Antonio Mirabelli
Leggi i suoi articoliI cataloghi delle grandi case d’aste (Phillips, Christie’s e Sotheby’s) relativi agli incanti serali e diurni che prenderanno il via il prossimo 6 marzo a Londra sono ora consultabili nella loro interezza. Da un punto di vista macroscopico, sfogliandoli, si nota una accelerazione nella proposta di artisti di peso, specialmente nelle sessioni serali. E non è un caso, vista la prudenza negli investimenti dettata dalle contingenze economiche e geopolitiche del momento che tendono a dirigere i bid verso nomi rassicuranti dell’arte.
Risultano più contenuti i margini lasciati all’ultracontemporaneo, negli ultimi anni presentato in sessioni costruite ad hoc come «The Now» di Sotheby’s, che la casa d’aste, questa volta, ha deciso di unire al segmento «Modern & Contemporary» con la locuzione «featuring The Now», accorpandolo in un’unica tornata prevista per il 6 marzo. Dunque, ampio spazio ai capisaldi della seconda metà ’900 e dell’impressionismo, in odore di celebrazione in occasione del 150mo anniversario della prima mostra parigina del 1874.
Proprio riguardo al periodo impressionista e Post impressionista, nel catalogo di Christie’s della «20th/21st Century: London Evening Sale» del 7 marzo spiccano nomi altisonanti come Camille Pisarro, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas e Claude Monet, quest’ultimo presente con diversi dipinti tra cui il capolavoro «Matinée sur la Seine, temps net» (1897) con offerte a partire da 12 milioni di sterline. Artisti che si ritrovano anche tra quelli proposti dalla «Modern & Contemporary Evening Auction featuring The Now» del 6 marzo di Sotheby’s dove a risaltare è lo splendido «Saint-Tropez. Le rayon vert» (1906) di Paul Signac stimato 5-7 milioni di sterline.
Relativamente al contemporaneo, tra i top lot di Christie’s ci sono Francis Bacon con «Landscape near Malabata, Tangier» del 1963, David Hockney con l’iconica «California» del 1965, a stima su richiesta, e poi ancora Lucian Freud, Alice Neel, Damien Hirst e Alex Katz. Bacon e Hockney risultano punte di diamante anche della selezione di Sotheby’s a cui si aggiungono il materico «Head of E.O.W» (1964) di Frank Auerbach, quotato 3-4 milioni di sterline, diverse opere di Jean Dubuffet e George Condo e poi un elegantissimo «Sans titre (Soirée snob chez la princesse)» del 1946 a firma Joan Mirò, a partire da 5 milioni di sterline. Per la «20th Century & Contemporary Art Evening Sale» del 7 marzo Phillips, invece, propone un catalogo contenuto di 29 lotti dove figura un insolito lavoro su superficie rossa di Yayoi Kusama «Infinity-Nets (ZXSSAO)» del 2008 e poi a seguire Cecily Brown, Adrian Ghenie ed Andy Warhol e il suo «Portrait of Prince Diana» (1982) con offerte da 1,2 milioni di sterline a salire.
Un discorso a parte meritano gli artisti italiani, la cui presenza è assicurata in tutte le selezioni. Protagonisti indiscussi sono Salvo e Alighiero Boetti. Il primo è presentato da Christie’s e Sotheby’s, nelle sessioni serali del 7 e 6 marzo, con due lavori storicizzati e datati rispettivamente 1985 e 1988, entrambi con la stessa quotazione: 100-150mila sterline. Discorso che si ripete anche per Phillips che punta su un’opera più recente «Mediterraneo» del 2008. Boetti invece ha un peso specifico nel catalogo di Christie’s, vista anche la mostra «Mettere al Mondo il Mondo», che la casa d’aste ha voluto organizzare in occasione dei trent’anni dalla scomparsa dell’artista torinese.
Non mancano, disseminati nei copiosi cataloghi, i nomi di Enrico Castellani, Paolo Scheggi e Mimmo Rotella da Phillips, Giorgio Morandi, Piero Dorazio e Giorgio De Chirico da Sotheby’s, Lucio Fontana, Francesco Clemente e Giulio Paolini da Christie’s. Probabilmente per intercettare le frequenze della mostra da poco inaugurata alla National Portrait Gallery di Londra «The Time is Always Now», che indaga il potente carattere espressivo degli artisti africani della Diaspora e curata dallo scrittore Ekow Eshun, la selezione dei cataloghi delle aste si compone anche di alcuni degli artisti presenti nella mostra come, ad esempio: Hurvin Anderson, Nathaniel Mary Quinn e Chris Ofili.
Infine, per gli amanti del Surrealismo, ma non solo, Christie’s il 7 marzo propone «The Art of Surreal Evening Sale», un catalogo incentrato interamente sul movimento artistico in questione, di cui ben sette dei 25 lavori offerti agli incanti sono a firma René Magritte. A tal riguardo, come non menzionare il magnifico dipinto del 1958 «L’ami intime» con una stima di 30-50 milioni di sterline.
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