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«Madonna che legge con il Bambino, san Giovannino e santa Elisabetta» di Luca Cambiaso (particolare)

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«Madonna che legge con il Bambino, san Giovannino e santa Elisabetta» di Luca Cambiaso (particolare)

L’arte sacra è Antiqua

Dal 27 gennaio al 4 febbraio ritorna a Genova, nelle sale dei Magazzini del Cotone, «Antiqua», rassegna d’antiquariato ligure

Matteo Fochessati

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Dal 27 gennaio al 4 febbraio ritorna a Genova, nelle sale dei Magazzini del Cotone, «Antiqua», rassegna d’antiquariato che da oltre trent’anni propone una qualificata vetrina di antiquari e gallerie d’arte provenienti da tutta Italia.

La mostra, articolata negli stand degli espositori attraverso un variegato percorso di arredi di alta epoca, design, pittura, scultura, tappeti, ceramiche, vetri, argenti, gioielli e oggetti da collezione, anche quest’anno integrerà una rassegna focalizzate sul tema dell’arte sacra. L’argomento selezionato per la XXXIII edizione di «Antiqua» unirà dunque le proposte degli antiquari con alcune mostre allestite grazie al prezioso contributo di musei e istituzioni cittadine.

Dall’importante collezione di tessuti liturgici, costituita da circa settecento pezzi, dell’Istituto Emanuele Brignole, l’Albergo dei Poveri, creato nella seconda metà del Seicento, proverrà una raccolta di paramenti sacri dalla sacrestia della chiesa interna, dedicata all’Immacolata Concezione, e commissionati dalla stessa struttura o ricevuti in donazione da benefattori e da membri dell’aristocrazia genovese. Questo importante nucleo di opere sarà composto da antiche dalmatiche damascate (l’abito liturgico dei diaconi), pianete in tessuto broccato, piviali ricamati, camici decorati con pizzi e merletti, stole e mitrie vescovili.

Altrettanto significativo sarà il prestito proveniente dalla corporate art collection di BPER Banca, main sponsor di «Antiqua» 2024. Da questa importante raccolta bancaria, tradizionalmente legata al contesto culturale e artistico cittadino, giungerà la tela «La Madonna che legge, con il Bambino, san Giovannino e santa Elisabetta» di Luca Cambiaso, pittore originario della Liguria dove, amico dell’architetto Galeazzo Alessi, operò intensamente sino al 1583, quando fu chiamato da Filippo II a decorare la volta della chiesa del monastero dell’Escorial, impresa non terminata per la sua sopraggiunta morte due anni dopo. Sarà accompagnata dal «Notturno con la Sacra Famiglia, san Giovannino e san Giuseppe» proveniente dalla scuola del Cambiaso, che tra i suoi principali riferimenti pittorici ebbe, oltre a Michelangelo, Correggio e Tiziano, Perin del Vaga e Giovan Battista Castello detto il Bergamasco. Sempre alle collezioni BPER appartiene un terzo soggetto sacro, «Madonna col Bambino, sant’Anna e san Giovannino» del milanese Francesco Cairo che, insigne rappresentante del barocco lombardo assieme a Morazzone, Cerano e Procaccini, fu molto attivo a Milano come ritrattista e pittore religioso, dopo aver operato a Torino presso la corte del duca Vittorio Amedeo di Savoia.
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Infine, la Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi presenterà, nella sezione espositiva «Un Santo pittore: I bozzetti religiosi di Bertelli», una selezione di studi a olio o a carboncino di Santo Bertelli che, allievo all’Accademia ligustica di Belle Arti di Genova di Giuseppe Frascheri, Raffaello Granara e Giuseppe Isola e membro della Scuola dei grigi, introdusse nella arte religiosa i principi estetici dell’emergente cultura verista. Autore di numerosi affreschi a Roma e nelle chiese liguri, Bertelli sviluppò nell’ambito dei suoi cicli di arte sacra, un complesso e laborioso metodo pittorico attraverso il quale costruire con la maggiore intensità possibile il realismo delle scene raffigurate. Due tra le opere in esposizione, il grande carboncino e biacca su carta «San Carlo Borromeo» e  l’olio su tela «Trionfo della croce» del 1890, saranno presentate per l’occasione restaurate grazie al sostegno di «Antiqua». Durante i giorni dell’esposizione si terranno incontri con esperti per offrire al pubblico dell’evento un approfondimento sui temi trattati dalle mostre.

Matteo Fochessati, 23 gennaio 2024 | © Riproduzione riservata

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