Gaggero & Luccardini
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Caro Gaggero,
queste due botti di acciaio sono in grado, con ogni evidenza estetica, di reggere all’urto di onde alte anche tre metri. Le onde sono del resto solo due: quella che arriva dal mare e quella che vi fa ritorno. Perciò le botti sono due e hanno gli oblò per osservare la marea mentre ti passa rumorosamente addosso. Credo che agli abitanti di Fukura non importi molto che il centro sopravviva all’urto tsunami (a loro interessano le proprie casette), ma agli impiegati e ai tecnici del «centro disastri» fa piacere essere custoditi in uno scafo di ferro che in caso estremo potrebbe anche galleggiare come una nave.
Luccardini
Caro Luccardini,
chissà perché mi ricorda Bart Simpson. Sai il giovane e pestifero Bart della formidabile serie animata dei «Simpson», felici abitanti di Springfield città immaginaria di uno stato immaginario degli Stati Uniti. Se mettessimo i capelli a spazzola sui tetti delle botti con gli oblò, avremmo centrato la caricatura di Bart. Mi piace questa contaminazione tra cartoon e realtà, questa sovrapposizione tra finzione e realtà. Pare che sia un sintomo di diversi tipi di demenza senile. Bello... in fondo è una forma di rifugio, di fuga. Se venisse uno tsunami non solo forse si potrebbe galleggiare, come ipotizzi tu, ma non ce ne accorgeremmo nemmeno. Avendo Bart come compagno di banco, potrebbe essere uno scherzo.
Gaggero
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