Carlotta Venegoni
Leggi i suoi articoliAmante del charleston, del profumo del fieno e delle notti stellate, audace e guerriera, capelli à la garçonne, la pioniera dell’architettura e del design Charlotte Perriand (1903-99) fa parte a pieno titolo di quell’effervescente avanguardia culturale dei primi decenni del XX secolo. Il volume di Gisella Bassanini e Giovanna Canzi ripercorre la vita della progettista francese, attraverso pagine che restituiscono le tappe fondamentali del suo percorso artistico, cogliendone la straordinaria grinta e sensibilità.
Una genialità rimasta fin troppo nell’ombra (forse perché era una donna?) e che finalmente oggi viene degnamente riconosciuta. Entrata giovanissima nello studio di Le Corbusier (celebre la glaciale accoglienza dell’architetto, che l’apostrofò con un: «Qui, signorina, non si ricamano cuscini»). Charlotte Perriand firmò con l’atelier parigino numerosi progetti che rivoluzionarono il concetto stesso d’arredamento (come la chaise longue basculante del 1928, prodotta poi da Cassina). La sua dolcezza influenzerà i lavori del gruppo, costituendo la cifra stilistica di tutti gli elementi d’arredo, pietre miliari nella storia del design del XX secolo, ancora oggi tra i più noti al mondo.
Dieci anni dopo era pronta ad affrancarsi dall’ingombrante nome di Le Corbusier, con cui rimarrà amica, intenta a trovare una nuova strada per inventare il futuro. L’esperienza di lavoro in Giappone segnerà in modo decisivo il percorso della progettista, basato sulla ricerca di forme e linee pure e funzionali, che saranno una costante nel suo lavoro. I suoi progetti, di mobili, di architetture e di interni, annunciano un delicato connubio tra tecniche artigianali e materiali industriali come l’acciaio, l’alluminio e il vetro; arredi dalle forme rivoluzionarie e innovative posti al servizio della vita quotidiana. Con le sue creazioni, Perriand portò nelle case i prodotti e i materiali della modernità, dando vita a una nuova sensibilità del vivere che tutt’oggi contraddistingue i nostri ambienti.
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