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Da Monica De Cardenas, Devito, Fratino, Maloof, Orchard e Teoldi condividono la capacità di raccontare squarci domestici pervasi da un senso di sospensione e leggerezza emotiva senza essere superficiali
- Michela Moro
- 28 marzo 2025
- 00’minuti di lettura


Louis Fratino, «Studio nude», 2025 (particolare)
Il disegno come condizione di ricerca
Da Monica De Cardenas, Devito, Fratino, Maloof, Orchard e Teoldi condividono la capacità di raccontare squarci domestici pervasi da un senso di sospensione e leggerezza emotiva senza essere superficiali
- Michela Moro
- 28 marzo 2025
- 00’minuti di lettura
Michela Moro
Leggi i suoi articoliAmici nella vita e osmotici nella professione, un legame che condivide passioni, quotidianità e visioni del mondo, ognuno con la propria personalità ben definita, tessuto connettivo la pittura, una pittura dirompente ma romantica che contiene in sé la storia di alcuni linguaggi visivi del Novecento, dal Cubismo al Realismo magico. Monica De Cardenas, a Milano, presenta dal 4 aprile al 17 maggio opere di Leonardo Devito, Louis Fratino, Nikki Maloof, Danielle Orchard e Alessandro Teoldi nella mostra «Intimate Tales», cinque artisti che condividono anche la capacità di raccontare squarci domestici pervasi da un senso di sospensione e leggerezza emotiva senza essere superficiali, il che rende i lavori irreali, sofisticati nella loro semplicità.
Scrive Micola Clara Brambilla: «La pratica di ciascuno di loro si nutre di una memoria stratificata, dell’urgenza di recuperare un realismo che sia capace di elevare la quotidianità e la dimensione domestica a luogo di intimità, ma anche a spazio su cui proiettare desideri e immaginari». Altra assonanza tra i cinque artisti è la passione per il disegno, centrale per tutti loro, come prova il fatto che tutte le opere esposte siano su carta. Di Leonardo Devito (1997, Firenze) figura «Cattive frequentazioni», 2025, dove a matita diavoli tentano o circuiscono il ragazzo. Anche per Louis Fratino (1993, Annapolis, Maryland) il mezzo che fissa i pensieri è il disegno, di lui sono esposti carboncini, pastelli e acquerelli. Le matite colorate aiutano le esplosioni domestiche e ironiche di Nikki Maloof (1985, Peoria, Illinois); Danielle Orchard (1985, Fort Wayne, Indiana) racconta l’universo femminile e la maternità con carboncino, e attraverso l’uso di collage, olio, carboncino, pastelli e inchiostro Alessandro Teoldi (1987, Milano) fissa sulla carta soggetti come «Tempesta», «Ombra», «Chiaro di Luna» e «Mirtilli». «Per questi artisti, il disegno non è solamente un mezzo, uno studio preparatorio, ma una condizione di ricerca, un linguaggio autonomo», conclude Brambilla.