«Girl in Light, New York» (1967) di Ormond Gigli

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«Girl in Light, New York» (1967) di Ormond Gigli

Il primo Swiss Photomonth

L’evento diffuso su tutto il territorio coinvolgerà 60 partecipanti con l’obiettivo di celebrare la fotografia elvetica a livello internazionale

La Svizzera si appresta a inaugurare il suo primo Swiss Photomonth, un evento che vorrebbe diventare un appuntamento autunnale di riferimento per gli appassionati di fotografia e non solo. Questa manifestazione, che si svolgerà dal 30 agosto al 6 ottobre, coinvolgerà 60 partecipanti, 18 cantoni e 86 eventi, e sarà organizzato dall’associazione Spectrum-Photography in Switzerland, che ha come compito quello di promuovere il panorama fotografico artistico svizzero a livello internazionale.

A dare il via ufficiale sarà l’evento organizzato da Verzasca Foto Festival, che ha sede all'interno di Casa Azul, una storica villa a Gordola. Come ha sottolineato Alfio Tommasini, direttore e curatore del festival, nonché membro del comitato di Spectrum: «Abbiamo deciso di instaurare delle collaborazioni, invitando sei istituzioni o spazi per la fotografia in Svizzera per la realizzazione di una mostra. Ogni collaborazione ha proposto un artista, con l’obiettivo di creare un dialogo tra diverse realtà e interpretare il tema degli incontri». Questa iniziativa non solo rafforza le connessioni tra le varie scene artistiche elvetiche, ma offre anche ai visitatori un’esperienza immersiva e multisensoriale, in cui la fotografia si fonde con il paesaggio naturale e culturale della regione.

Tra gli eventi di punta per i giovani c’è Plat(t)form 2024, che si terrà dal 6 all’8 settembre a Winterthur. Nonostante il Fotomuseum Winterthur sia temporaneamente chiuso per lavori, l’evento offrirà a 42 fotografi e artisti internazionali l'opportunità di presentare il loro portfolio al pubblico e a un gruppo di esperti.

Il Masi Lugano si distingue invece con l’apertura, dall’8 settembre, della mostra dedicata a Luigi Ghirri: «Viaggi», curata da James Lingwood.

Oltre ai grandi musei, lo Swiss Photomonth invita i visitatori a esplorare spazi meno conosciuti ma altrettanto affascinanti. Tra questi, la Fondazione Rolla a Bruzella, una gemma nascosta nel cuore del Canton Ticino che ha sede nell’ex asilo del paese e organizza visite guidate all’archivio e alla Collezione Rolla. Tra le collaborazioni con gallerie private, è interessante quella con Bildhalle di Zurigo, che ospita fino al 2 novembre una mostra dedicata al leggendario fotografo svizzero Werner Bischof, intitolata «Colors & Black & White». La mostra, curata dal figlio Marco, offre un’intima e affascinante retrospettiva di opere recentemente riscoperte che hanno portato alla luce un tesoro nascosto di fotografie a colori, fino ad ora inedite.

In un’epoca in cui l’arte e la cultura sono spesso frammentate in iniziative isolate, lo Swiss Photomonth si distingue come un esempio concreto di ciò che si può ottenere attraverso la collaborazione e l'unione delle forze di un Paese. Oltre a consacrare i grandi fotografi del passato, questo evento offre diverse possibilità ai giovani talenti emergenti, garantendo così un dialogo tra le generazioni e una visione aperta al futuro della fotografia.

«Serving» di Margaux Corda. @ Margaux Corda

Rischa Paterlini, 27 agosto 2024 | © Riproduzione riservata

Il primo Swiss Photomonth | Rischa Paterlini

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