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«Martirio di san Lorenzo» (1568 ca.), di El Greco. © Sotheby’s

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«Martirio di san Lorenzo» (1568 ca.), di El Greco. © Sotheby’s

Christie’s e Sotheby’s danno il via alla Classic Week

A New York parte la settimana di vendite dedicate agli Old Masters, in un clima di rinnovata fiducia per questo particolare segmento di mercato

Antonio Mirabelli

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New York è pronta per la Classic Week (26 gennaio-3 febbraio) e per le aste di Sotheby’s e Christie’s dove i protagonisti assoluti sono gli Old Masters. Intorno a questo particolare segmento di mercato c’è molta attenzione, visti gli ottimi riscontri avuti nel corso dell’anno precedente, un dato che non è stato difficile notare dopo la corsa sfrenata al contemporaneo e soprattutto all’ultracontemporaneo del biennio 2021-22.

Gli Old Masters, appartenenti a una fascia di mercato meno roboante, negli ultimi anni sono stati offuscati dai risultati astronomici delle 21st Century Sales, anche se il paragone con l’arte contemporanea è tutt’altro che opportuno. I mercati dei diversi settori sono caratterizzati da dinamiche del tutto differenti e che inquadrano gli Old Masters come opere impermeabili alle mode più piccanti del contemporaneo. Eppure un cambio di rotta c’è stato, da gennaio 2023 a partire dal record di Francisco Goya che da Christie’s New York ha raggiunto i 16,4 milioni di dollari con un doppio ritratto, senza dimenticare le vendite straordinarie di Bronzino e Cavallino da Sotheby’s, nello stesso periodo, dove il primo ha superato i dieci milioni di dollari e il secondo ha sfiorato i quattro.

Questa tendenza si è irrobustita e ha avuto una sua conferma sia nel corso delle aste di luglio che in quelle di dicembre 2023. Complici anche le riattribuzioni, come quella del dipinto «San Sebastiano e due angeli» riattribuito a Rubens e venduto da Sotheby’s per 4,9 milioni di sterline, oppure delle due tavole attribuite a Lorenzetti che hanno fruttato alla casa d’aste francese Tajan, lo scorso dicembre, aggiudicazioni nel range di prezzo 1-3 milioni di euro. Anche le aste italiane hanno risentito positivamente delle attribuzioni, raggiungendo risultati più che ragguardevoli. Da Bertolami Fine Art a Roma, lo scorso aprile 2023, due opere attribuite rispettivamente a Girolamo Romanino e Artemisia Gentileschi sono state vendute per 420mila e 311mila euro e sempre in area Old Masters ha fatto rumore il «Ritratto femminile» di Angelica Kauffman che da Finarte ha trovato un nuovo proprietario per 248mila euro.
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Ora tocca al 2024 e la Classic Week newyorkese è il primo importante appuntamento dell’anno per le vendite all’incanto del segmento. Da Christie’s, tra i top lot dell’asta del 31 gennaio spicca una coppia di vedute di Venezia di Michele Marieschi, provenienti dalla prestigiosa collezione di J.E. Safra e quotate 2-3 milioni di dollari. La particolarità che potrebbe ingolosire gli offerenti risiede nel fatto che le opere sono apparse per la prima volta sul mercato nel 2008. Il catalogo prosegue con uno dei più importanti esponenti della scuola napoletana seicentesca, Luca Giordano, e a seguire un raro dipinto di Tiepolo «Uomo con barba e turbante» con quotazione 700mila-1 milione di dollari. In area fiamminga, invece, si susseguono capolavori di Pieter Brueghel II, Pieter Paul Rubens e Antoon Van Dyck. Asta a parte, il 30 gennaio, la Quentin Collection presenta sul mercato capolavori della scultura bronzea barocca e rinascimentale. Tra i lotti si fa notare una sinuosa «Ninfa dormiente» di Giambologna, con offerte a partire da 800mila dollari.
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Da Sotheby’s il catalogo dell’asta «Master Paintings & Sculpture Part I» del 1 febbraio contiene diversi dipinti spagnoli, tra cui un’opera di El Greco recentemente scoperta e quotata 400-600mila dollari e poi lavori di Jusepe de Ribera e Bartolomé Esteban Murillo. Tra i lotti anche un assortimento particolarmente ricco di dipinti italiani, tra cui figura Orazio Gentileschi, presente con «Maddalena penitente» con base d’asta a 400mila dollari. Altre opere degne di nota sono gli autoritratti riscoperti dei due titani dell’arte barocca settentrionale: Peter Paul Rubens e Antoon van Dyck, con offerte a partire da 2 milioni di dollari.

Un piatto molto ricco quello offerto dalle case d’asta con opere di pregio e appetibili. Adesso non resta altro che attendere i risultati per confermare o meno la tendenza registrata lo scorso anno e valutare quale andamento avrà questo settore, visto il clima di rinnovata fiducia espresso da parte degli offerenti.
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Antonio Mirabelli, 24 gennaio 2024 | © Riproduzione riservata

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