«Rosignano Fins» (1995) di Massimo Vitali

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«Rosignano Fins» (1995) di Massimo Vitali

L’Italia in mostra al Photolux Festival di Lucca

Il Bel Paese si mette in discussione attraverso il mirino della biennale fotografica toscana

Conosciuta per la sua storia, il suo patrimonio architettonico e il vivace ambiente culturale, quest’anno Lucca si mette in gioco anche con la fotografia, utilizzandola per guardare al passato e meglio comprendere il presente, con il ritorno del Photolux Festival a cadenza biennale e grazie alla nuova iniziativa «Archivi in Rete».

Dal 23 novembre al 15 dicembre, il Festival festeggia il ventesimo anniversario dalla sua nascita e il sesto da quando è diventato una biennale. L’edizione di quest’anno, «Il Bel Paese?», è un invito a riflettere in modo critico sull’Italia e sull’identità italiana. L’ispirazione per il tema parte da lontano, da Dante, che per primo diede voce all’abitudine tipicamente italiana di amare il proprio paese pur criticandone le fragilità («Ahi Pisa, vituperio delle genti / del bel paese là dove ’l sì suona»).

E così, spiega il direttore artistico Enrico Stefanelli, per Photolux «l’espressione “Bel Paese” viene usata per descrivere l’Italia, una terra riconosciuta per la sua bellezza paesaggistica, artistica e culturale, ma macchiata da terribili atrocità. Il programma espositivo del Festival riflette questa dualità: da un lato le bellezze del nostro Paese, dall’altro le sue fragilità e contraddizioni». 

Per riuscirci, Stefanelli ha preparato un calendario variegato: alle diciannove mostre in programma, di cui la gran parte è stata creata per il Festival, si aggiungono workshop formativi, conferenze, seminari e presentazioni, riunendo fotografi affermati a livello internazionale e artisti emergenti, curatori, giornalisti e teorici. È stata inoltre integrata al Festival la selezione di immagini del «World Press Photo 2024», una celebrazione del migliore fotogiornalismo dell’anno.

Tra le attrazioni principali della biennale, spicca la retrospettiva dedicata a Massimo Vitali, a cui è stato dedicato il Photolux Award 2024: grazie a una selezione che include opere celebri e immagini inedite, «Sotto questo sole», curata da Matteo Balduzzi, è un’opportunità unica per entrare nell’universo dell’artista italiano, che con i suoi scatti di spiagge ha documentato l’evoluzione sociale e culturale dell’Italia. Un altro grande nome in mostra al Festival è Vittorio Sella: la mostra a lui dedicata propone una serie di stampe moderne tratte dai vecchi negativi dell’iconico alpinista e fotografo.

Al confine tra sogno e realtà, alcune mostre raccontano un’Italia intima e privata. L’italo-svedese Joakim Kocjancic, ad esempio, porta al Festival la sezione italiana del progetto «Italia/Europea», una serie in bianco e nero dedicata a esplorare il legame tra artista e soggetto ritratto, mentre in «Home is Home (All Alone)», di Guido Gazzilli, il Fauno da figura mitologica diventa una metafora per la solitudine esistenziale di chi è alla ricerca della propria identità.

Volgono invece uno sguardo critico sulla patria mostre quali «Verità nascoste. Eredità visive della storia recente d’Italia», una collettiva che, attraverso il mirino di artisti tra cui Antonello Ghezzi, Alberto Gandolfo o Martino Lombezzi, offre nuove interpretazioni su eventi storici come il crollo della diga del Vajont o la strage di Viareggio. Si concentra invece sul dramma delle morti sul lavoro il progetto «Omicidio bianco» di Massimo Mastrorillo.

Contemporaneamente al Festival, Lucca ha lanciato nell’autunno un nuovo archivio digitale che riunisce il patrimonio visivo di 36 enti della città: oltre 1,7 milioni di immagini fanno parte del progetto «Archivi in Rete», offrendo un importante sguardo sulla storia politica, sociale e culturale della città. Come spiega Linda Bertelli, professoressa di Estetica alla Scuola Imt e responsabile scientifica, il successo del progetto è una dimostrazione di «come la messa in rete di enti pubblici, privati e culturali attorno alla valorizzazione del patrimonio fotografico, possa offrire nuovi punti di vista sulla gestione e la fruizione del patrimonio».

«Genova» (2008) di Joakim Kocjancic

Anna Aglietta, 21 novembre 2024 | © Riproduzione riservata

L’Italia in mostra al Photolux Festival di Lucca | Anna Aglietta

L’Italia in mostra al Photolux Festival di Lucca | Anna Aglietta