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La sanificazione, nei giorni scorsi, di Palazzo Braschi a Roma

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La sanificazione, nei giorni scorsi, di Palazzo Braschi a Roma

Giorno per giorno nell'arte | La ripartenza: 18-24 maggio

La Fase 2 per i luoghi di cultura. Una mappa in divenire delle riaperture

Anna Maria Farinato

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Dopo settimane di chiusura fisica, un fiorire di attività digitali e interattive e un trasloco in massa sui canali social, anche per musei, gallerie, sedi espositive, parchi archeologici scatta la Fase 2, quella che vedrà, in ordine sparso, l’atteso ritorno del pubblico. Il 18 maggio, l’ora x, coincide anche con la celebrazione della Giornata Internazionale dei Musei, promossa dall’Icom (International Council of Museums), quest’anno incentrata sul tema «Musei per l'eguaglianza: diversità e inclusione».

A fare da apripista è stato l’Alto Adige, dove qualche riapertura si è già vista la settimana scorsa: grazie a una legge provinciale i visitatori sono tornati nella Galleria Foto Forum di Bolzano e nei prossimi giorni potranno farlo anche nel Museo archeologico nazionale, «casa» della mummia Ötzi.

Sanificati e igienizzati, i luoghi della cultura si preparano a nuove forme di fruizione, all’insegna del distanziamento sociale e della sicurezza; per tenere un nuovo contagio fuori dalla porta sarà fondamentale l’adozione di  regole organizzative e comportamentali, dall’obbligo di prenotazione online, per consentire ingressi contingentati, all’uso di mascherine, guanti e gel per operatori e pubblico, dal controllo della temperatura corporea dei visitatori agli itinerari monodirezionali e al ricorso alle audio visite, in sostituzione delle  visite guidate (utile, a questo proposito, il vademecum messo a punto da ConfCultura).

Partendo dal Nordest, ecco una mappa sintetica delle principali «ripartenze». 

Il variegato panorama veneto
In Veneto, a Padova dal 18 maggio riprende il dialogo interrotto con «L’Egitto di Belzoni, Un gigante nella terra delle piramidi», al Centro Culturale Altinate fino al 20 giugno, mentre il 20 maggio riapre «A nostra immagine. Scultura in terracotta del Rinascimento. Da Donatello a Riccio» allestita alle Gallerie del Palazzo Vescovile con una possibile proroga della chiusura oltre il 2 giugno; nello stesso giorno a Oderzo (nel trevigiano) si potrà tornare a visitare «L’anima delle cose. Riti e corredi dalla necropoli romana di Opitergium» nella duplice sede del Museo Archeologico Eno Bellis e del vicino Palazzo Foscolo.

Nel resto della Marca, a Treviso dal 2 giugno al civico Museo di Santa Caterina riapre «Natura in posa. Capolavori dal Kunsthistorisches Museum di Vienna in dialogo con la fotografia contemporanea»; a Conegliano dai primi di giugno a Palazzo Sarcinelli si prevede di riprendere «Il racconto della montagna nella pittura tra ’800 e ’900». Bisognerà invece attendere ancora un mese (il 20 giugno) per tornare a Bassano del Grappa e accedere nuovamente alla monografica dedicata a Giovan Battista Piranesi presso Palazzo Sturm.

Intanto a Rovigo, in Palazzo Roncale, si lavora alla riapertura de «La quercia di Dante» (inaugurata a marzo e chiusa dopo sole 48 ore) mentre slitta a metà settembre la proposta espositiva dedicata a Chagall a Palazzo Roverella. A Venezia molte istituzioni, come i Musei civici, stanno ancora lavorando alla definizione delle date per riapertura e inaugurazione di nuove mostre, mentre la Biennale di Architettura è stata spostata al 2021, dal 22 maggio al 21 novembre, e la Biennale di Arti visive al 2022, dal 23 aprile al 27 novembre. Le Gallerie dell'Accademia riaprono al pubblico il 26 maggio con una nuova opera: la «Pala di Sant'Anna» di Jacopo Bassano, che torna al museo veneziano dopo oltre un secolo di assenza. 

A Verona dal 19 maggio, la Galleria Studio La Città torna ad accogliere i visitatori con le due mostre «Vetro» e «Aleph», (la personale di Massimiliano Gatti) anche con visite guidate (il venerdì e il sabato) su prenotazione obbligatoria mentre entro la prima metà di giugno la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti sarà nuovamente accessibile con «La mano che crea. Ugo Zannoni 1836-1919 scultore, collezionista e mecenate».

