Giorgio Guglielmino
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Ho sempre pensato che per acquistare e godere di un’opera d’arte di qualità di un grande artista non fosse necessario spendere cifre folli. È ad esempio il caso dell’86enne tedesco Georg Baselitz del quale si è inaugurata una mostra di nuovi quadri presso la sede della galleria White Cube di Bermondsey, nel sud di Londra, che rimarrà aperta fino al 16 giugno. Se dopo aver visto la mostra vi coglie un irresistibile desiderio di possedere un Baselitz, potete risalire da Bermondsey verso il centro e visitare la galleria Cristea Roberts che offre, tra altre opere, questa edizione prodotta in 12 esemplari: è un lavoro che ha tutta la forza e le caratteristiche del miglior Baselitz.
Quelle che appaiono come astratte linee rosse più fitte verso il basso sono i tratti della testa di un cervo la cui immagine, com’è abitudine nei lavori pittorici di Baselitz, è stata capovolta. Con questo artificio, adottato dall’artista a partire dal 1969, si coniugano astrazione e figurazione in un’unica opera. Una volta compreso il fatto che si tratta della testa di un animale, non possiamo non notarlo ogni volta che guardiamo. Eppure continuiamo a essere anche affascinati dall’insieme di linee rosse apparentemente senza senso. L’artista ha spesso utilizzato temi tratti dalla natura. Molte sono le opere che raffigurano alberi, ovviamente sempre capovolti, o animali, soprattutto aquile. In questa opera abbiamo quindi il capovolgimento del soggetto, il riferimento alla natura, l’uso di un colore non naturale per l’animale riprodotto in modo da accentuare il carattere astratto della composizione. Un bel Baselitz, quindi, a tutti gli effetti. Per poche migliaia di euro.
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