Il Museo del Sannio di Benevento, fondato nel 1873, dal 1928 proprietà della Provincia, occupa l’ex Abbazia medievale di Santa Sofia e il suo splendido chiostro che dal 2011 è parte del sito Unesco «Longobardi in Italia: i luoghi del potere». È importante soprattutto per le sezioni archeologiche con molte sculture romane, alcune greche e una ricchissima collezione di ceramiche greche e campane a figure rosse esposte al piano terra. Al primo piano, biblioteca specializzata con sale studio e conferenze e un’ampia pinacoteca legata al territorio con opere dal Trecento in poi con maestri del Novecento e fino al contemporaneo. A pochi passi dalla sede principale, la sezione dei reperti egizi (Museo Arcos): statue e altre opere dedicate a Iside, «signora di Benevento», volute dall’imperatore Domiziano (I secolo d.C). Didattica per le scuole in spazi attrezzati. 

Visitatori nel 2023: circa 25mila. Visita: 6 febbraio 2024. Voto medio: 6,2

La sede
voto: 9
Dieci le sale di esposizione allestite nei due piani del convento e nel magnifico chiostro medievale patrimonio Unesco: archi sorretti da colonnine con preziosi capitelli e pulvini longobardi finemente scolpiti. Negli anni ’90 del Novecento, per dare spazio alle ricche collezioni, al convento è stata aggiunta una struttura in ferro e vetro creando nuovi grandi ambienti sui due piani. Buona la pulizia.

L’accesso
voto: 8
Biglietteria vicina all’ingresso con alcune sale del museo. Dépliant e opuscolo su Benevento, solo in italiano. No guardaroba. Aperto 9-19 da martedì a domenica. Con il biglietto da 6 euro, valido due giorni, si visitano le sue 4 sedi: il grande museo, la sezione egizia, il chiostro longobardo e il museo dell’Arco di Traiano con proiezioni multimediali. Solo 2 euro per visite separate. Info 0824.774763.

I sistemi informatici
voto: 4
Manca l’audioguida, in preparazione. Qr code francese e inglese soltanto per la zona Unesco. Il sito ufficiale del museo racconta il museo in breve e con poche immagini. Un altro sito internet propone una visita virtuale con circa 500 buone foto di tutto il museo.

La visibilità
voto: 7
Chiara la scelta cronologica nella disposizione della pinacoteca. Nella raccolta archeologica, al piano terra, si nota l’assenza del marmo: quasi tutto, reperti e statue, è lavorato con la pietra locale. Valide didascalie e pannelli didattici, ma quasi tutti solo in italiano. Mancano quasi ovunque le scritte in altre lingue. Interessante, tra i vasi attici, il leggio con una guida da sfogliare, in inglese e francese, sul rito del «simposio» (banchetto). 

L’illuminazione
voto: 5
Buona nella pinacoteca e nelle sale archeologiche con fari a soffitto. Negli spazi a piano terra la visibilità nelle vetrine delle tante importanti ceramiche greche e locali del III-IV secolo a.C. è disturbata dai troppi riflessi delle vetrate esterne.

I custodi e la sicurezza
voto: 6
Nessun controllo all’ingresso. Pochi i custodi, ma il personale presente in ufficio volentieri guida con competenza i visitatori. La sicurezza è affidata alla videosorveglianza. 

La toilette
voto: 7
Attrezzata e pulita, anche per disabili, al piano terra. Il giorno della visita era chiusa per lavori quella del primo piano. Un’altra funziona nella sezione egizia. Niente fasciatoio.

Il bookshop
voto: 0
Manca del tutto, è in programma la sua apertura. Non c’è neppure il catalogo del museo.

L’ascensore
voto: 10
Museo agibile ai disabili. Per salire al primo piano nella sede principale è in funzione un ascensore aperto a tutti. Nella sezione egizia, situate poco al di sotto del piano stradale, le due brevi gradinate sul percorso di visita hanno il montascale. 

La caffetteria
voto: 6
Assente, è prevista in futuro. Per ora c’è solo un distributore di bevande e snack.