Milano aspetta
Le riaperture, per il momento, non riguarderanno molte delle istituzioni di Milano. Porte ancora chiuse per biblioteche e musei civici, ovvero, tra gli altri, Museo del Novecento, Gam-Galleria di Arte Moderna, Museo archeologico, Musei del Castello Sforzesco e Mudec-Museo delle Culture. Il Comune aveva elaborato un piano sperimentale in base al quale i musei civici avrebbero dovuto riaprire a giorni alterni e con ingressi su prenotazione a partire da martedì 19.

Felice eccezione è il Museo Poldi Pezzoli, che ha riaperto il 18. Non stupisce, essendo da sempre un modello, e una fondazione.

L’Amministrazione ha però preferito prolungare di qualche giorno la chiusura per testare i protocolli di sicurezza e sanificazione. Anche la Pinacoteca di Brera, che nei giorni di chiusura forzata non ha mai interrotto il dialogo con il suo pubblico, proponendo una nutrita serie di iniziative online, resta in attesa di completare le verifiche necessarie per far ripartire in sicurezza la frequentazione da parte del pubblico. Congelata dall’emergenza, la mostra di «Georges de La Tour» a Palazzo Reale riaccoglierà i visitatori dal 28 maggio al 27 settembre.

Alle Gallerie d’Italia, «Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna» si era interrotta a pochi giorni dalla chiusura programmata; chi l’avesse persa, in attesa della riapertura del 2 giugno (e fino al 28) potrà farsene un’idea con l’esperienza virtuale immersiva realizzata in collaborazione con Zeranta Edutainment e proposta dalle Gallerie d’Italia. Restando in Lombardia, dal 22 maggio tornano visitabili in piena sicurezza il parco botanico e gran parte della casa museo di Villa Carlotta a Tremezzina (Como).

Le riaperture di Bergamo
A Bergamo, città tanto dolorosamente colpita dal Covid-19, il 22 maggio riapre le porte l’Accademia Carrara. La sicurezza di visitatori e operatori sarà garantita oltre che dai sistemi di rilevazione automatica della temperatura, da mascherine e guanti offerti a chi ne fosse sprovvisto, dalla soluzione idroalcolica per le mani reperibili lungo tutto il percorso di visita, anche dal dispositivo Fidelitas Distance, che il museo bergamasco sperimenta per primo in Italia. Si tratta di un bracciale in grado di rilevare la distanza minima tra le persone; una vibrazione e una luce a led avvisano chi lo indossa dell’eventuale «sconfinamento». Nel percorso museale, nella sala dedicata alla pittura del Seicento, una sorpresa:  «I musici» di Caravaggio allestiti a fianco delle opere di cultura caravaggesca. Il dipinto, giunto in prestito dal Metropolitan di New York per la mostra dedicata a Simone Peterzano, sarebbe dovuto rientrare negli Usa dopo il 17 maggio, a conclusione della rassegna. Il museo newyorkese, che non riaprirà prima di agosto, ha deciso invece di prorogare il prestito all'Accademia Cararra fino a fine estate.  Oltre alla collezione permanente del museo torna a essere visitabile anche la mostra «Il suono del becco del picchio» di Antonio Rovaldi, allestita nell'Ala Vitali.

Brescia: aspettando la Vittoria Alata 
La dea di epoca romana è ora attesa in città come uno dei simboli che guiderà la rinascita di Brescia. Era previsto che la Vittoria Alata ritornasse  in primavera, dopo la conclusione del restauro condotto dall'Opificio delle Pietre Dure a Firenze. Il virus ha scombussolato tutto. Le celebrazioni sono riprogrammate per l'autunno. Da novembre il grande bronzo avrà una nuova collocazione nella cella orientale del Capitolium, in un allestimento curato da Juan Navarro Baldeweg (l'architetto spagnolo sarà a sua volta oggetto di una mostra da settembre).
Intanto il 21 maggio riprendono le attività, con nuove modalità di fruizione, la Pinacoteca Tosio Martinengo e il Museo di Santa Giulia. Prenotazione obbligatoria sul sito www.bresciamusei.com.


