Image

La sala romana del Museo Archeologico Nazionale di Paestum

Foto Museo Archeologico Nazionale di Paestum

Image

La sala romana del Museo Archeologico Nazionale di Paestum

Foto Museo Archeologico Nazionale di Paestum

L’ Archeologico di Paestum dedica una nuova sezione a Mario Torelli

Presentato oggi, 15 novembre, il riallestimento delle testimonianze della città romana sino ai giorni nostri

Image

Giuseppe M. Della Fina

Leggi i suoi articoli

Viene presentato questa mattina il riallestimento di una sezione importante all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Vi si ripercorre la storia della città dal 273 a.C., quando venne fondata la colonia latina, all’età moderna con un’attenzione significativa data alla riscoperta del sito, avvenuta alla metà del Settecento, nell’ambito del fenomeno del Grand Tour e all’attenzione accresciuta ulteriormente durante l’Ottocento. Risalto viene dato anche alla stagione di scavi e studi che ha caratterizzato il Novecento attraverso la presentazione di documenti e fotografie.

L’intervento, coordinato da Tiziana D’Angelo, direttrice dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, in collaborazione con Teresa Marino, funzionario archeologo presso gli stessi parchi, s’inserisce appieno nel progetto complessivo del percorso museale che segue un’ideale sequenza stratigrafica e quindi presenta prima i reperti preistorici e protostorici (al piano seminterrato), poi quelli di età greca e lucana (al pianterreno e al primo piano) e quindi le testimonianze dalla città romana sino a oggi (al secondo piano).

La sezione riallestita è dedicata all’archeologo e storico del mondo antico Mario Torelli, scomparso nel 2020, che ne aveva curato il primo allestimento venticinque anni fa. Non solo, a Paestum e, in particolare, al santuario di Afrodite Urania-Venere Iovia, aveva dedicato uno dei suoi ultimi studi. Nel volume Ritorno a Santa Venera (Edizioni ETS) pubblicato postumo scriveva: «Credo che a tutti gli studiosi di una certa età capiti quello che è accaduto a me, e cioè che, giungendo alla vecchiaia, si ami particolarmente ritornare su argomenti che si sono affrontati negli anni verdi». 

Leggendo la premessa di quel libro si comprende che costituisce quasi un bilancio della sua attività scientifica: vi ricorda con affetto gran parte dei suoi allievi, alcuni dei quali hanno avuto un ruolo significativo nelle vicende di Paestum negli ultimi anni e nella realizzazione di questo nuovo allestimento. Vediamolo più da vicino: attraverso la presentazione di opere ben note, come una statua in bronzo del sileno Marsia e di reperti inediti recuperati in scavi più o meno recenti, si illustrano le forme della religiosità, gli spazi pubblici e privati, i personaggi di rilievo della città e la sua vita quotidiana. Un’attenzione speciale è prestata alle monete provenienti da tesoretti rinvenuti in area urbana e nel territorio. L’apparato didascalico risulta particolarmente curato e si avvale di supporti multimediali posizionati lungo il percorso e nei suoi punti nodali. 
 

Primo piano della statua in bronzo del sileno Marsia. Foto Museo Archeologico Nazionale di Paestum. © Massimiliano Marino

La sala romana con la teca della statua in bronzo del sileno Marsia. Foto Museo Archeologico Nazionale di Paestum

Giuseppe M. Della Fina, 15 novembre 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Recuperati dai Carabinieri del Nucleo Tpc a Città della Pieve due sarcofagi, otto urne e oltre 50 reperti appartenenti alla tomba della celebre gens etrusca

Alessandro Guidi ricostruisce la storia delle scoperte archeologiche, l’aspetto originario del paesaggio a partire dal Paleolitico, una sintesi delle vicende e la fortuna anche in tempi recenti della città delle origini

Giuseppe Sassatelli, alla luce delle scoperte più recenti, ripercorre le origini del capoluogo emiliano a partire dalla metà del X secolo a.C.

Attraverso una serie di approfondimenti Giuseppe M. Della Fina ci accompagna tra i protagonisti delle principali campagne di scavo in corso, da Marzabotto a Tarquinia passando per Vulci, Pontecagnano, Orvieto e Cerveteri

L’ Archeologico di Paestum dedica una nuova sezione a Mario Torelli | Giuseppe M. Della Fina

L’ Archeologico di Paestum dedica una nuova sezione a Mario Torelli | Giuseppe M. Della Fina