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Giacomo De Maria, «Il Genio incorona d'alloro le tre Arti», 1789

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Giacomo De Maria, «Il Genio incorona d'alloro le tre Arti», 1789

Il «Canova bolognese»

Nuovi studi sul lavoro di Giacomo De Maria, importante scultore del panorama ancora poco esplorato del neoclassicismo in Italia

Luisa Martorelli

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I due volumi di Antonella Mampieri sullo scultore bolognese Giacomo De Maria (1760-1838) approfondiscono  la vita e l’opera di uno dei protagonisti della scultura bolognese tra Sette e Ottocento nel panorama ancora poco esplorato del neoclassicismo in Italia.

Con l’ausilio di fonti documentarie e della letteratura del tempo, la studiosa restituisce la ricchezza di un contesto storico in cui lo scultore è produttivo nella sua città al fianco dei più celebri architetti del neoclassicismo, lavorando a numerosi progetti decorativi. 

De Maria lavora a ville e palazzi di Bologna, al timpano di Villa Aldini e ai monumenti per il cimitero monumentale della Certosa, con uno stile memore della tradizione barocca ma aggiornato al nuovo gusto neoclassico.

Il viaggio compiuto a Roma, tra il 1786 e il 1787, è fondamentale. Durante il soggiorno nella capitale, l’artista studia le antichità, apprendendo i segreti della tecnica ed entrando in relazione con l’ambiente di eruditi, antiquari e viaggiatori che frequentavano l’atelier di Canova. Non a caso Cesare Masini ricorda De Maria con l’appellativo di «Canova bolognese».

La formazione avvenuta presso l’Accademia Clementina matura con l’apprendistato a Roma, ma al passaggio del nuovo secolo le riforme istituzionali avviate da Napoleone Bonaparte sono decisive per la creazione dell’Accademia Nazionale di Bologna, dove De Maria è membro dal 1801 e al suo magistero si forma una generazione di scultori divenuti famosi allo studio di Canova. 

Oltre alle opere cimiteriali, è versatile nella produzione di statue devozionali, gruppi presepiali e apparati effimeri e diventa uno specialista nella lavorazione a stucco, terracotta e cartapesta. Tra le sculture celebri, la monumentale «Morte di Virginia» (1811) risulta un modello etico e di tecnica per gli allievi della Scuola di scultura.

Giacomo De Maria (1760-1838)
di Antonella Mampieri , pp. 760 p., ill, voll.2, Patron editore, Bologna 2020, € 58

Giacomo De Maria, «Il Genio incorona d'alloro le tre Arti», 1789

Luisa Martorelli, 22 agosto 2021 | © Riproduzione riservata

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Il «Canova bolognese» | Luisa Martorelli

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