Torino riparte
Mentre ci si augura che la mostra di Mantegna a Palazzo Madama, prevista fino al 4 maggio, possa essere prorogata e tornare così a essere visitabile, arriva la conferma che «Argenti preziosi. Opere dagli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama» sarà aperta dalla seconda metà di giugno; «Helmut Newton. Work» rimarrà alla Gam fino al 27 settembre, mentre è slittata al 23 giugno l’apertura di «Forma/Informe la fase non-oggettiva nella fotografia italiana 1935-1958» nella Wunderkammer. Il Mao-Museo d’arte orientale ha esteso al 6 settembre la visita di «Dipingere l’Asia dal vero», con opere  di Savage Landor.

Dopo un’intesa attività online porte aperte da oggi in via delle Rosine per  Camera-Centro italiano per la fotografia, che ha prorogato al 30 agosto la chiusura di «Memoria e passione. Da Capa a Ghirri, Capolavori della Collezione Bertero», al 14 giugno quella di «Biomega Multiverso», allestita nella Project Room, e riprogrammato per l’autunno la grande mostra su Paolo Ventura. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo festeggia la ripartenza offrendo oggi l’ingresso gratuito. Piccoli gruppi potranno sperimentare la vista ad hoc della mostra Aletheia di Berlinde de Bruyckere. Tra le gallerie private, Alberto Peola Artecontemporanea riparte il 19 dalle opere di Giuseppe Mulas.

Non se ne conosce ancora la data di apertura, ma dal 16 maggio si può sbirciare dietro le quinte di «Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750», nella Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria, in un videodocumentario accompagnato dalla guida vocale dei curatori Michela di Macco e Giuseppe Dardanello.

Da martedì 19 riaprono anche la Collezione Cerruti e il Castello di Rivoli, che si è visto prorogare fino al 30 agosto  i prestiti delle opere per «Di fronte al collezionista. La collezione di Uli Sigg di arte contemporanea cinese», nonché per «Giorgio Morandi. Capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti» (fino al 26 luglio)  «Renato Leotta. Sole» e «James Richards. Alms fo the Birds».

A Stresa, nel Verbano, alle Isole Borromee, dopo il Parco Pallavicino, riaperto dal 4 maggio, dal 18 aprono anche l'Isola Bella, che celebra il suo «creatore» con la mostra a cura di Alessandro Morandotti e Mauro Natale «Vitaliano VI. L’invenzione dell’Isola Bella», l’Isola Madre, con le sue spettacolari fioriture, e la Rocca di Angera, dove nell’ala scaligera fino al 27 settembre è ospitata la terza edizione della rassegna di arte contemporanea «Fantastic Utopias», a cura di Ilaria Bonacossa e in collaborazione con la Galleria Continua.

Acqua alta a Firenze
Da martedì 19 maggio  torna visitabile nelle due sedi di Firenze della Galleria Poggiali la mostra «Acqua alta - High tide» del piemontese Fabio Viale. Due installazioni, tra cui una, decisamente monumentale,  composta da 18 tonnellate di marmo a formare una ripida «cascata» di pietrisco.

Il Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato accoglierà nuovamente i suoi visitatori da giovedì 21 maggio con la  proroga fino al 23 agosto di «The Missing Planet», con la nuova videoinstallazione «Interregnum» di Adrian Paci e le dieci bandiere d’artista realizzate per Centro Pecci Extra e il progetto dedicato a bambini e ragazzi Kene/Spazio. L’ingresso fino al 3 giugno sarà gratuito. Dal 4 giugno al 23 agosto nel centro pratese sarà allestita la mostra dedicata al fotografo e poeta cinese Ren Hang. A Palazzo Pretorio torna visitabile da oggi, prorogata fino al 6 gennaio, la mostra «Dopo Caravaggio. Il Seicento napoletano nelle collezioni di Palazzo Pretorio e della Fondazione De Vito».

A Pistoia riprende dal 21 maggio il cammino dei migranti documentato da Sebastião Salgado nel progetto fotografico «Exodus. In cammino sulla strada delle migrazioni», che tornerà a essere visitabile, con prenotazione obbligatoria,  fino al 26 luglio, nella Fondazione Pistoia Musei (www.fondazionepistoiamusei.it).
Dal 22 al 24 maggio la città avrebbe dovuto ospitare l'XI edizione del festival di antropologia del contemporaneo Pistoia-Dialoghi sull'uomo.  Gli incontri dal vivo non ci potranno essere, ma sui canali social del festival sono previste proiezioni e conferenze in streaming con pensatori contemporanei. Sabato 23 toccherà proprio a Salgado, intervistato Roberto Koch. Il video inedito è stato realizzato in occasione dell'appello lanciato dal fotografo brasiliano per tutelare gli indigeni dell'Amazzonia dal rischio di genocidio che la diffusione del Coronavirus potrebbe causare.

