La Gallery of Modern Art di Glasgow (GoMa) ha attirato 180mila visitatori durante le dieci settimane di esposizione dello street artist britannico Banksy. Alcuni portavoce della GoMa hanno dichiarato alla Bbc che la prima mostra personale ufficiale di Banksy in 14 anni ha battuto i record d’incasso per l’istituzione.
«Cut & Run: 25 Years Card Labour», che si è conclusa ieri 28 agosto, presenta un approccio «dietro le quinte» della pratica politica e sovversiva dell’artista, compreso un modello dettagliato che spiega il meccanismo che ha permesso a Banksy di distruggere a distanza il suo dipinto «Girl with Balloon» dal vivo ad un’asta di Sotheby’s a Londra nel 2018.
«Cut & Run» sarà ora itinerante (il luogo esatto è a discrezione del pubblico), con esempi culturalmente significativi dell’opera dell’artista, come il giubbotto anti-pugnalata con la Union Jack che il rapper britannico Stormzy ha indossato da star del Festival di Glastonbury nel 2019 e un pezzo di un’installazione in Cisgiordania che raffigura un soldato israeliano e un cittadino palestinese che fanno a cuscinate. Completo di stencil e schizzi originali, «Cut & Run» entra nella mente di un artista notoriamente riservato, la cui ultima intervista faccia a faccia risale al 2003.
«La personale ha accolto un pubblico nuovo e diversificato, dagli alunni delle scuole elementari agli ottuagenari, provenienti da tutte le aree della società e da ogni angolo del mondo», ha dichiarato alla Bbc Gareth James, direttore del Goma. «Ogni giorno apriamo le porte a code di centinaia di persone in attesa di biglietti d’ingresso. I biglietti comunitari gratuiti e l’orario di apertura notturno hanno esteso l’accesso al museo ben oltre la nostra portata abituale». Ai visitatori è stato vietato l’uso di dispositivi di registrazione, compresi i telefoni, ma secondo la direzione del museo le persone hanno «accettato» questa politica, favorendo quell’aria di mistero coltivata da Banksy stesso, da sempre sostenitore del proprio anonimato.
Banksy ha annunciato il motivo per cui ha deciso di ospitare «Cut & Run» a Goma in un cartello di benvenuto ai visitatori della mostra: la sua opera d’arte preferita nel Regno Unito si trova proprio davanti alla sede, una statua del Duca di Wellington a cavallo. Per decenni, una tradizione irriverente di Glasgow ha spinto gli abitanti del luogo a mettere un cono spartitraffico sulla testa della statua. «Nonostante gli sforzi del Comune e della polizia, ogni volta che uno viene rimosso un altro prende il suo posto», scrive l’artista.