Dario del Bufalo
Leggi i suoi articoliUna signora americana, tale J. Mendoza, ha comprato nel 2018 in Texas una testa di marmo alla vendita Goodwill, che è un po’ come la catena de «Il Mercatino» qui in Italia, pagandola solo 35 dollari.
Dopo averla fatta studiare da un professore dell’Università di Austin, si scopre che si tratta di un ritratto romano del I secolo, che rappresenterebbe Pompeo Magno giovane. Sembra che la testa fosse appartenuta al re tedesco Ludovico I alla fine del XVIII secolo, conservata nel Palazzo di Aschaffenburg in Germania.
Questa cittadina bavarese fu bombardata duramente nel corso della seconda guerra mondiale dagli alleati americani e probabilmente un soldato del Texas raccolse la testa dalle rovine, forse pensando di salvarla dalla distruzione e la portò con sé. Nel 2023 il San Antonio Museum of Art (Texas), dov’è attualmente conservata, la restituirà alla Germania com’è sembrato giusto a tutti.
Però mi chiedo: sappiamo esattamente se tutti i beni della residenza di Ludovico I, dopo il bombardamento, siano tornati al loro posto e non siano stati tritati o buttati via con le macerie dei bombardamenti? Forse questo censimento non è mai stato fatto.
A mio avviso ci vorrebbe un premio, invece che una critica, al soldato texano e alla signora Mendoza per aver restituito intatto dopo 80 anni un marmo così importante. Forse un premio alla signora potrebbe essere un comodato della testa per 10 anni per poi rimandarla in Germania... Oppure restituirla all’Italia, dov’è stata realmente concepita e scolpita? A meno che non restituiamo il marmo alle montagne di Carrara, poiché è da lì che viene il materiale di questo manufatto.
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