A Bologna un incontro atteso da 300 anni
Dopo vicissitudini durate 300 anni e quasi tre mesi, finalmente si potrà vedere riunito il rinascimentale Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, ricomposto a Palazzo Fava nella mostra a cura di Cecilia Cavalca e Mauro Natale «La riscoperta di un capolavoro». Tutti i prestiti (molti internazionali) sono stati prorogati per un periodo corripondente a quello della forzata chiusura.

Riaprono domani il MAMbo, il museo d'arte contemporanea di Bologna, e Museo Morandi. Gradualmente seguiranno anche le altre collezioni che fanno a capo all'Istituzione Bologna musei. Da sabato, ad esempio, sarà la volta di Casa Morandi e del Museo per la Memoria di Ustica.

Dal 19 maggio è pronto a riaccogliere i visitatori anche il Museo dell’Arte Cinese di Parma, dove fino al 31 dicembre è allestita la mostra «Mode nel mondo. I vestiti raccontano le vite dei popoli».

Tornando a Bologna, dal 21 maggio a Palazzo Pallavicini apre al pubblico la rassegna su Robert Doisneau già prevista per marzo e ora prorogata fino al 21 luglio. Al Mic-Museo Internazionale della Ceramica di Faenza si protrarrà eccezionalmente fino al 2 giugno «Picasso. La sfida della ceramica». C’è ancora incertezza invece su «Ulisse» ai Musei di San Domenico di Forlì e «Tra Simbolismo e Futurismo. Gaetano Previati» al Castello Estense di Ferrara, che si spera di poter tenere aperte fino all’estate.

Le Gallerie Estensi si stanno preparando a riaprire le porte in tutte le loro sedi (Galleria Estense, Biblioteca Estense Universitaria, Palazzo Ducale di Sassuolo e Pinacoteca Nazionale di Ferrara) il 2 giugno. «Si tratta di una giornata emblematica per il popolo italiano che noi vogliamo festeggiare accogliendo di nuovo il pubblico nelle nostre sale dopo quasi tre mesi di lockdown, sottolinea la direttrice Martina Bagnoli. Abbiamo chiuso per proteggere il pubblico dal contagio e vogliamo riaprire continuando a farlo. Per questo motivo abbiamo intrapreso una serie di azioni mirate a garantire la sicurezza dei visitatori e dei lavoratori». Per spiegare al pubblico la nuova modalità di visita, la campagna social #sicuriaregoladarte proporrà immagini iconiche del museo.

A Modena riapre al pubblico oggi con ingresso libero, nella Palazzina dei Giardini «Geumhyung Jeong. Upgrade in Progress», prima personale italiana dell’artista coreana. Prima del lockdown era rimasta aperta solo due giorni.

Roma is open
È l’eloquente installazione di Martí Guixé «Open! Your Free Zone Outside» ad accogliere da oggi sulla scalinata i visitatori nella riaperta Galleria Nazionale, mentre nel Salone Centrale «A distanza ravvicinata», in un momento in cui tra le persone s’impone una distanza di sicurezza, è emblematica delle possibilità di racconto e di dialogo delle opere della collezione. Riaperte anche le mostre di Gregorio Botta, Maria Elisabetta Novello e Attilio Cassinelli.

Non riapriranno oggi, ma più probabilmente all’inizio di giugno le Gallerie Nazionali di Arte Antica; intanto però è certa la proroga delle mostre in corso: «Rembrandt alla Galleria Corsini. L’autoritratto come san Paolo» rimarrà allestita 
fino al 30 settembre, «Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio» fino al 30 ottobre.

Tra le mostre che ripartono oggi invece c’è, nel Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni, «Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma», a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, che, inaugurata lo scorso febbraio e subito chiusa a causa dell’emergenza Covid-19, riapre con chiusura prorogata al 26 luglio. Anche «Conversation Pieces | Part IV. La realtà è ciò che non scompare quando smetti di crederci» alla Fondazione Memmo ridà accesso fino al 30 giugno alle opere di Corinna Gosmaro, Philippe Rahm, Rolf Sachs selezionate a cura di Marcello Smarrelli. Alla Wegil le «Icons» di Elliott Erwitt attendono il pubblico fino al 12 luglio.

