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«La Porta del Mare» (1993) di Franco Summa (particolare)

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«La Porta del Mare» (1993) di Franco Summa (particolare)

La «Porta del Mare» dove e come la voleva Franco Summa

Inquadrerà l’Adriatico. Dal 20 al 23 giugno aperture straordinarie per la Casa Museo, dimora storica. Le attività della Fondazione dedicata all’artista abruzzese

Maria Letizia Paiato

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«La vita è sogno la vita è segno» e fra i segni più espressivi lasciati da Franco Summa, pioniere dell’arte ambientale, artista dell’arcobaleno, c’è la  «Porta del Mare», che finalmente torna a vivere. Dal 2020, anno della scomparsa dell’artista, la Fondazione si è impegnata costantemente nella divulgazione del suo pensiero e della sua opera. «Costruire, organizzare, percorrere il proprio intorno segnandolo e figurandolo nel segno della bellezza, armonia, significatività è stata ed è una modalità specifica dell’essere umano sulla terra sin dalla più remota preistoria. Urbana è quella dimensione di fare arte che si pone come obiettivo contribuire alla definizione e realizzazione di idea di città intesa come filosofia di vita, come proiezione nel mondo di un desiderio di bellezza». 

In queste parole si concentra il pensiero dell’artista, la sua esistenza dedicata all’arte come espressione del vivere e la mission della Fondazione dedita alla creazione di sempre nuovi spazi condivisi. In questa visione rientra il progetto di una nuova «Porta del Mare», proposto dall’artista quando era in vita, sostenuto in questi anni dalla Fondazione PescarAbruzzo e per il quale la neonata Fondazione Abruzzo per le Arti in questa primavera ed estate 2024 ha finalmente trovato il via libera e l’appoggio necessario dal Comune cittadino per la realizzazione. 

A breve inizieranno i lavori per far rivivere uno degli interventi più iconici realizzati da Summa, un’opera installativa, monumento urbano, la cui versione originale del 1993, all’epoca temporaneamente collocata sulla piazza al termine del corso principale della città, tornerà a inquadrare prospetticamente il mare antistante. Formata da quattro portali dalle forme primarie, un insieme di parallelepipedi con le facce ciascuna di un colore diverso a simboleggiare la possibilità di coesistenza di popoli e culture, la «Porta del Mare» tornerà a farsi dispositivo di comunicazione con il contesto urbano, contribuendo ad attivare una riflessione sulla trasformazione della città

Le attività della Fondazione Summa, varie e articolate, si muovono costantemente nell’orbita della divulgazione del pensiero dell’«abitare». Fra le iniziative svolte la partecipazione, lo scorso 26 maggio, alla «XIV Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane», promossa dall’Adsi, con l’apertura gratuita di luoghi unici della storia e del patrimonio artistico e culturale italiano. 

L’abitazione di Summa e il suo studio, oggi Casa Museo, sono un altro dono dell’artista alla città di Pescara e alla collettività tutta. Già riconosciuta d’interesse culturale dalla Soprintendenza Archeologia, Paesaggio e Belle Arti delle Province di Chieti e Pescara, la Fondazione ha accolto quello spirito di museo diffuso d’Italia promosso da Adsi, che continua a diffondersi nell’adesione all’iniziativa «Aperti per voi sotto le stelle 2024» del Touring Club Italiano, che dal 21 al 23 giugno vede luoghi d’arte e cultura eccezionalmente aperti grazie all’accoglienza dei volontari Touring. Nella prospettiva di radicare il proprio operato sempre di più nell’ambito dello studio e della ricerca, con particolare attenzione alla formazione delle nuove generazioni, la Casa Museo Summa è un’occasione per scoprire o riscoprire la bellezza del luogo, ma anche il pensiero di un’artista che intorno alla bellezza ha lavorato una vita intera.

Maria Letizia Paiato, 20 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

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