Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliImportante appuntamento il 29 maggio a Parigi da Artcurial per un’asta dedicata solo al Design Italiano: 170 lotti tra i quali primeggiano ideazioni di Ico Parisi, Gio Ponti, Gabriella Crespi e Gaetano Pesce, oltre a Carlo Scarpa, Max Ingrand, Gino Sarfatti ed Ettore Sottsass. Il salotto «Uovo» di Ico Parisi, di cui Artcurial presenterà una coppia di poltrone modello «813» (18mila – 22mila euro) e il divano modella «812» (20mila-25mila euro), segna il culmine di una lunga collaborazione con Cassina: la forma avvolgente e gli esili sostegni metallici sono tipici dello stile imperante negli anni Cinquanta. Di Gio Ponti, oltre a numerosi arredi, ceramiche e oggetti in metallo smaltato, verrà offerta una rara serie di 4 lampade da soffitto a forma di «Stella», in ottone e vetro, proveniente dal London Hotel di Milano (da un minimo di 16mila a un massimo di 22mila euro), per il quale ne erano stati appositamente commissionati, e realizzati da Arredoluce nel 1959, ben 29 esemplari. La lampada «2207» (8mila- 12mila euro) fa parte della serie «Bohemian 72» di Gabriella Crespi, designer «hippie chic» degli anni Settanta, la sua forma sinuosa in rattan e bambù consente una diffusione della luce particolarmente morbida.
Allo stesso genere appartiene il tavolino pieghevole «Lotus», progettato intorno al 1975 per la serie «Rising Sun», i cui ripiani ricalcano la forma della pianta acquatica da cui prende il nome (20mila-30mila euro). La libreria «Luigi o mi amate voi», stimata tra i 40mila e i 60mila euro, è stata progettata da Gaetano Pesce nel 1982 per Bernini nel consueto stile provocatorio del noto architetto, designer, pittore, scultore, stilista, scenografo, insegnante e filosofo recentemente scomparso. La struttura in faggio verniciato nero contiene ripiani in multistrato di legno decorati a mano, in un’originale fusione tra arte, design e scenografia, come nella maggior parte delle eclettiche creazioni di Pesce. Nella stessa tornata viene offerta una bella lampada a sospensione modello «2096» disegnata da Max Ingrandintorno al 1960 per Fontana Arte in metallo laccato e vetro (15mila-20mila euro), una lampada da terra modello «1050/2» di Gino Sarfatti per Arteluce del 1951 circa, con base in marmo, steli in ottone e diffusori in metallo laccato (30mila-40mila euro) e un prototipo della console detta «Cubica» disegnata da Ettore Sottsass nel 2002 per Cleto Munari in marmo e legno laccato (8mila-12mila euro).
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