Partono oggi le prenotazioni per la Galleria Borghese, che tornerà interamente accessibile da domani, con spazi riorganizzati e nuove misure di sicurezza: i servizi di accoglienza (biglietteria, guardaroba, bookshop) sono situati nei box lungo il viale esterno della Galleria in modo da limitare la permanenza dei visitatori (ridotti a 80 per turno) all’interno dell’edificio. Porte riaperte da domani anche per i musei civici di Roma: Musei Capitolini, Museo di Roma a Palazzo Braschi (i primi due, insieme all’Ara Pacis, sanificati con il contributo di Lysoform e Anticimex) e Palazzo delle Esposizioni.

Ai Capitolini per i primi tre giorni (19-21 maggio) l’accesso sarà possibile solo per i possessori della carta Mic-Musei in Comune. Dal 22, apertura per tutti, con prenotazione obbligatoria. A Palazzo Braschi si potrà tornare a vedere «Canova. Eterna Bellezza», grazie alla proroga fino al 21 giugno. Date di chiusura estese fino al 2 giugno anche per «Gabriele Basilico. Metropoli» e «Jim Dine» al Palazzo delle Esposizioni, dove slitta a metà giugno l’inaugurazione di «World Press Photo 2020».

Dal 2 giugno si tornerà nei musei dell’Ara Pacis, Mercati di Traiano, Fori Imperiali, Centrale Montemartini, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna, Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo Bilotti, Museo Barracco, Museo Napoleonico, Museo Canonica, Museo della Repubblica romana, Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura e nelle aree archeologiche aperte al pubblico. Il 3 giugno aprirà anche l’Archivio Storico Capitolino.

Dal 22 maggio si può tornare a vedere la mostra su Gio Ponti al MaXXI, museo che ha programmato una riapertura graduale. Il 19 intanto parte il nuovo progetto #Zcommunity, uno spazio di studio e creatività per ragazzi dai 14 ai 19 anni.

Al Colosseo si potrà tornare probabilmente a fine mese (si parla del 28). Riaperti i Musei Vaticani e annunciata per il 2 giugno la riapertura dell'attesissima mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale.

A Perugia Taddeo di Bartolo
Dal 28 maggio tornano accessibili tutte le sale della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, così come la mostra su Taddeo di Bartolo (1362 ca-1422), la prima monografica dedicata al pittore senese. Rimasta aperta solo un giorno prima dell’emergenza, la rassegna curata da Gail E. Solberg fino al 30 agosto propone un centinaio di tavole del maestro toscano, in prestito anche da istituzioni internazionali.

Nelle Marche Giacomelli
Riparte dal 20 maggio nel Palazzo del Duca-Palazzetto Baviera di Senigallia (An) un’altra rassegna interrotta dal Covid-19, «Sguardi di Novecento. Giacomelli e il suo tempo». Aperta e subito richiusa a febbraio, riprende ora il suo corso fino al 27 settembre.

In Campania si riparte dai parchi
Dalle 10 di oggi porte riaperte in due siti archeologici del Cilento, il Parco Archeologico di Paestum e Velia. Nel sito di Paestum tra i primi ad essere accolti saranno ragazzi autistici con le loro famiglie nell'ambito di un progetto di inclusione che il Parco sta portando avanti da due anni. «Ripartiamo dalla mission sociale del museo che è rivolta all'inclusione e alla condivisione di conoscenza e bellezza al di là di ogni forma di barriera, commenta il direttore, Gabriel Zuchtriegel. Il rilancio al quale stiamo lavorando tutti, speriamo sia una ripartenza economica, sociale e culturale all'insegna di una sempre maggiore inclusione e partecipazione dei cittadini e dei ragazzi e bambini nei luoghi della cultura».

A Nuoro i rapporti tra Sardegna e Piemonte
In Sardegna, il 29 maggio riprende l’attività espositiva del MAN-Museo d’Arte Provincia di Nuoro con l’apertura al pubblico di «Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale», a cura di Luca Scarlini. Slittata da marzo, sarà ora visitabile fino al 15 novembre.

Articolo in aggiornamento
ha collaborato Veronica Rodenigo

Nel Calendario delle mostre del Giornale dell'Arte tutte le mostre in Italia nel mondo
 

Anna Maria Farinato, 18 giugno 2020 | © Riproduzione riservata

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