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Veduta esterna del nuovo padiglione Rhonda & Howard Hawks (a sinistra), progettato da Snøhetta, che incontra il padiglione Suzanne & Walter Scott Pavilion (a destra), progettato da Norman Foster

© Nic Lehoux, cortesia del Joslyn Art Museum

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Veduta esterna del nuovo padiglione Rhonda & Howard Hawks (a sinistra), progettato da Snøhetta, che incontra il padiglione Suzanne & Walter Scott Pavilion (a destra), progettato da Norman Foster

© Nic Lehoux, cortesia del Joslyn Art Museum

Ampliato da Snøhetta, riapre lo Joslyn Art Museum

Inaugurazione il 10 settembre con il 40% di spazio espositivo in più e le tre personali di Ed Ruscha, Eva Lewitt e Clément Cogitore

Maurita Cardone

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Si apre una nuova era per il Joslyn Art Museum di Omaha, in Nebraska. Il 10 settembre il museo riaprirà al pubblico dopo tre anni di lavori e oltre due di chiusura, arricchito di 4mila metri quadrati che espandono l’originale edificio Art Déco e il padiglione del 1994 firmato dall'archistar britannica sir Norman Foster. La facciata del nuovo padiglione è ispirata alla storia architettonica del museo, con pannelli prefabbricati di colore chiaro incastonati in un aggregato rosa che richiama il marmo degli edifici esistenti.

L’espansione, progettata dal celebre studio norvegese di architettura Snøhetta, aumenta lo spazio espositivo di oltre il 40%, permettendo al museo di meglio esporre la propria collezione che spazia su 5.000 anni di storia umana e che, dopo quasi 100 anni dalla fondazione, continua ad espandersi. Ad accogliere i visitatori nel nuovo museo saranno un ampio giardino pubblico e una terrazza giardino dove troverà spazio una scultura di Mark di Suvero.

Negli spazi interni, il nuovo edificio si aprirà con una serie di gallerie dedicate alla prima installazione della Phillip G. Schrager Collection, la donazione più significativa nella storia dell’istituzione, composta da opere che ripercorrono la storia dell’arte dal Dopoguerra al contemporaneo, con lavori, tra gli altri, di John Chamberlain, Jim Dine, Jenny Holzer, Mike Kelley, Roy Lichtenstein, Laura Owens e Gerhard Richter. Per la prima volta dal 1931, anno dell’apertura del museo, l’installazione della collezione permanente sarà presentata al pubblico in versione completamente ripensata, creando un dialogo tra media, culture e momenti storici. 

Sono tre le personali temporanee con cui il museo, visitabile gratuitamente, riapre al pubblico: Ed Ruscha, Eva Lewitt e Clément Cogitore.

Veduta interna del nuovo collegamento tra il padiglione Rhonda & Howard Hawks del Joslyn Art Museum, progettato da Snøhetta, e il padiglione Suzanne & Walter Scott (a sinistra), progettato da Norman Foster, connessi al Joslyn Building originale del 1931, progettato da John e Alan McDonald. © Nic Lehoux, cortesia del Joslyn Art Museum

Maurita Cardone, 06 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

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