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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliPippa Bacca (al secolo, Giuseppina Pasqualino di Marineo), l’artista che venne violentata e uccisa in Turchia nel 2008 nella performance itinerante «Spose in viaggio», con cui si proponeva di attraversare in autostop 11 paesi teatro di conflitti armati, avrebbe oggi cinquant’anni precisi. Per ricordarla Palazzo Morando, nell’ambito della Milano Art Week, ospita la mostra «Pippa Bacca: innesti», dove non solo sarà possibile vedere le immagini e il vestito di questa sua ultima, tragica avventura, ma anche, inserita nella collezione e tra le sale del Palazzo, una cinquantina di opere, alcune delle quali mai esposte prima.
La mostra, aperta al pubblico dal 29 marzo fino al 7 settembre, è curata da Mirco Marino e Rosalia Pasqualino di Marineo, con un’installazione di Cosimo Piovasco di Rondò, e in collaborazione con la famiglia di Pippa Bacca e il Comune di Milano.
Pippa Bacca inizia la sua attività artistica intorno al 1995 e fino al 2008 produce numerose opere usando la tecnica del ritaglio o, in alternativa, realizza delle performance. Usa le forbici per creare forme da fotografie, foglie, carte diverse in colori variabili: i temi più amati sono il viaggio, la femminilità, i miti. Le sue opere spesso si fondono con i ricordi delle persone, con frammenti di esperienze e fotografie di viaggio.
Opere dell’artista si inseriscono non solo nel percorso del «Museo di Milano», ma anche tra le sale riccamente decorate dell’appartamento Morando: tra i ritratti settecenteschi, nella Sala d’Ercole, compare il «Ritratto presunto di Pippa ed Eva» della fotografa Camilla Micheli, mentre nella vetrina della Saletta egizia, tra i reperti e le divinità ibride (metà umane e metà animali) collezionati da Lydia Morando, si dispongono gli scorpioni e i serpenti di Pippa, ritagliati all’interno di grandi banconote.
«Questa mostra ci permette di rendere omaggio a una grande artista milanese, ma anche di riflettere sulla sua visione del mondo, fatta di coraggio, libertà e un’umanità profonda, dichiara l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. Pippa Bacca ha saputo trasformare il suo impegno artistico in un viaggio simbolico di incontro tra culture, un tema che oggi risuona con forza nel contesto globale. Un'eredità che Milano custodisce anche attraverso il giardino a lei dedicato, spazio di bellezza e memoria nel cuore della città».