Image

«Insostenibile dare un titolo (Bruciare dentro)» (2020-21), di Gianni Politi (particolare). © Cortesia dell’artista e Galleria Lorcan O’Neill. Foto Giorgio Benni

Image

«Insostenibile dare un titolo (Bruciare dentro)» (2020-21), di Gianni Politi (particolare). © Cortesia dell’artista e Galleria Lorcan O’Neill. Foto Giorgio Benni

Luca Beatrice: «Per me la mostra alla Triennale è una boccata d’aria fresca»

Certo, il catalogo si poteva fare meglio, dice il critico torinese, ma l’impressione resta positiva

Image

Luca Beatrice

Leggi i suoi articoli

Fino all’11 febbraio in Triennale a Milano c’è una curiosa mostra dal titolo «Pittura italiana oggi». Per me è un’operazione benemerita l’esposizione di 120 opere per 120 pittori perché, a differenza della Biennale di Venezia dove la presenza dell’arte del nostro Paese è ridotta al lumicino, disegna, anzi dipinge, uno scenario vivace e divertente. Eppure, su questa mostra curata dal giovane Damiano Gullì, ho sentito riversarsi parecchie e ingiuste critiche. Qualcuno tra i presenti lamentava un eccessivo numero di artisti scelti; e io pronto a far notare che se ne fossero stati invitati solo una trentina, probabilmente il primo a essere escluso sarebbe stato proprio colui che aveva da lamentarsi.

Ad altri non è piaciuto l’allestimento di Italo Rota, eccessivamente standistico e labirintico: ma provaci tu a farci stare 120 quadri senza usare le pareti perimetrali, e poi, come mi disse Massimo Kaufmann tanti anni fa, tu giudichi una mostra dal pavimento della galleria? Certo, il catalogo si poteva fare meglio, non tutti i critici coinvolti amano e capiscono la pittura, allora perché farli scrivere?

Però l’impressione resta positiva, intanto perché sono stati scelti diversi miei amici degli anni ’90 con cui abbiamo cominciato insieme e anche se poi siamo stati distanti è pur sempre una bella soddisfazione. E infine perché tra questi giovani, nati negli anni ’90 e anche più tardi, ce ne sono diversi su cui sono pronto a scommettere, mi comprerei un’opera, insomma mi piacciono davvero. In attesa di piombare nella noia monologante del prossimo Padiglione Italia, la pittura italiana alla Triennale si è rivelata una salutare boccata d’aria fresca.

«Insostenibile dare un titolo (Bruciare dentro)» (2020-21), di Gianni Politi (particolare). © Cortesia dell’artista e Galleria Lorcan O’Neill. Foto Giorgio Benni

Luca Beatrice, 11 gennaio 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Secondo il critico torinese è meglio un unico luogo anziché chilometri per gli sfaccendati dell’arte

La dimostrazione che usare l’arte come propaganda sia stata un’idea forte del fascismo

Un monumentale catalogo ragionato dell’indisciplinata artista torinese ripropone finalità e utilità dei repertori

Luca Beatrice: «Per me la mostra alla Triennale è una boccata d’aria fresca» | Luca Beatrice

Luca Beatrice: «Per me la mostra alla Triennale è una boccata d’aria fresca» | Luca Beatrice