Image

Salvatore Settis

Image

Salvatore Settis

Cinquantasette ritratti di Salvatore Settis

L’archeologo e storico dell’arte ha rivisto alcuni suoi scritti su personaggi incontrati nel corso della vita, raggruppandoli per nuclei tematici all’interno di un unico volume

Image

Giuseppe M. Della Fina

Leggi i suoi articoli

La copertina del volume

Registro delle assenze. Profili e paesaggi

Salvatore Settis ha riunito i ritratti di alcuni personaggi incontrati nel corso della vita. Essi erano stati scritti come articoli per i giornali ai quali collabora o in occasione di commemorazioni accademiche. Ora l’autore li «ha rimaneggiati o riscritti» e li ha disposti raggruppandoli per nuclei tematici: i maestri degli anni universitari; le figure rilevanti incontrate successivamente durante la formazione; i compagni di strada; gli allievi e le allieve; gli amici degli anni maturi. Ogni ritratto non costituisce una biografia, seppure sintetica, del personaggio ricordato (e non voleva esserlo), bensì una lettura della sua attività: più personale nei casi in cui vi è stata una frequentazione diretta, più neutra negli altri.

Vi sono inoltre i paesaggi accanto ai profili, come suggerisce il sottotitolo del libro: il più delineato è Pisa, di cui, in poche righe, riesce a suggerire la vivacità culturale, e in cui è stato direttore della Normale. Ricordando l’egittologo Sergio Donadoni, rammenta che nelle vie e nelle piazze della città «nei primissimi anni ’60 lo si incontrava spesso in compagnia di classicisti, come Giovanni Pugliese Carratelli, Emilio Gabba, Silvio Ferri». Pisa ritorna nei capitoli dedicati allo storico del Medioevo Arsenio Frugoni, al filologo e paleografo Augusto Campana, all’archeologo Paolo Enrico Arias, allo storico del mondo classico Arnaldo Momigliano, alla storica dell’arte Paola Barocchi, al matematico Edoardo Vesentini e si potrebbe continuare. Tra i 57 profili tracciati sono presenti ancora storici dell’arte come Francis Haskell, Federico Zeri, André Chastel, Giulio Carlo Argan; ma anche scrittori quali Italo Calvino, Leonardo Sciascia e Antonio Tabucchi. Vi è anche un governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, divenuto presidente della Repubblica, che si era laureato su un’orazione del retore greco Favorino di Arles (II secolo d.C.), a segnalare i contatti, ma soprattutto la curiosità intellettuale di Settis. 

Registro delle assenze. Profili e paesaggi
di Salvatore Settis, 384 pp., Salani, Milano 2024, € 20

Giuseppe M. Della Fina, 23 maggio 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Recuperati dai Carabinieri del Nucleo Tpc a Città della Pieve due sarcofagi, otto urne e oltre 50 reperti appartenenti alla tomba della celebre gens etrusca

Presentato oggi, 15 novembre, il riallestimento delle testimonianze della città romana sino ai giorni nostri

Alessandro Guidi ricostruisce la storia delle scoperte archeologiche, l’aspetto originario del paesaggio a partire dal Paleolitico, una sintesi delle vicende e la fortuna anche in tempi recenti della città delle origini

Giuseppe Sassatelli, alla luce delle scoperte più recenti, ripercorre le origini del capoluogo emiliano a partire dalla metà del X secolo a.C.

Cinquantasette ritratti di Salvatore Settis | Giuseppe M. Della Fina

Cinquantasette ritratti di Salvatore Settis | Giuseppe M. Della Fina