologici, la mostra permette di rivivere testimonianze individuali, aiutando a comprendere le strutture sociali del tempo e attraverso quelle a provare un confronto con la propria realtà di vita. Basato su cinque siti archeologici centrali (Diersheim, Güglingen, Lauchheim, Sülchen, Ulm), il contenuto di cinque moduli cronologici articolati in orizzonti temporali di circa 200 anni l’uno tematizza gli aspetti fondamentali di «coesistenza umana», «integrazione», «mobilità», «comunicazione», «spiritualità» e «potere». La selezione di oggetti esposti, con molti inediti, comprende manufatti di uso quotidiano accanto a reperti di rilievo internazionale provenienti dalle collezioni dell’Alm-Museo Archeologico statale e del Lad-Ufficio statale per la conservazione dei monumenti del Baden-Württemberg oltre che da 40 prestatori internazionali. 

Accanto ai ritrovamenti degli ultimi anni molto spazio viene dedicato anche all’illustrazione dei metodi archeologici, di ricerca e di scavo. Il progetto combina il formato dell’esposizione museale con i mezzi partecipativo-comunicativi della tecnologia digitale, servendosi di unità interattive che consentono di sperimentare i contenuti in un’ampia varietà di campi percettivi. La mostra è curata da Gabriele Graenert, Felix Hillgruber e Simon Neßler.

Francesca Petretto, 10 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

Mille anni di storia nella Foresta Nera | Francesca Petretto

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