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La piscina-canale «Canopo» al termine dell’intervento di manutenzione, che hanno incluso lo svuotamento, la pulizia dai fanghi di sedimentazione e l’impermeabilizzazione delle pareti

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La piscina-canale «Canopo» al termine dell’intervento di manutenzione, che hanno incluso lo svuotamento, la pulizia dai fanghi di sedimentazione e l’impermeabilizzazione delle pareti

La Villa dell’imperatore isolata dall’acqua

In corso un grande progetto che prevede la manutenzione dei tre grandi bacini d’acqua di Villa Adriana

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Arianna Antoniutti

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Ha un titolo poetico, «La forma dell’acqua», il progetto che, a Villa Adriana, prevede la manutenzione dei tre grandi bacini d’acqua, Canopo, Pecile e Teatro Marittimo, della dimora suburbana dell’imperatore Adriano, nei pressi di Tivoli.

«L’elemento idrico, afferma il direttore dell’Istituto autonomo Villae, Andrea Bruciati, è connotativo del paesaggio di Villa Adriana. La tutela e la valorizzazione dell’area archeologica passano dall’intervento sui bacini, che prelude a uno studio sulle possibilità di reimmissione dell’acqua in altri spazi del sito, per rafforzarne gli aspetti identitari. Questa è un’occasione unica per i nostri ospiti perché dopo quarant’anni consente di scoprire il lato nascosto della villa e in prospettiva di arricchire eccezionalmente l’esperienza di visita, nonché di recuperare preziosi elementi di conoscenza del complesso adrianeo».

L’operazione di svuotamento, manutenzione e successivo riempimento dei bacini è partita dal Canopo, la grande vasca adorna di copie romane di capolavori della statuaria greca, come le Cariatidi dell’Eretteo (le superstiti statue del ciclo del Canopo sono ora conservate nei musei e nei depositi della Villa). La piscina-canale, che prende il nome da Canopo, città sul delta del Nilo nelle cui acque avrebbe trovato la morte Antinoo, l’amato di Adriano, è stata svuotata, ripulita dai fanghi di sedimentazione, mentre le pareti e il fondo sono stati impermeabilizzati.

I lavori hanno consentito di approfondire lo studio del bacino d’acqua. Le zone della pavimentazione novecentesca interessate da fratture e deformazioni, infatti, hanno reso necessaria la rimozione di piccole aree del fondo cementizio, attraverso le quali è stato possibile osservare tratti delle antiche canalizzazioni.

Ora la manutenzione si sposterà nell’area del Pecile, in origine monumentale quadriportico, al cui centro è una grande piscina rettangolare. Infine si lavorerà al Teatro Marittimo, la più originale invenzione architettonica della Villa: un’isola artificiale, circondata da un portico anulare, sulla quale sorgeva una vera e propria domus riservata al solo imperatore.

La piscina-canale «Canopo» al termine dell’intervento di manutenzione, che hanno incluso lo svuotamento, la pulizia dai fanghi di sedimentazione e l’impermeabilizzazione delle pareti

Arianna Antoniutti, 06 novembre 2023 | © Riproduzione riservata

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